Il presidente, Tommaso Pellegrino, il Consiglio direttivo, la Giunta esecutiva in un clima di reciproca fiducia, quotidianamente mettono al primo posto della loro azione il raggiungimento del bene comune per l’intero sistema territoriale gestito dall’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Sono due i progetti fondamentali che l’Ente Parco ha programmato: il “New Energy Park -Angelo Vassallo” e la realizzazione di un HUB per StartUp che sarà candidato ad essere anche un centro di ricerca sulla Dieta Mediterranea (CNRMEDITERRANEA).
L’obiettivo è di andare “Verso l’autonomia Energetica del Parco Nazionale da fonti rinnovabili”. Si tratterà di produrre quanta più energia green, pulita e da fonti rinnovabili in un area protetta per natura e vocazione. Questo è l’impegno prioritario e strategico per l’area parco che punta ad avere un’economia bio-sostenibile. Partner del progetto sarà il Consorzio CUSSMAC dell’UniSA. E’ stato già sottoscritto anche un protocollo d’intesa con l’ENEA per una partnership al fine di realizzare un modello innovativo attraverso un sistema di “Smart grid” per conseguire i seguenti obiettivi: 1) Aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre drasticamente le fonti fossili nell’area Parco. 2) Attuare un risparmio energetico, uso razionale dell’energia e efficienza Energetica. 3) Diffondere la cultura del risparmio e efficienza energetica. 4) Creare un’eccellente immagine internazionale del Parco che punta all’auto sostenibilità energetica.
Il secondo progetto ha l’obiettivo di recuperare e rendere produttiva e fruibile a tutti la struttura futuristica qual è il Centro della bio diversità di Montisani. Intanto si comincia con il museo permanente che racconta il fantastico mondo animale e vegetale dell’Area Parco. Sarà un luogo deputato alla ricerca, allo sviluppo e all’accelerazione di nuove idee d’impresa, in linea con la vocazione e la missione dell’Ente Parco. La struttura agirà, inoltre, anche come agenzia di sviluppo per il territorio sia sul piano sociale che economico-occupazionale. Tutto sarà accompagnato e arricchito dall’idea di realizzare un “Campus” Universitario dove organizzare Master post-universitari che attirino giovani da ogni parte del mondo accademico, europeo e mondiale. Infine, è già stata fatta la richiesta di istituire un CNR (Centro Nazionale di Ricerca) della Dieta Mediterranea, quale patrimonio UNESCO, culturale immateriale dell’umanità.
*Consigliere delegato