Manuel Di Rita in arte Peeta oggi è uno degli street artist italiani più conosciuti a livello internazionale. Il suo stile caratterizzato da una particolare tecnica espressiva in grado di far “uscire” i propri lavori dal muro ha un effetto quasi olografico che rende il risultato ancora più spettacolare sia per chi li osserva dal vivo che dallo schermo di un computer. Sarà lui a realizzare un murale sulla parete del liceo scientifico Alfonso Gatto di Agropoli. La realizzazione si colloca nel progetto Urban Area, attivo dal 2012 nella città di Roma e nella provincia di Salerno. Il progetto, ideato dal collettivo a.DNA, vanta collaborazioni con artisti famosi e, allo stesso tempo, s’interessa della promozione di artisti emergenti. Lo scorso 30 ottobre gli studenti del liceo hanno avuto modo di incontrare alcuni esponenti dell’associazione, che li hanno introdotti al tema della street art, oltre a fornire informazioni sull’artista e sui suoi precedenti lavori. Per i giovani alunni del liceo scientifico “Gatto” poter avere un artista come Peeta per quasi dieci giorni nella loro scuola è davvero cosa non da poco. Le sue opere, infatti, hanno portato la sua notorietà ben oltre i confini nazionali, fino a farlo diventare un artista di risonanza mondiale. Recentemente una sua opera su un palazzo di Campobasso è stata annoverata tra le 20 migliori opere di street art del 2016. I suoi lavori inoltre l’hanno portato a lavorare ben oltre i confini italiani. In primis Canada e USA dove l’artista vanta il maggior successo. Ultimamente però anche l’oriente ha scoperto l’arte di Peeta e l’artista è volato fino ad Hong Kong per abbellire i muri della città asiatica. L’opera di Peeta ad Agropoli non costituisce il primo esempio di murale realizzato su un edificio scolastico della provincia di Salerno. Già a Battipaglia, infatti, è stato realizzato nel 2014 “El Niño De Las Pinturas” ad opera dell’artista spagnolo Raul Ruiz. L’intento di questo progetto è quello di dimostrare che l’arte non è qualcosa di distaccato dalla vita di tutti i giorni, ma costituisce con la quotidianità un binomio perfetto. La conclusione del progetto avverrà venerdì 17 novembre quando l’artista veneziano scoprirà la sua opera alta 16 metri e larga 20.
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