di Lucio Capo Gli scevri intellettuali diretti discendenti dell’antico e del moderno, inventori di Paestumanità, plaudono all’iniziativa del Ministero dei Beni Culturali. Se la Soprintendente Adele Campanelli, il Ministro Dario Francescini e il Sindaco Italo Voza, riusciranno nell’intendo di acquisire Villa Salati, potranno essere a pieno titolo essere considerati “Padri di Paestum” alla stregua dell’unico “Padre di Paestum”, il Senatore Umberto Zanotti Bianco, padre della 220. Noi cittadini di Paestum e dell’Umanità, come San Tommaso, vorremmo essere sconfessati, e, poter un giorno entrare a Villa Salati, non più come ospiti ma come aventi diritto di discendenza e proprietari di un Bene Comune. Per adesso le carte evidenziano la volontà di procedere all’acquisto di Villa Salati, infatti con nota N°21008 del 16/06/2016, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, tramite la Soprintendenza Archeologica della Campania, si è reso disponibile ad investire 4milioni di euro per entrare in possesso della più bella fattoria fortificata di Paestum. Soddisfatto, il Sindaco di Capaccio Paestum Italo Voza, per l’obbiettivo che si palesa. “ Con la delibera di Giunta N°185 del 30/05/2016, era nostra intenzione manifestare, al Ministero dei Beni Culturali, la volontà della comunità di Capaccio Paestum, affinchè le strutture ministeriali esercitassero il diritto di prelazione per l’acquisto di Villa Salati, un bene storico dalle enormi potenzialità che arricchirà l’offerta culturale e sociale del Parco Archeologico di Paestum”. L’acquisto di Villa Salati da parte dello Stato, parafrasando l’astronauta Neil Armstrong, rappresenta “ Un piccolo passo per Paestum…ma un grande passo per l’Umanità”. Ciò dimostra che, l’idea geniale di Paestumanità, va inserita nel grande solco delle grandi conquiste degli uomini e le donne di “Buona Volontà” che hanno a cuore il progresso e la civiltà della comunità umana. Perché Paestum va preservata nella sua Bellezza e bonificata dagli “abusi edilizi di cui nessuno si vergogna” come ci ricorda, Gabriel Zuchtriegel Direttore del Parco Archeologico, dalle colonne di Repubblica. “ L’ autorità e la comunità locale sono incapaci di agire e di vergognarsi davanti allo scempio edilizio della 220. Paestum è un “disastro”, lo Stato e le istituzioni locali, fanno poco o nulla per la sua salvaguardia”. “ Il vero problema della tutela è di carattere culturale. Chi è preoccupato per il futuro del patrimonio archeologico e paesaggistico di questo Paese ha ragione…Il sito di Paestum è al disastro da decenni e questo disastro non dipende dalla recente riforma del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo…Più di 600 case abusive, hanno profanato la 220, e, hanno provocato una ferita profonda al “paesaggio” mitico che ha incantato artisti e scrittori come Piranesi, Goethe, ma anche Joseph Beuys e Claude Lanzmann. Il patrimonio archeologico è inoltre minacciato da scavi clandestini e trafugamenti che hanno portato alla dispersione e alla de contestualizzazione di migliaia di oggetti e opere d’arte antica. La violazione sistematica del patrimonio archeologico e paesaggistico non è colpa della Soprintendenza, che ha fatto del suo meglio denunciando numerose attività illecite. Il destino del patrimonio pestano non dipenderà in maniera esclusiva dalla Soprintendenza. Il Parco Archeologico di Paestum, farà sempre il possibile per contribuire alla tutela del paesaggio, dentro e fuori l’Area dei Templi. Se il Ministero segnala casi di abusivismo, lo Stato e gli organi di governo del territorio locale, devono intervenire. Devono mostrare i denti, altrimenti gli interessi privati prevarranno sempre sugli interessi collettivi e di tutti coloro che rispettano le regole. Però la battaglia per la legalità si vince solo se lo Stato è sostenuto dalla comunità locale. Il vero problema della tutela è di carattere socio-culturale. Potremo dire di aver fatto un passo avanti nel giorno in cui chi costruisce abusivamente a Paestum o trafuga opere d’arte, oltre ad essere perseguito dalla magistratura, sentirà una profonda vergogna nei confronti di quella parte di comunità rispettosa della legge e che disprezza chi distrugge un Bene Collettivo, prezioso e irrecuperabile. “Shame on you!”, dunque vergognati”. Onore e Gloria al Direttore di “provenienza nordica”. Finalmente un funzionario pubblico che ammette che il Re è Nudo e Paestum è stata saccheggiata in passato ed è saccheggiata tutt’oggi. Stalle sotto il Tempio di Nettuno e non solo. Aratri che scavano e distruggono le “Antiche Vestigia”. Migliaia di case abusive nella 220, un quartiere totalmente illegale davanti Porta Marina…ma è tutto in ordine “Signora la Marchesa”, cittadini senza vergogna, come dice Zuchtriegel…sono solo abusi di necessità che De Luca sanerà…è tutto in ordine tanto arrivano altri 38 milioni di euro con cui si può pasteggiare, ma non si possono spendere 5milioni di euro per comprare i 100 ettari privati della Città Antica di Paestum…è tutto in ordine fin tanto che il Ministro Franceschini verrà in incognito a Pestùm a mangiare la rinomata mozzarella, nel più esclusivo dei ristoranti di Pestùm, con vista sul Tempio di Nettuno! Pestani togliamoci “lo scurno” dalla faccia e dimostriamo di essere seri…”Accattamm’ Pestùm”
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