di Veronica Gatta Nel mese di novembre, il Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni ha compiuto il primo passo verso la valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’Ente Parco, attraverso la pubblicazione di un bando per l’affidamento della gestione produttiva dell’Uliveto sito in località “Tenuta Montesani” a Vallo della Lucania: scopo di tale iniziativa è quello di trasformare un’area di particolare pregio in un laboratorio a cielo aperto di sperimentazione e applicazione di tecniche e metodi di lavorazione e coltivazione innovativi, biologici ed ecocompatibili. Il bando premierà quelle realtà imprenditoriali capaci di proporre un progetto innovativo da un punto di vista agronomico che, nel giro di pochi anni, possa trasformare “Tenuta Montesani” in un modello per tutto il territorio di pratiche e tecniche utilizzate nell’ambito di una produzione oleicola d’eccellenza. Parallelamente, il bando prevede la realizzazione di percorsi didattici ed educativi nell’ambito della struttura del Centro Ricerche sulla Biodiversità, che, attraverso la creazione un circuito di laboratori didattici, possa costituirsi come luogo simbolo per i giovani studenti del nostro territorio per l’apprendimento di nozioni e buone pratiche legate ai temi dell’agricoltura biologica e dell’educazione alimentare. Possiamo considerare, questo, come il primo passo di un lungo ed importante processo di valorizzazione di tutto il patrimonio immobiliare dell’Ente Parco; un processo che farà in modo che la “nostra” ricchezza possa diventare opportunità concreta per chi vive nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Nel corso dell’ultimo consiglio direttivo dell’Ente Parco, il presidente, Tommaso Pellegrino, ha reso noto che il bando ha avuto numerose adesioni, per cui è evidente che a breve vedremo degli operatori, con la speranza che siano giovani, che potranno ricavare reddito da un’attività agricola e di ricerca avviata nel cuore del parco. Il secondo passo verso la piena valorizzazione del nostro territorio è rappresentato da un avviso comparso lo scorso 25 novembre sul sito del PNCVDA in merito alla manifestazione di interesse per la “concessione del servizio di gestione della struttura denominata Ostello del Mingardo e beni accessori”. Tale affidamento ha per oggetto la valorizzazione, la promozione turistica e la gestione dei servizi ricettivi dell’Ostello del Mingardo e dei beni accessori, sito nel Comune di Celle di Bulgheria. L’Ostello del Mingardo è di proprietà del comune di Celle di Bulgheria, mentre i beni accessori appartengono all’Ente Parco (1 campo da tennis in terra battuta, 2 campi da bocce, Casina del Mingardo – un fabbricato in muratura di pietra su due livelli di circa 40 mq per livello –, area verde in cui potrebbe essere realizzata un’area di parcheggio e uno spazio verde attrezzato per aree pic-nic). La durata del servizio di gestione è stabilita in venti anni, decorrenti dalla sottoscrizione del contratto. Ma è bene ricordare che un piccolo passo verso la valorizzazione del territorio del Parco e dei suoi beni era già stato compiuto lo scorso anno quando, in contemporanea con EXPO 2015 di Milano, l’Ente Parco – nell’ambito dell’iniziativa “Expo e territori” – aveva allestito uno spazio espositivo dal titolo “Cilento.Mondo – Un mondo di biodiversità”. Da luglio 2015 ad ottobre dello stesso anno, il prestigioso “Palazzo Mainenti” di Vallo della Lucania ha ospitato una mostra permanente finalizzata a rappresentare la Biodiversità del Parco Nazionale nella sua accezione più ampia: dalle specifiche peculiarità ed eccellenze del territorio e dal ruolo esercitato dall’Ente gestore dell’area protetta nella tutela e valorizzazione dell’ambiente naturale, alle sue integrazioni con i percorsi, i prodotti e, in generale, con le tradizioni culturali dell’intero territorio. È stata, inoltre, quella un’occasione per valorizzare uno dei più suggestivi ed importanti esempi di palazzi signorili del Cilento, permettendo ai tanti abitanti di Vallo della Lucania – oltre che ai cilentani e turisti – di visitarlo. Ma “Cilento.Mondo” è stato anche il primo passo verso il recupero del rapporto tra l’Ente Parco e la città di Vallo della Lucania che lo ospita; un rapporto intensificatosi da quando gli uffici del Parco sono ritornati a Palazzo Mainenti, nel centro della cittadina cilentana. Al sindaco di Vallo della Lucania – Toni Aloia – e al Presidente del PNCVDA – Tommaso Pellegrino – spetta il compito di implementare questo rapporto. Infatti, con la soppressione dell’Asl n°3 e l’accorpamento a quella di Salerno, il “capoluogo del Cilento” si è visto sottrarre un centro decisionale che è stato per anni il simbolo del potere sul territorio. Oggi, Vallo della Lucania ha la possibilità di rilanciarsi come “capitale” della regione verde del Parco. Per farlo, i due soggetti (comune e parco), che hanno interesse a sostenersi a vicenda, tramite i loro rappresentanti hanno l’obbligo morale di immaginare una comune strategia di rilancio. Pellegrino e Aloia non possono permettersi il lusso di vivere da separati in casa.
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