di Bartolo Scandizzo
Il problema del nostro territorio, ma possiamo dire che è un dato di fatto ormai a livello nazionale, è la mancanza di soggetti che aggregano le persone in formazioni politiche: i partiti.
Infatti, dopo che il secolo breve (il XX) ha fatto il suo e ha visto protagonisti proprio i grandi partiti confrontarsi contrapponendo ideali e modi governare, ecco che il terzo millennio che si libera dalla “fatica” della necessaria mediazione per definire programmi e individuare candidati a cui demandare il potere di attuarli.
Oggi, tutte le scelte si condensano nel tempo che precede le il turno elettorale. In alcuni casi programmi e persone vengono individuati tramite le “primarie”, in altri casi per investitura dall’alto.
Nei piccoli comuni come Roccadaspide, è da tempo immemore che i partiti non esistono. La vita pubblica si articola con scelte al tempo della preparazione delle liste e, poi, nella fase elettorale quando il “popolo” diventa parte in causa nel senso che viene “convogliato” verso i comizi a fare da cornici ad amici e parenti che hanno necessità di contarsi per dimostrare la loro forza “d’urto” costituita nei pacchetti di voti raccolti tra famigli e famiglie allargate.
Siccome si vota in primavera, ecco che i motori sono già stati accesi e le “macchine” elettorali si muovono per raccogliere adesioni e contarsi in raggruppamenti “omogenei”, mai gli stessi, che lasciano il tempo che trovano…
Ovviamente, anche chi scrive non si sottrae al rito di raccontare ipotesi e rumors sul tema certo che tutto può essere smentito già il giorno dopo.
Ed ecco che, sentito il mio amico, che mi fa da contraltare nel dialogo, “Calore”, tento di aggiornare i lettori sul tema …
Calore: “La nostra chiacchierata trascritta nel n° 39 è stata letta da un po’ di gente! Non si aspettavano un articolo sul voto di primavera così presto”.
Io: “Effettivamente siamo in anticipo sul voto, ma in ritardo rispetto alla campagna elettorale già partita da tempo”.
Calore: “Hai ragione. È da quando c’è stata la rottura nella maggioranza di Auricchio che ha visto l’uscita di Paolo Antico e Fernando Morra e il conseguente casino sulla manifestazione aspidina, che si è aperta la corsa”.
Io: “Certo che addebitare la causa della rottura alle “notti dell’aspide”, è un po’ riduttivo e non fa giustizia di tutto quello che bolle in pentola nella società rocchese.”
Calore: “A Roccadaspide, dove il voto amministrativo è il momento buono per fare i conti tra personaggi che hanno monopolizzato la vita politica, sono i singoli episodi che spostano il pendolo elettorale”.
Io: “Per tornare ai nomi, fai un aggiornamento …”
Calore: “Intanto, sembra che le quotazioni di Antico siano in rialzo. Infatti, pare che Franco Mauro sia intenzionato a lasciargli campo libero e appoggiarlo: si parla della caditatura della figlia del dottore. Anche Peppino Capuano potrebbe appoggiare il figlio di Lilino Antico che sta scandagliando molte posizioni presidiando piazza XX settembre.”
Io: “Mentre sul fronte Auricchio-Iuliano cosa succede?”
Calore: “Apparentemente, la situazione è stabile e non potrebbe essere diversamente. In fondo, Girolamo è un vero esperto nel gioco di rimessa. Intanto, si muove e agisce come se dovesse essere lui il candidato a sindaco: intreccia rapporti, promette la realizzazione di nuovi progetti e programma. Questo significa che sarà lui a dirigere l’orchestra prima e, probabilmente anche dopo”.
Io: “È poi c’è il M5 stelle, patrocinato da Michele Cammarano che dovrebbe essere il terzo incomodo …”
Calore: “Per la verità, ho raccolto voci che non confermano la volontà dei grillini ad essere della partita. In fondo, i soggetti ipotizzati in lista sono in larga parte personaggi che hanno già tentato la sorte elettorale con o contro Auricchio, ma non hanno ottenuto molto successo.”
Io: “Candidarsi sotto una nuova bandiera potrebbe fare la differenza.”
Calore: “Tutto è possibile. Se dovesse accadere sarebbero i migliori alleati di Auricchio che, a quel punto, partirebbe dai voti dei seguaci di Grillo e Casaleggio”.
Io: “Resta il fatto che anche noi stiamo più a parlare di candidati e nessuna ipotesi di programma su cui confrontarsi”.
Calore: “E’ vero! La prossima volta parliamo più del farsi e meno di chi si propone per fare “.
Io: “Promesso a noi ed ai lettori ”.