di Marisa Prearo
Sara Denius, segretaria dell’Accademia svedese, nell’annunciare l’attribuzione del Nobel per la letteratura a Bob Dylan ha citato Omero e i lirici greci. Sicuramente l’annuncio racchiude una intrinseca elaborazione culturale di cosa abbia determinato, nel tempo, la trasposizione e l’organizzazione dei testi poetici in melodie e musica: << è la funzione della memoria, del ricordo.. che per gli antichi greci era la madre delle muse nonché madre delle arti per il suo ruolo determinante per la sopravvivenza e la trasmissione della cultura>>.
Dopo 10 anni, collegandoci alla dichiarazione di Sara Denius, diventa più facile comunicare perché Paestum nel 2006 ospitò, per il grande evento “Antichità Spettacolari”, alcuni dei grandi nomi della danza, del teatro e della musica contemporanea tra i quali Roberto Bolle, Stefania Spaggiari e Bob Dylan.
Ero nell’organizzazione del progetto “Antichità Spettacolari” dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Paestum. Il nostro lavoro si concentrò, con la direzione artistica curata da Mario Castro De Stefano, sull’individuazione di grandi nomi dello spettacolo che potessero legare Paestum, luogo emblematico del mondo e del mito greco, alla tradizione e rievocazione del mito, in chiave contemporanea. Bob Dylan fu tra i prescelti ed eravamo convinti che il suo nome e la sua performance avrebbero avuto ricadute sulla promozione turistica e sulla storia dello spettacolo a Paestum.
Nei giorni precedenti il concerto, fu organizzato l’appuntamento “Aspettando Bob Dylan”, dedicato alla lettura ed al commento dei testi delle canzoni del cantautore, …. vera poesia e la consapevolezza che Bob Dylan aveva creato “nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”.
Il 17 luglio del 2006, l’arena dei Templi di Paestum e circa 4.500 spettatori accolsero Bob Dylan ed il suo spettacolo.