Se prendiamo in negativo i nuovi ” imprenditori ” digitali, di sicuro non arriveremo mai lontano.
“Imprenditori digitali” per me loro affrontano il doppio del lavoro, però quando si tratta di riconoscere che stanno portando alla luce un nuovo settore e che probabilmente sarà il futuro di questo paese, abbiamo di fronte anche persone che malgrado tutto non sanno ancora apprezzarlo.
Negli ultimi giorni la notizia più criticata da ogni periodico è la visita dell’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, il tutto sulla base della ” non -modernità”-.
Ammettiamolo: “se fosse stata qualche star del mondo del cinema o dello spettacolo, tutti ci saremo fatti i fatti nostri” , ma arriviamo al dunque.
Chiara Ferragni ha realizzato un servizio fotografico per Vogue (periodico mensile fondato nel 1892 a New York da Arthur Baldwin Turnure) che aveva come location il museo degli Uffizi; al termine del servizio il direttore del museo Eike Schmidt l’ha incontrata e hanno fatto una foto insieme, successivamente pubblicata sul profilo ufficiale del museo.
Volete sapere di quanto sono aumentate le visite nell’ultima settimana al museo degli Uffizi? Si stima circa il 27%.
Ora, abbiamo ancora dubbi che la Ferragni, tanto criticata con frasi anche del tipo ” …se gli Uffizi hanno bisogno di te, stiamo messi male…” non serva da esempio a questo paese? Ed allora permettetemi di dire che stiamo andando sempre di più verso il degrado.
L’arte, i musei, i siti archeologici, tutti dovremmo conoscere quanto hanno perso negli ultimi mesi data l’emergenza covid-19, e noi invece di ringraziare questo fenomeno imprenditoriale digitalizzato, lo regrediamo. In questo paese allora non è la politica a non farlo funzionare, ma in primis noi come cittadini di un’unità.
Dovremmo ringraziarla per aver ridato economia al settore artistico- cultutrale che da mesi non guadagnava nulla, se non quei pochi aiuti dallo Stato, per aver fatto avvicinare il 27% della popolazione in un museo invece di qualche discoteca abusiva, per aver fatto comprendere ad alcuni giovani che avvicinarsi alla cultura non è che risulta poco chic o arretrato nel terzo millenio.
Dunque, se vogliamo ancor dare speranza a questo paese prima ancora di rimboccarci le mani perchè ammettiamolo non è da tutti, diamo più ragionamento a quello che poi facciamo uscire dalle nostre bocche.
Detto questo, aggiungerei: ” non potete fermare il progresso”.
Good luck.