E’ venuto a mancare Giuseppe Tarallo padre nobile del Cilento. Il suo operato come Sindaco di Montecorice, Presidente dell’Ente Parco, intellettuale ma soprattutto ambientalista di spicco del nostro territorio.
Oggi siamo tutti più tristi. Il Cilento piange uno degli ultimi padri nobili del nostro territorio: Giuseppe Tarallo. Ho conosciuto il Prof. Tarallo da giovane studente universitario. Una cultura umanista robusta legata ad ideali ambientalisti stratificati e consolidati nel tempo. Ricordo le tante chiacchierate passate su una panchina davanti al Liceo Classico di Agropoli .Era un Professore che non smetteva di insegnare al suono della campanella. Come passare dalle parole ai fatti. Questo mi ripeteva sempre. Ricordo ancora le sue parole: “Tutti vogliono salvare l’Ambiente, ma spesso questo desiderio non si traduce in nulla di concreto. C’è chi s’indigna, chi sciopera, ma quando si tratta di rivedere i propri comportamenti quotidiani il cambiamento risulta difficile. Noi li dobbiamo agire.” Quando ripenso a queste parole, sembra di ascoltare oggi Greta Thunberg, la sedicenne attivista svedese, che è riuscita a coinvolgere tantissimi giovani sensibilizzandoli sul tema del cambiamento climatico. Questo era il Prof.Tarallo. Vedeva il mondo con gli occhi di un adolescente che voleva cambiarlo. Venne eletto primo sindaco verde d’Italia, nel 1993 a Montecorice. Dimessosi dalla carica venne rieletto nel 1997.
Dal 2001 agli inizi del 2008 è stato il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Una vita spesa per l’ambiente e la tutela del territorio: “Mi batto contro la speculazione edilizia e la presenza della camorra, per consumi a km 0 e zero consumo del suolo, a difesa di bellezza e paesaggio”, questo amava ripetere sempre. Io mi auguro che il suo ricordo sia sempre vivo nei tanti che lo hanno conosciuto. Che il suo impegno per un futuro sostenibile,cammini sulle nostre gambe. Rip Prof. Tarallo.
Roberto Scola