Anche il portavoce di Fratelli d’Italia di Teggiano Paolo Carrano interviene sulla vicenda legata alla carenza di personale sanitario e dunque sulla paventata possibilità che alcuni reparti possano chiudere i battenti a breve proprio perché non sopraggiungono nuove risorse umane da potersi sostituire o integrare in organico. Una situazione che continua a tenere col fiato sospeso l’intera comunità del Vallo di Diano che si troverebbe a dover ricorrere altrove per ricevere cure in ambito neurologico in primis. La Neurologia, infatti, rischierebbe di non poter fornire risposte adeguate alla popolazione. Come denunciato in questi giorni dai sindacati di categoria, si devono tenere i riflettori accesi sui servizi che l’ospedale di Polla offre. “Ill.mo Presidente, quale cittadino abitante in una zona periferica e disagiata, il Vallo di Diano, e quale portavoce di Fratelli d’Italia di Teggiano, con rammarico registro il continuo e costante abbandono di questa comunità che, ha sofferto e soffre, oggi più che mai, ( vista la grave crisi economica che ci ha travolti per i fatti internazionali noti a noi tutti) di disagi che non garantiscono , in certi casi, un decente livello minimo di vita decorosa – scrive Carrano al presidente della Regione Campania – più in particolare, noi cittadini di questa comunità, usufruiamo di pochi servizi essenziali e quei pochi che ci vengono offerti , il più delle volte, vengono ridimensionati , apportando a noi cittadini ulteriori disagi. Tra quei pochi servizi essenziali offerti a questo territorio si annovera la sanità che qui è rappresentata dal nosocomio di Polla, centro di riferimento della comunità locale e delle zone limitrofe”. E poi prosegue: “È da tempo che detto ospedale viene depotenziato, con dismissione di reparti, carenza di personale medico e paramedico, il tutto a danno di noi cittadini che per la tutela della salute ci troviamo costretti (chi può) alla migrazione sanitaria. Pregevole è il piano regionale di prevenzione 2020 – 2025 presentato dalla Regione, interessante è il piano di sanità territoriale presentato dall’Ente Regione nel febbraio 2022; da essi si evince che la Regione Campania, dal punto di vista sanitario, vuole garantire ai suoi cittadini il diritto primario alla salute, capillarizzando, sul territorio, la presenza di unità sanitarie semplici e complesse. Certo la realizzazione del piano sanitario e degli obiettivi del piano di prevenzione richiedono tempo. Nel contempo, però, anziché garantire ai cittadini un livello di assistenza sanitari decorosa, si continua a ridimensionale il presidio esistente di Polla, e la popolazione locale vive quotidianamente con l’ansia della chiusura di qualche altro reparto per assenza di organico medico e paramedico”. E quindi Carrano pone delle domande: “E allora viene spontaneo chiedersi: nell’attesa della realizzazione del nuovo piano sanitario la popolazione del Vallo di Diano cosa dovrebbe fare? Non ammalarsi? Rinunciare alle cure? Migrare (chi può) verso altri centri ospedalieri? Ebbene, se da un lato si promette una sanità omogenea, capillare ed interconnessa, dall’altro si continua a ridimensionare il servizio sanitario sul territorio! Si chiede, dunque, che la più alta Carica della Regione, in attesa della realizzazione della nuova Sanità Campana, raccolga il nostro appello e si attivi presso la ASL Salerno, affinchè, per tutto il periodo transitorio, sia garantito al nostro territorio un servizio sanitario decoroso, evitando chiusure di reparti e potenziando il nosocomio di Polla del personale sanitario necessario per garantire il servizio essenziale”. La missiva poi chiude: “Sappiamo di essere periferia, sappiamo che le scelte politiche sono legate anche alla densità abitativa dei territori, ma il diritto alla vita ed alle cure mediche spetta a tutti i cittadini campani e quindi anche a noi!”.