È di questi giorni il riaccendersi della polemica sull’ospedale di Roccadaspide che negli ultimi mesi, grazie all’opera di un commissario straordinario, o straordinariamente coraggioso, aveva visto aprirsi un servizio di pronto soccorso attivo e avviarsi il discorso anche per altre forme di strutture. Ebbene, è bastato che la regione Campania inviasse un nuovo dirigente nella persona del dottore Lo Gatto, perché questo sogno (proibito) dei cittadini della Valle del Calore, per altro onesti contribuenti, venisse a cadere nel nulla. Infatti questo amministratore, ricorrendo a un pretestuoso argomento, la mancanza di fondi, ha soppresso tutto o quasi tutto, con un discorso così cinico e brutale, di cui i nostri politici di turno, alcuni dei quali mi piace definire politici a vita per vocazione, nulla hanno saputo o voluto controbattere. A questo punto senza volere fare demagogia politica, ci viene spontanea una riflessione a proposito di certo fervore profuso da taluni politici locali (D.O.C.), i quali mai per il passato si sono interessati delle sorti dell’ospedale di Roccadaspide, mai nulla di concreto hanno fatto, anche militando in partiti potenti allora, ed ora con rinnovato ardore vengono a proporre iniziative e la gente, questa gente in buona fede, ma di corta memoria, li applaude addirittura. Sono proprio queste situazioni paradossali che ci devono fare riflettere, ed in questo senso ogni forza politica che si rispetti deve assolutamente adoperarsi affinché la gente, la popolazione, prenda coscienza di certe situazioni, maturi, migliori. Solo aiutando la nostra gente a crescere si potrà per il futuro essere certi che taluni fenomeni politici del passato, certamente non edificanti, non si ripetano più. Non a caso questi politici del passato si sono adoperati per conservare certe situazioni, si sono battuti e sforzati perché il popolo, le persone oneste e laboriose, non si rendessero conto di nulla. Così era molto semplice tenerle a bada ed orientarle nel modo voluto. La politica sicuramente deve fare un salto di qualità ed abbandonando definitivamente quella polemica tanto cara a certi personaggi , deve salire di tono, per misurarci con metodi puliti e con sistemi nuovi, battendoci con forza sì ma anche con lealtà, abbandonando quella politica della ‘’Pagnotta’’, tanto cara a chi ci ha preceduto. Io credo e sono sicuro che solo puntando sugli ideali, solo avendo il coraggio politico di riconoscere anche a chi ci è avversario quelli che sono i suoi meriti, si potrà ridare credibilità alla politica e far sì che ad essa si avvicinino tante forza giovani e nuove di cui c’è necessità assoluta. Dopo questa breve divagazione di cui ci scusiamo, troviamo al tema iniziale e diciamo subito che ci ha quantomeno sconcertato l’assenza continua di alcuni sindaci dei 18 comuni della ex U.S.L. 58 nelle riunioni che hanno avuto per tema l’ospedale di Roccadaspide, ospedale che, badate bene, non deve servire Roccadaspide bensì tutti i comuni limitrofi della valle del Calore. Ebbene a questi amministratori, maestri dell’assenteismo e che non sentono minimamente il dovere sacrosanto di rappresentare quelle popolazioni che pure li hanno scelti, voglio ricordare che sono proprio questi comportamenti a delegittimarli agli occhi della gente. Senza mezzi termini: o costoro si ravvedono e si attivano per quella che è la loro parte, oppure se ne vadano, perché sono indegni di rappresentare il popolo, quel popolo che in buona fede li ha eletti. L’amministratore dovrebbe avere il compito di risolvere i problemi della gente, quindi seguendo un minimo di logica, chi si comporta scriteriatamente offendendo arbitrariamente il buon senso di tutti, non ha diritto di restare ad occupare la “poltrona”, perché il suo mandato si è virtualmente esaurito. Concludendo, noi tutti ci auguriamo che la vicenda dell’ospedale di Roccadaspide si concluda positivamente, ma per fare questo bisogna a nostro modesto parere rinnovare i politici che ci rappresentano a livello regionale. In questi enti infatti la vecchia partitocrazia non è mai morta, ma fra qualche mese si voterà per il rinnovo del Consiglio Regionale, ed io mi auguro che allora questo sistema assurdo muoia definitivamente.
Alleanza Nazionale
di Roccadaspide