Sebbene se ne parli poco, soprattutto per la mancanza di rappresentanti politici attivi nelle istituzioni, la presenza del partito di “RIFONDAZIONE COMUNISTA” nel nostro centro non è disprezzabile. Il nostro movimento sta cominciando a trovare i suoi adepti, facendo breccia soprattutto nella fascia di età giovanile e nella categoria degli studenti. Alle ultime elezioni amministrative, senza fare alcun tipo di propaganda specifica, abbiamo raggiunto la percentuale del 5.3%: dato senz’altro significativo in un comune a prevalente conduzione di centro destra. Abbiamo più volte evitato di scindere il nostro dato da quello delle altre forze progressiste di sinistra perchè, livello locale, con PDS e Verdi si è lavorato bene insieme, Molti di noi hanno militato a lungo nella sezione dei “Progressisti” e ritengono l’esperienza molto positiva, tant’è che non si escludono a priori iniziative comuni. Ci differenziano le prospettive più ampie, a livello nazionale, ma, si sa, a livello locale, i toni sono sempre più stemperati. Tanto Più che l’accordo, ed è questa la novità che portiamo, non non scaturisce da compromessi e poltrone, ma dalla consapevolezza di voler affrontare i problemi che attanagliano le nostre zone e le nostre popolazioni. E vogliamo farlo non perdendo di vista la nostra impostazione di società, di stato, di amministrazione locale. Si tratta di favorire miglioramento della condizione delle classi più deboli, garantendo i servizi pubblici e l’incremento dell’occupazione. E necessario combattere il clientelismo, propagandando una mentalità più aperta alla correttezza e alla legalità nei politici e nei cittadini. Vogliamo che i diritti siano considerati tali e non siano visti come favori. Per fare questo c’è bisogno di maggiore presenza nei centri di potere, per effettuare ni liberi e preparati, e quindi in grado di stro impegno a favore degli anziani affin- il controllo necessario, affinché tutto si svolga in maniera corretta e trasparente. Riteniamo, inoltre, che questo tipo di cul- tura vada affermata in maniera forte nelle scuole, favorendo la formazione di giova- affrontare il prossimo senza alcun deficit e senza sottomissioni. Rinnoviamo il no- ché, una volta usciti dal tessuto lavorativo,non vengano esclusi anche dal tessuto produttivo, riservando ad essi la- vori socialmente utili ed incentivando loro fondamentale ruolo nel recupero del- la storia e delle tradizioni locali. Grazie a quest’opera ad una ponderata opera di tutela dell’ambiente, potrebbe essere avviato un serio progetto di sviluppo del turismo rurale, valido anche dal punto di vista della crescita occupazionale e da quello della crescita più generalizzata dell’indotto economico di tutto il paese. Insomma, queste sono le nostre proposte.Come si potrà notare la tendenza è quella di favorire il progresso globale del comune, senza usare alchimie di grossa portata e svincolati da qualsiasi logica pseudo partitica tradizionalista. D`altronde la giovane età dei componenti del nostro circolo non ci permette di essere a conoscenza dei vecchi trucchi del mestiere. Da parte nostra, l’obiettivo è quello di rimanere svincolati da questi pericoli, mettendo, però, in guardia che, chi di noi si impegna oggi in questi progetti, non lo fa per moda (questi passaggi li lasciamo alle destre!), ne per entusiasmo giovanile. Noi ci distinguiamo per la nostra coerenza e per la nostra correttezza.Vogliamo sperare che saremo considerati in base a queste caratteristiche. Nel frattempo speriamo che il 1996 sia un buon anno per tutti: noi saremo qui a proporre e a controllare. AUGURI!
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