Di Monica Acito
Abbiamo ascoltato il vicesindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio per saperne di più riguardo il Patto per le Aree Interne e avere delucidazioni, al fine di sbrogliare la matassa che da sempre si crea attorno a questioni del genere.
Il vicesindaco ci informa dell’approvazione della bozza delle Strategie di Area, corredata dalle adesioni di oltre cinquanta tra imprenditori, aziende agricole e liberi professionisti, nonché della Banca di Aquara. Vi è ancora attesa per la ricezione delle adesioni di Vallo della Lucania, dal momento che sono state effettuate due distinte riunioni, una riguardante il territorio del Calore e degli Alburni e l’altra la Comunità Montana di Vallo della Lucania. Le adesioni, una volta pervenute, saranno poi inviate alla Regione per dare avvio al partenariato e ovviare in maniera ottimale alle varie problematiche. Le eventuali proposte, afferma Auricchio, dovranno essere modificate e integrate da altre adesioni, per poter poi procedere all’invio alla Regione. La strategia riguarderà snodi fondamentali come tempi di percorrenza della viabilità, istituti superiori e sanità. Ma dove è il contrasto? Se da un lato la Comunità Europea e la Regione hanno deliberato al fine di potenziare sanità, tempi di percorrenza della viabilità e istituti superiori, classificando 29 comuni come Aree disagiate, dall’altro giunge improvvisamente il taglio all’ospedale, come una spada di Damocle. Chi si avventurerà in un territorio del tutto privo di sanità? Le contraddizioni e le ombre sono sempre presenti, come in tutte le questioni che riguardano il nostro territorio e le nostre zone interne. Ai posteri l’ardua sentenza.