La splendida località di mare, Palinuro, si trova sulla costa cilentana ed è una frazione del comune di Centola. È molto conosciuta per le sue bellezze naturali e per la presenza di grotte visitabili in barca. Tra le tante grotte la più famosa è la grotta azzurra, per il particolare colore delle acque che si trovano in quella incavatura. Il nome Palinuro è legato alla mitologia romana, infatti, Palinuro era il mitico nocchiero di Enea, narrato da Virgilio nel poema della Eneide. Virgilio nel V capitolo dell’Eneide, descrive la morte di Palinuro, vinto dal dio Sonno e caduto in mare mentre conduceva la flotta verso le coste d’italiano.
Virgilio racconta che, naufrago, vagò per tre giorni in mare, chiedendo invano l’aiuto dei suoi compagni e che una volta approdato sulle spiagge del Cilento, fu catturato e ucciso dagli abitanti del posto, perché lo scambiarono per un mostro marino. Virgilio continua il racconto, con Palinuro nell’Ade (il regno dei morti), dove incontra Enea accompagnato dalla Sibilla Cumana e gli chiede di ritrovare il suo corpo per dargli sepoltura. Il suo corpo non fu mai ritrovato e fu così che la Sibilla stabilì che quel luogo ove era stato ingiustamente, torturato, portasse per sempre il suo nome. Ma oltre alla grande opera epica di Virgilio, un altro letterato napoletano, Berardino Rota, prendendo spunto dalla Eneide, narra di Kamaraton, una sirena tanto bella quanto superba.
Secondo questa leggenda, Palinuro si era innamorato della fanciulla, chiedendole di sposarlo ma lei lo aveva rifiutato. Fu talmente brutale con lui che, preso dalla disperazione, chiede al dio Sonno di porre fine alla sua sofferenza. Dopo la morte di Palinuro, Venere (la dea dell’amore), arrabbiata per il comportamento di Kamaraton, la trasformò in roccia (il promontorio dove sorge Camerota), condannandola a guardare per l’eternità il suo spasimante. Così i due giovani, Palinuro e Camerota, restano affacciati sul mare, vicini e separati da una lunga spiaggia che è il simbolo dell’amore perduto.
All’ingresso della meravigliosa località balneare vi è una poderosa statua che raffigura Palinuro con il timone della nave e con il suo sguardo perso nell’infinito.
Chissà se quegli occhi sono ancora alla ricerca della sua amata o se sono incantati a vedere la bellezza di quel lembo di mare che sarà per sempre ricordato con il suo nome.
Biancarosa Di Ruocco