Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci ha nominato il CDA del “CONSORZIO SOCIALE VALLO DI DIANO TANAGRO ALBURNI”, formato da 19 comuni sostituirà il Piano di Zona S10. Il nuovo ente vivrà di risorse pubbliche e dovrà essere al servizio dei cittadini cercando di aiutare le fasce più deboli della popolazione, alleviando disagi e proponendo soluzioni. Nasce sulle ceneri del Piano Sociale di cui spesso, abbiamo fatto fatica a capire gli orizzonti operativi. Non ha brillato per trasparenza. Non ha nemmeno la sezione dedicata, obbligatoria per legge, e il Fondo Unico di Ambito (Bilancio), elenchi consulenti, e criteri di assunzione del personale, tra gli altri, sono sconosciuti. A quanto ammontano, negli anni, le risorse finanziare transitate attraverso l’ente e divise tra i vari comuni o le spese di gestione? Nulla di tutto ciò è pubblico. In futuro sarà il nuovo Consorzio ad occuparsi delle aree di disagio, ad attivare politiche attive del lavoro, ad assistere anziani ed intervenire per alleviare la “povertà”. Costerà ad ogni cittadino del Vallo di Diano 7€ all’anno di partenza, oltre ad un ulteriore 3% per i costi istituzionali, ma nasce dando un indecoroso spettacolo di logica spartitoria degli amministratori del Vallo di Diano, tutti del Partito Democratico. Un “cappotto”, secondo la stampa locale, concretizzatosi nell’occupazione della presidenza e dell’intero CDA, che non si è fermato nemmeno davanti al conflitto di interessi (???) ed alla nomina di componenti (Sassano) titolari di patronati e i cui familiari operano sul territorio attraverso cooperative sociali di assistenza agli anziani. “ Gli attivisti 5 Stelle del Vallo di Diano di fronte alla deplorevole esibizione di forza per l’occupazione di posti, e assegnazione di poltrone, manifestano tutta la loro preoccupazione per una cultura spartitoria che nulla sembra avere a che fare con l’assistenza ed il supporto di tutte quelle persone che si vedono ogni giorno di più risucchiare nelle aree di disagio sociale e guardano alle Istituzioni come la speranza per alleviare problemi e sentirsi cittadini”. Si attiveranno, perciò, per pretendere che il Consorzio garantisca trasparenza nella gestione, nella scelta delle priorità ed aree di intervento, e vigileranno affinché non sia solo uno strumento politico per la creazione di consenso clientelare e il condizionamento di fasce deboli e ricattabili della popolazione, ma una reale opportunità per la tutela “della dignità e la cittadinanza sociale”.
Trending
- Scuola, 267 milioni per tutor e orientatori
- Vallo della Lucania, Teatro “Leo de Berardinis”: “Il calamaro gigante” con una straordinaria Angela Finocchiaro
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025