Signora Maria si presenti ai nostri lettori.
Mi chiamo Maria Antonietta Marino, sposata con tre figli; vivo ad Ottati dove sono nata.
L’idea di realizzare una centrale idroelettrica, quando e come le venne? Nel 1985, uscì la legge 308, che liberalizzare la produzione di energia elettrica purché non fosse superata la potenza di 3000 kw. Questa energia prodotta doveva essere utilizzata per uso proprio o doveva essere ceduta completamente all’ENEL che era obbligata ad acquistarla.
Quale furono i primi adempimenti? Una centrale idroelettrica ha bisogno di siti particolari con dislivelli di quota e una buona porta d’acqua. Ai piedi degli Alburni c’è una sorgente chiamata Auso, che rispondeva a queste caratteristiche. Questo tipo di intervento poteva essere finanziato dal Ministero dell’industria (30%), CEE (30%) e dalla legge 64 (15%); il resto da autofinanziamento. Considerate queste facilitazioni e il fatto che questo poteva essere un modo per produrre energia pulita, mi sono attivata per reperire tutte le informazioni utili allo scopo.
Quale fu il primo passo? Il primo passo fu quello di acquisire la concessione per lo sfruttamento delle acque del fiume Fasanella che nasce dalla sorgente Auso. Tale concessione, che era di competenza della Regione Campania tramite la Provincia, fu concessa dopo un anno dalla presentazione della domanda, prima però ho impiegato 7 mesi per capire a quale organo bisognava presentare il progetto di massima dell’opera.
E poi? Il secondo passo è stato quello di richiedere al Comune di Sant’Angelo il fitto di un terreno dove ubicato il fabbricato che ospitava gli impianti. Il prezzo richiesto fu di L. 10.000 al mq annuo indicizzato. A questo punto decisi di acquisire un terreno limitrofo da privati di 6300 mg, non senza difficoltà. Nella zona insisteva il vincolo idrogeologico e paesaggistico e ambientale, per cui ho dovuto richiedere le relative autorizzazioni, che non potevano essere negate in considerazione del fatto che l’opera rivestiva un interesse di pubblica utilità, come prevede la citata legge 308.
Ci furono intoppi? Il primo venne dalla Commissione Ambiente della C.M. degli Alburni. La quale diede parere favorevole alla realizzazione dell’opera, nonostante l’ispettorato forestale avesse già concesso il suo assenso. Solo in seguito all’intervento del mio legale fu possibile sbloccare la pratica. che tutela le bellezze paesaggistiche e ambientali, mi venne dal Ministero competente.
Quando sono cominciati i primi veri problemi? Acquisii il terreno, chiesi la licenza in deroga al Consiglio comunale di Sant’Angelo, che me la concesse. Il WWF di Salerno fece ricorso e potei riaverla solo dopo l’acquisizione di altri 3700 mq per raggiungere il lotto minimo previsto dal P.R.G.
A questo punto cominciano i primi lavori? Si, i primi lavori eseguiti furono lo scavo per tubi e il piano interrato del fabbricato. Ma un ricorso del WWf, della Legambiente, di Italia Nostra e di numerosi privati fermò i lavori. Un perito, nominato dal Magistrato di Salerno, relaziona, erroneamente, che la i lavori erano stati eseguiti in un luogo diverso da quello previsto dal progetto. A questo punto anche gli altri Enti che avevano concesso le varie autorizzazioni, le revocare.
Come si risolse la disputa? Solo dopo un anno, quando il Pretore di Roccadaspide, a cui fu affidato il caso per competenza territoriale, nominato un nuovo perito, sentenziò che era tutto in regola fu possibile riprendere i lavori e concludere l’opera.Non prima di aver dovuto ricorrere al tribunale amministrativo regionale per il ripristino delle autorizzazioni revocate.
I finanziamenti sono stati erogati? | finanziamenti sono stati erogati in base all’avanzamento dello stato dei lavori; mancano solo quelli previsti per fine lavoro.
Le Banche hanno dato fiducia alla sua impresa? La vera fiducia è arrivata solo quando si sono visti i risultati. Ma devo riconoscere che sia il Banco di Napoli che la Cassa Rurale di Aquara (oggi Banca di Credito Cooperativo N.d.R.) non mi hanno fatto mancare il loro appoggio.
Quando si sono conclusi i lavori? I Lavori sono stati terminati nel Dicembre del 1994. Da quel momento la centrale è attiva e funziona a regime.
Quanta energia produce la sua centrale? La centrale fornisce all’ENEL circa 2000 KWh all’anno. Per rendere un’idea possiamo dire che potrebbe soddisfare il fabbisogno dei quattro paesi limitrofi alla centrale stessa:Sant’Angelo, Corleto, Ottati e Bellosguardo.
Come avviene il prelievo da parte dell’ENEL? L’ENEL è collegata direttamente alla centrale con una sua linea sulla quale immette l’energia e la utilizza dove ritiene più opportuno. Il prezzo dell’energia è stabilito dal C.I.P.E. e l’Ente è tenuto a corrispondere; la misurazione avviene attraverso due contatori, uno della centrale e uno dell’ENEL.
Che tipo di manutenzione richiedono i macchinari installati? Non c’è bisogno di operatori perché è tutto automatizzato; l’intervento dell’operatore è necessario solo in caso di emergenza.
Cosa consiglia a un giovane che vuole intraprendere un’attività imprenditoriale? Di avere pazienza. Di credere fermamente in quello che si vuol fare. Di Non aspettarsi competenza e aíuti dalle istituzioni locali, ma di rivolgersi ai gradi più alti della burocrazia e delle istituzioni dove, se ha fortuna, può trovare persone competenti e preparate. Di avere bene in mente l’obiettivo finale e di non mollare.
Se ci fossero dei curiosi interessati a visitare la centrale, come scuole o semplici cittadini, sarebbero ben accetti? Si, a condizione che si concordi preventivamente la data e l’orario telefonando allo 0828/966038.