L’estate è finita, ci si lamentava del troppo caldo, ma il virus col caldo almeno si era indebolito. Il freddo ha ridato forza ad un virus subdolo quanto imprevedibile che, durante il periodo del lockdown ha ucciso tante persone, soprattutto anziani.
Quindi, dopo aver riconquistato la libertà che avevamo (quasi) completamente perduto, siamo di nuovo punto e a capo. Non si parla più di lockdown generalizzato, ma di chiusure mirate sì, per ora. Si spera di non rivivere più quegli interminabili sessantanove giorni vissuti tra il 9 marzo ed il 18 maggio 2020 che hanno influenzato, stanno influenzando e sicuramente influenzeranno ancora la nostra mente ed il futuro della nostra vita.
Gli ospedali hanno tirato il fiato per un po’, ma proprio mentre stavano andando a pieno regime tutti i reparti è arrivata la seconda ondata di contagi. E quelli che ci hanno rimesso di più sono sempre l’anello più debole della società, gli anziani. Per le visite di controllo di nuovo non c’è più posto. Sembra che a partire da questa primavera esista solo il covid-19. Eppure forse si muore di più per le visite di controllo non fatte che per il coronavirus.
Per quanto riguarda il protagonista di questo tempo, siamo tutti più preparati in questa seconda ondata. Abbiamo avuto modo di approfondire la sua conoscenza. Rispetto alla prima ondata possiamo tranquillamente dire che il nemico lo conosciamo abbastanza bene. Non conosciamo proprio tutti i suoi segreti, ma sicuramente non è più uno sconosciuto. E’ comunque un dato di fatto che la sanità è di nuovo in ginocchio e per questo motivo stanno tornando le vecchie (di qualche mese) restrizioni che ci impediranno di vivere serenamente i prossimi giorni e i prossimi mesi.
Il vaccino sta arrivando, ci dicono. Gli anziani, che proprio in questi giorni hanno fatto il vaccino antiinfluenzale, saranno i primi ad averne diritto. Sulla data dell’approvvigionamento c’è ancora tanta confusione. A livello istituzionale dal Governo arrivano da più parti rassicurazioni prevedendo l’arrivo del vaccino entro la fine di quest’anno. Nel mondo della Sanità sono più prudenti spostando la previsione alla prossima primavera.
Chi avrà la priorità per il vaccino? Chi potrà sottoporsi per primo al vaccino?
All’inizio ci saranno poche dosi di vaccino, ha detto il ministro della Salute Speranza, e la scelta per l’Italia è che i primi ad essere vaccinati saranno medici e operatori sanitari, poi persone fragili e anziani.
Massimiliano De Paola