Gli stabilimenti balneari questa estate aumenteranno i prezzi di ombrelloni, sdraio, pattini … fra il 10 e il 20 per cento. Sarà il presso dello spazio in più per famiglia che andrà da 5 a 10 metri quadrati.
Sarà così anche per i ristoranti, gli hotel, i campeggi, i trasporti ecc.
Lo spazio si prenderà la rivincita contro il tempo, la velocità degli spostamenti, la rapidità con cui si devono sbrigare i gli impegni familiari o ogni altro adempimento lavorativo per rosicchiare “tempo” da desinare alla persona, allo svago, al viaggiare …
Lo spazio è ora diventata una risorsa scarsa, proprio come lo era prima il tempo. Ora dobbiamo sostituire la dimensione temporale con quella spaziale. Ci sarà in riequilibrio tra spazio e tempo che modificherà in profondità i nostri modi di essere, quelli di rapportarci con i nostri amici e parenti e renderà diversi gli approcci lavorativi.
Col “tempo” si modificheranno anche i valori dei beni materiale (case e luoghi di lavoro) e immateriali (turismo e cura della persona).
Basti pensare solo ai costi degli spostamenti in aereo: i prezzi e quindi non essere più low cost e aumenteranno anche i costi di chi già viaggiava in 1^ classe aumentando considerevolmente la differenza tra chi può e chi non può spendere cifre considerevoli per viaggiare.
Acquisteremo sempre di più utilizzando le piattaforme digitali (Amazon, su tutte, ha moltiplicato il suo fatturato in modo esponenziale nel tempo del Corona virus 19!), per trovare prodotti a costi accessibili. I negozi, intanto, stanno applicando aumenti per scaricare sui clienti i costi di sanificazione, ai divisori in plexiglass ed altri accorgimenti dettati dalle norme sulla sicurezza.
È facile immaginare che molte persone si riverseranno sul mondo digitale alla ricerca di lavoro e guadagno personale. Le tecnologie digitali saranno ancora di più presenti nelle nostre vite: lo spazio che si sono conquistate non lo restituiranno tanto facilmente anche quando il virus sarà stato debellato.
Prima dell’avvento dell’era del Covid19, c’erano situazioni in cui più si stava tutti compatti e ammassati meglio era, d’ora in avanti dovranno fare “spazio” garantendo il distanziamento sociale: cinema, teatri, locali nei centri storici, i bar della movida serale e notturna, palestre e piscine, raduni e convegni, assemblea societarie e campagne elettorali …
Un esempio lampante su come alcuni cambiamenti relativi alla sicurezza introdotti dopo l’attacco alle Torri Gemelle di New York nel 2001 negli aeroporti e, gradualmente estesi agli ingressi di tutti gli obiettivi sensibili (musei, chiese, stazioni ferroviarie …). Oggi sono entrati stabilmente nella nostra quotidianità costringendoci a “ceder” tempo per far fronte alla sicurezza nostra e degli altri.
Lo stesso accadrà con lo spazio! Dovremo frapporre spazio tra noi e gli altri per garantire una vita relativamente tranquilla ad una società che muta per adattarsi come è già successo nei millenni andati.
Ci sarà una fase di ripartenza, in cui ci faremo prendere dall’entusiasmo, l’euforia prevarrà sulla prudenza, la voglia di riscatto rispetto al “tempo” perduto sarà forte …
Ma con l’andare del tempo tutto si stratificherà e lo “spazio” necessario a vivere bene si riprenderà la sua rivincita sul “tempo” che, se sarà vissuto bene, non sarà mai perduto!
Bartolo Scandizzo