Di Oreste Mottola VOZA, IL MELOGRANO GRANATA. La coalizione di Italo Voza comincia a delinearsi anche nei suoi aspetti organizzativi. Al coordinamento vanno Luca Sabatella, Elio D’Angelo si occuperà dei giovani, a Giovanni Monzo e Francesco Falsone competerà il programma e la composizione delle liste. Un ruolo oltre la comunicazione e più politico sarà svolto questa volta da Francesco Caramante. “Più dinamismo e una bella spolverata” sono le parole d’ordine interne. Lo impongono i numeri. Era il 6 – 7 maggio 2012 e a Capaccio vince le elezioni il candidato Italo Voza con il 69,97%.. Erano con lui e cinque anni dopo non lo sono più Nicola Ragni e Francesco Sica: è elementare per me, Watson e voi tutti che il medico pestano non ha la sicurezza numerica di vincere più a mani basse. Via gli ex amici c’è la forza elettorale di Franco Palumbo che rimane tutta da scoprire. La sua coalizione che ora non è semplicemente da “oliare”, magari bastevole di una semplice mano di vernice, poi giri la chiave e va in moto che è una bellezza, e corre come la Ferrari che era cinque anni fa. Come sempre si riparte dall’elenco delle cose fatte e da fare, viene annunciato un ponderoso libro, e da uomini nuovo all’organizzazione. Serve un’iniezione di entusiasmo che ci si aspetta dai giovani. Per l’appunto “I Giovani Per Capaccio Paestum”, è il nome del gruppo a sostegno dell’attività del comitato elettorale per Italo Voza sindaco 2017-2022. Si comncia dai nomi dei responsabili del comitato elettorale: Giovanni Monzo e Francesco Falsone. ” Il movimento civico che ha come simbolo il melograno e il colore granata – si legge in una nota stampa – è nato su iniziativa del consigliere comunale Luca Sabatella. Coordinatore sarà il giovane Elio D’Angelo. I simboli e gruppi civici che in questa prima fase supporteranno l’attività e le iniziative del Comitato sono ora quattro: Capaccio Paestum Democratica, Capaccio Paestum Futura, Noi Liberamente e I Giovani per Capaccio Paestum. Attiva anche la pagina Facebook Italovozasindaco2017. Poca preoccupazione si nutre per il “fuoco amico” che qualcuno vedrebbe partire dalle parti di Franco Alfieri. “Il sempre più ex sindaco di Agropoli e sempre più esponente di primo piano del Pd della Campania – si ragiona dalle parti del Nettuno – vorrà avere dei suoi riferimenti all’interno dell’amministrazione comunale di Capaccio, e questo va bene, fa parte del gioco. Non certamente opererà per sconfiggere la coalizione che ad oggi ha più possibilità di affermarsi, addirittura al primo turno”. Forti di questa convinzione si osserva con calma olimpica il lavorìo di alcuni settori border line del Pd locale ritenuti – vista la regia dell’imprenditore rocchese Roberto D’Angelo – più interessati al Consorzio di Bonifica di Paestum che al Comune”. Poca paura viene dagli stranieri, da qualsiasi lato del paese vengano a muovere la loro azione. Questa volta si avvicinerà certamente più alla sinistra dell’altra volta ma lo farà giusto per il necessario, senza accelerare. E forse non direbbe nemmeno no alla proposta di una lista di moderato centrodestra se gli dovesse arrivare da Antonio Fasolino. Della serie non ci facciamo mancare niente ecco anche il “Noi con Salvini” con Eustachio Voza che è stato assessore e poi consulente per le politiche ambientali. NICOLA RAGNI TESSE LA SUA TELA. Più che alle manovrette della piccola politica politicante, Ragni ogni giorno della pre campagna elettorale lo spende per accreditare la sua immagine di uomo forte, autorevole, credibile, e buono. E’ consapevole che una parte del paese non lo voterà nemmeno se un’apparizione divina dotata di maxi impianto audio con diffusione videostereofonica in tutte le case dovesse rendere noto che lui è il sindaco più gradito al Padreterno e non se ne fa un cruccio. Lui scommette sulle capacità di persuasione dei suoi piccoli apostoli e, proprio per questo, li sta programmaticamente catechizzando. TONINO DE ROSA ALL’ATTACCO DELLE ESAGERAZIONI PROPAGANDISTICHE DI ITALO VOZA. Accusato di “non esserci” in questa campagna elettorale e di limitarsi a una presenza virtuale limitata al sito Intenet centosindaci.it il medico De Rosa spara una bordata contro il sindaco uscente: “ «I sette milioni di finanziamento del sindaco Voza per la progettazione? Una grande bugia». A parlare è il candidato sindaco, Antonio De Rosa, del “Movimento 100 sindaci per Capaccio Paestum”. «La coalizione a sostegno di Voza ha diffuso la notizia secondo cui l’amministrazione ha ottenuto il finanziamento dalla Regione per circa 7 milioni di euro di progettazione e per un costo di interventi di 110 milioni circa, lasciando intendere che siano opere già cantierabili. Si tratta – afferma De Rosa – di una nuova campagna pubblicitaria del sindaco, una sorta di libro dei sogni. La Regione ha stanziato 40 milioni di euro per il Fondo di rotazione per il finanziamento di progettazione di enti locali. Con decreto dirigenziale ha approvato la graduatoria di 1806 proposte progettuali ammesse. L’importo potrà finanziare solo le prime 88 proposte in graduatoria. Il Comune riceverà finanziamenti per sole due ipotesi progettuali quali “Paestum città aperta digitale”, collocata al nono posto e Scuola elementare Capaccio Scalo, al 77esimo posto) e per un contributo di 108.977 euro complessivi. Rimangono escluse dal finanziamento tutte le altre opere menzionate nel comunicato del sindaco, in quanto collocate in graduatoria regionale tra i posti 153 e 910».De Rosa aggiunge: «Inoltre, non viene precisato che, in caso di mancato finanziamento dell’opera oggetto di progettazione, i contributi erogati dovranno essere restituiti integralmente alla Regione, determinando con ciò un nuovo esborso finanziario per il Comune e, di conseguenza, per i cittadini. Avremmo voluto vedere, di contro, una programmazione seria con progetti veramente realizzabili, invece si procede da cinque anni a colpi di slogan e di comunicati stampa in cui realtà e smisurata fantasia continuano a mescolarsi. Noi stiamo dalla parte di chi vuole realizzare opere importanti per questo comune, senza illudere o danneggiare i cittadini elettori, senza protagonismi personali e simboli». IL CENTRODESTRA E IL CENTROSINISTRA. Andrà a finire a spezzatino, ci saranno un po’ di compagni e di camerati un po’ con gli uni e gli altri. Con Voza ci va un po’ di Pd e i socialisti di Pinello Castaldo. Era giovedì’ 24 novembre 2016, quando presso il bar Galardi il commissario di Forza Italia, senatore Franco Cardiello annunciò la lista azzurra ovviamente opposta alla compagine di governo targata Voza. L’8 marzo del 2017 si cambia linea: “Non ci sarà il simbolo di Forza Italia al fianco di Franco Palumbo che potrebbe essere costretto a accontentarsi del simbolo del movimento politico personale di Giovanni Piano. Forza Italia non presenterà il proprio simbolo alle amministrative. Questa la linea sancita la scorsa sera nel corso del coordinamento provinciale. Mani libere sui territori ai candidati che svolgeranno quasi in autonomia la formazione della coalizione e quindi gli alleati. Sostanzialmente il partito azzurro, più che alle amministrative è proiettato alle prossime elezioni politiche. I berlusconiani a Capaccio – Paestum, ora diretti con poteri commissariali da Franco Cardiello e Giovanni Piano, non potranno quindi ufficialmente misurare l’effetto più diretto della loro azione politica. Ripiegheranno sul simbolo di “Vola Alto”?. Il pilota dovrebbero però accettare di mettere a rischio la sua elezione sicura in consiglio comunale “caricandosi” di un equipaggio ulteriore non si sa ancora quanto funzionale. AL M5s IL PROPELLENTE DELLE TASSE E LA PAURA DELLE PRETESE DELLA BIOCOGEIN. Sono ottimisti dalle parti dei “5 Stelle”. Soget e Biocogein gli forniscono gli elementi per una campagna elettorale che s’immaginano autopropulsiva. Per il servizio smaltimento rifiuti la Soget ha fatto accertamenti errati basati sull’intera superficie catastale degli immobili ( la normativa prevede l’80%) e non sulla superficie calpestabile – il più delle volte già in possesso del Comune -. Il modo di operare si denota come “furbesco”: si cerca di recuperare risorse economiche anche da chi ha sempre pagato regolarmente ed ha poca dimistichezza con il concetto di “locali”, “aree scoperte “, “utenze domestiche”, “utenze non domestiche” e di “pertinenza”. Chi paga per i disagi arrecati al cittadino onesto, soprattutto se anziano? Intercettando questo disagio i voti dovrebbero e potrebbero arrivare da soli. Così come per la vicenda della centrale a biomasse con le minacce che arrivano ancora della Biocogein che spingono il “nucleo forte” di quella lotta a continuare a restare sotto l’ombrello protettivo dei pentastellati.
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