Sul rischio idrogeologico del Vallo di Diano, Paolo Carrano, portavoce di Fratelli d’Italia di Teggiano ha inviato una nota all’ assessore regionale all’agricoltura della regione Campania Caputo, al presidente del consorzio di bonifica integrale Vallo di Diano e Tanagro Curcio, agli amministratori, agli enti territoriali, agli agricoltori, agli imprenditori ed ai rappresentanti di categoria etc. del vallo di diano. “Gli ultimi tragici avvenimenti delle alluvioni hanno dimostrato quanto siano importanti un corretto piano e una corretta attuazione delle bonifiche nei territori. Questo non solo a vantaggio e salvaguardia dei terreni e delle strutture agricole, ma soprattutto dei centri abitati che più beneficiano in termini di sicurezza da una corretta gestione idrogeologica del territorio – scrive – la nuova emergenza climatica è la conseguenza di un binomio fra cambiamenti climatici e lentezze burocratiche, a conferma dell’alto rischio idrogeologico, cui è sottoposto il Vallo di Diano. Resta alta l’attenzione per la tenuta idrogeologica dei corsi d’ acqua del nostro territorio, a garanzia della sicurezza dei cittadini e dell’ambiente. In attesa dell’avvio di interventi infrastrutturali, come il fiume Tanagro necessari a migliorare sostanzialmente la gestione idraulica del territorio di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici, per evitare le conseguenze delle cosiddette “bombe d’acqua” che stanno diventando sempre più frequenti , con i rischi di esondazione che ne conseguono .“È fondamentale prevenire ogni rischio idrogeologico, in virtù delle sempre più frequenti piogge intense che non possono coglierci impreparati”. Prosegue: “Dopo ogni grande evento meteo, si alza l’attenzione sui temi della gestione dei fiumi e della difesa del suolo, ma è necessario provare a sfruttare questo tempo per riflettere, spiegare ed approfondire piuttosto che per le solite inutili, sterili discussioni. Alla luce di queste piccole considerazioni , a conclusione di un’estate caratterizzata da eccezionali temperature e da una siccità che continua ad essere presente, a dispetto di una percezione alterata dalle prime avvisaglie autunnali, si sollecita, il Consorzio di Bonifica integrale Vallo di Diano e Tanagro , di concerto a con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, con le amministrazioni , gli imprenditori , gli agricoltori, i rappresentanti di categoria e gli altri enti del Vallo di Diano etc. , con opportuno sopralluogo sinergico all’accertamento dello stato del territorio “al fine di verificare l’ operato sino ad ora svolto ed eventuali azioni necessarie da intraprendere e/o mettere in campo (prima dell’ inizio del periodo autunno / inverno ) a tutelare i cittadini e il territorio a rischio”, di mettere a conoscenza le azioni degli interventi svolti all’adeguamento della sezione dell’alveo dei Canali e connesse canalizzazioni di competenza al fine di garantirne l’efficienza di scolo delle acque” e là dove non completati far conoscere la programmazione degli interventi volti ad evitare rischio esondazione. Il concetto fondamentale è che “prevenire è meglio che curare”, perché grazie alla prevenzione, a un controllo periodico del territorio, o a una revisione, si possono risolvere molti problemi, prima ancora che diventino insuperabili, anche in ambito ambientale”.
Sul rischio idrogeologico del Vallo di Diano, Paolo Carrano, portavoce di Fratelli d’Italia di Teggiano ha inviato una nota all’ assessore regionale all’agricoltura della regione Campania Caputo, al presidente del consorzio di bonifica integrale Vallo di Diano e Tanagro Curcio, agli amministratori, agli enti territoriali, agli agricoltori, agli imprenditori ed ai rappresentanti di categoria etc. del vallo di diano. “Gli ultimi tragici avvenimenti delle alluvioni hanno dimostrato quanto siano importanti un corretto piano e una corretta attuazione delle bonifiche nei territori. Questo non solo a vantaggio e salvaguardia dei terreni e delle strutture agricole, ma soprattutto dei centri abitati che più beneficiano in termini di sicurezza da una corretta gestione idrogeologica del territorio – scrive – la nuova emergenza climatica è la conseguenza di un binomio fra cambiamenti climatici e lentezze burocratiche, a conferma dell’alto rischio idrogeologico, cui è sottoposto il Vallo di Diano. Resta alta l’attenzione per la tenuta idrogeologica dei corsi d’ acqua del nostro territorio, a garanzia della sicurezza dei cittadini e dell’ambiente. In attesa dell’avvio di interventi infrastrutturali, come il fiume Tanagro necessari a migliorare sostanzialmente la gestione idraulica del territorio di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici, per evitare le conseguenze delle cosiddette “bombe d’acqua” che stanno diventando sempre più frequenti , con i rischi di esondazione che ne conseguono .“È fondamentale prevenire ogni rischio idrogeologico, in virtù delle sempre più frequenti piogge intense che non possono coglierci impreparati”. Prosegue: “Dopo ogni grande evento meteo, si alza l’attenzione sui temi della gestione dei fiumi e della difesa del suolo, ma è necessario provare a sfruttare questo tempo per riflettere, spiegare ed approfondire piuttosto che per le solite inutili, sterili discussioni. Alla luce di queste piccole considerazioni , a conclusione di un’estate caratterizzata da eccezionali temperature e da una siccità che continua ad essere presente, a dispetto di una percezione alterata dalle prime avvisaglie autunnali, si sollecita, il Consorzio di Bonifica integrale Vallo di Diano e Tanagro , di concerto a con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, con le amministrazioni , gli imprenditori , gli agricoltori, i rappresentanti di categoria e gli altri enti del Vallo di Diano etc. , con opportuno sopralluogo sinergico all’accertamento dello stato del territorio “al fine di verificare l’ operato sino ad ora svolto ed eventuali azioni necessarie da intraprendere e/o mettere in campo (prima dell’ inizio del periodo autunno / inverno ) a tutelare i cittadini e il territorio a rischio”, di mettere a conoscenza le azioni degli interventi svolti all’adeguamento della sezione dell’alveo dei Canali e connesse canalizzazioni di competenza al fine di garantirne l’efficienza di scolo delle acque” e là dove non completati far conoscere la programmazione degli interventi volti ad evitare rischio esondazione. Il concetto fondamentale è che “prevenire è meglio che curare”, perché grazie alla prevenzione, a un controllo periodico del territorio, o a una revisione, si possono risolvere molti problemi, prima ancora che diventino insuperabili, anche in ambito ambientale”.