di Nicola Nicoletti
La manifestazione di Legambiente a tutela del parco in quel di Montisani a Vallo della Lucania ha
visto la partecipazione di Michele Bonomo –onnipresente presidente campano che vola da Capua a
Sorrento, da Napoli al Cilento – del rappresentante delle aree protette Antonio Nicoletti e di altri
attivisti e volontari dell’associazione. Una decina di uomini di buona volontà con un enorme
striscione giallo con la scritta “Sì al parco”, sono saliti da una terrazza del casino ancora sede
dell’ente, dato che l’inaugurazione di palazzo Mainenti è stata settembre, per metterlo come
bandiera di resistenza. Esigua la partecipazione nel palazzo che, da quinta, isolata e con le crepe
alle mura, era piuttosto triste. Erano stati invitati a partecipare amministratori, cittadini e
rappresentanti delle associazioni del territorio, per “manifestare l’adesione ad un’idea di sviluppo
locale che passa attraverso la cura del territorio e la valorizzazione delle risorse endogene del
territorio”. La data del primo di aprile e la poca conoscenza dell’evento, forse, avrà tratto in inganno
qualcheduno. Esiguo il numero dei presenti. Oltre ai volontari di Legambiente, due sindaci del
Cilento: Pollica e Camerota. Un po’ pochini per i tanti comuni che sono inseriti nell’area protetta.
Un segnale poco critico, sia per l’attenzione al parco, sia per il mondo dell’associazionismo.
Domandiamo a Mimmo Pandolfo, uno dei maggiori esperti di escursionismo, vice presidente della
federazione europea escursionismo e candidato alla presidenza italiana cosa ne pensa. Il sit-in
riguardava l’associazionismo: è malato anche lui? “Guardi, non sapevo nulla della manifestazione,
glielo garantisco. Conosco Michele Bonomo, è una persona seria. Se mi avesse invitato avrei
partecipato. Purtroppo vi è un isolamento sterile, e i cambiamenti avvengono solo facendo
sinergia”. Condivide il sit-in? “È curioso che Legambiente, presente in diverse attività del parco,
scenda in campo ora. Mettersi sotto i riflettori, rischia di provocare un boomerang, finendo così col
dare ragione chi urla contro l’ente: ‘avete visto che avevamo ragione a essere critici? Non siamo
solo noi a essere in disaccordo su come vanno le cose’”.
Ci sarebbe da riflettere, dunque. Sulle nomine, ad esempio. Si dice quasi per certo che il sindaco di
Sassano, Pellegrino, sarà il nuovo presidente in quota Pd. Al parco del Vesuvio invece se ne attende
uno del centro destra. Chi sa se la profezia si avvererà. Troppe domande e poche risposte, in attesa
delle regionali che dovrebbero dare un assetto alla Campania e che probabilmente faranno seguire il
nome del nuovo presidente. La cosa curiosa è che nella stessa giornata a Laureana, sede della
comunità montana Alento Montestella, il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, era circondato da
diecine di primi cittadini del Cilento. Temi trattati: territorio, promozione, viabilità, il rilancio del
territorio, difesa della natura e tanto altro ancora. Era difficile entrare, eppure i saloni sono grandi. E
c’era anche il presidente della comunità del parco Antonio Radano che parlava delle urgenze del
parco. Ecco, si ripetevano gli sdoppiamenti di eventi, ma da una parte il vuoto, dall’altra il pienone.
Troppe domande e poche risposte, in attesa delle elezioni che dovrebbero dare un assetto alla
regione e che probabilmente faranno seguire il nome del nuovo presidente.