Cari lettori di Unico il settimanale del Cilento, del Vallo di Diano, degli Alburni e del Golfo di Policastro, chissà quante volte sarà capitato anche a voi di inoltrarvi nella Natura abbagliati dalla sua bellezza per poi accorgervi e scoprire che purtroppo non è davvero incontaminata come spesso diciamo. La Natura non è più incontaminata per colpa nostra, per colpa di tutti noi. Non stiamo facendo abbastanza per tutelarla. Stiamo rovinando il nostro presente ed ancor più il nostro futuro e quello delle nuove generazioni. Ci facciamo prendere dalla suggestione Greta ma poi non ci accorgiamo di ciò che sta succedendo a pochi passi da noi.
Vi è mai capitato di fare una passeggiata lungo le nostre campagne o sulle nostre montagne? Sono sicuro di sì! Il nostro territorio è talmente bello e ricco di biodiversità che non si può fare a meno di attraversarlo. Una goduria per gli occhi. Ma ci sono tante cose brutte che non vogliamo vedere e di cui non ci sentiamo minimamente responsabili.
Io sono di Auletta, un Paese che ricade nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Mi trovo nel territorio della Dieta Mediterranea ed ho deciso fin da adolescente di abbracciare lo stile di vita che propone la Dieta Mediterranea che vuol dire mangiare cibi salutari e di qualità unendo a ciò una buona dose di attività fisica. Chi mi conosce bene sa che gran parte del mio lavoro è legato all’uso del pc, di internet, delle nuove tecnologie. In sostanza, o sono seduto al pc, oppure sono seduto in auto per dirigermi verso i miei clienti. Come si può facilmente immaginare, il mio lavoro è prettamente sedentario. Proprio per questo, per seguire fino in fondo lo stile di vita proposto dalla Dieta Mediterranea, ho deciso di dedicare almeno il sabato e la domenica mattina a lunghe passeggiate in campagna o in montagna, camminando a passo spedito.
Domenica scorsa ho fatto una passeggiata un po’ più lunga del solito, approfittando dell’occasione per andare a perlustrare due campi di ulivi distanti due o tre chilometri l’uno dall’altro per capire che differenza di maturazione hanno le olive. E’ stato tutto molto bello finché non sono stato attirato da mucchi di immondizia nei pressi di un ponticello. Sotto, di acqua attualmente per fortuna non ne passa, ma quando passerà porterà tutto con sé fino al fiume, e poi dal fiume arriverà fino al mare, e al mare ci sono i pesci che noi mangiamo, quegli stessi pesci che pure fanno parte della Dieta Mediterranea. Dopo aver interrotto la mia passeggiata per fare alcune foto, superato lo sdegno ed un minimo di shock, ho ripreso il mio cammino che si è di nuovo interrotto nei pressi del successivo ponticello alla vista di una scena simile a quella precedente. Allo sdegno e allo shock si è sostituita l’impotenza momentanea unita alla consapevolezza di non fare abbastanza. In passato, insieme all’Associazione Lo Stare Insieme, ho provato a fare la mia parte per ripulire Auletta in alcune zone un po’ trascurate. Evidentemente non è stato sufficiente.
Queste immagini raccapriccianti, per la verità, le ho viste ad Auletta ma anche altrove, purtroppo, in varie zone del nostro Parco Nazionale. Le ho viste tra le campagne dei nostri piccoli paesi, le ho viste sulle montagne, le ho viste persino all’interno delle pinete vicine alle spiagge. Chi va per funghi o per asparagi oppure per origano, ne è testimone. Ne è testimone pure chi va per tartufo. Ciò significa che siamo tutti responsabili in egual misura. Non possiamo certo trincerarci dietro al fatto che non siamo stati noi a buttare ovunque quella robaccia. L’inquinamento lo subiamo tutti. Troppe volte sento dire “Non possiamo essere certo noi a salvare il mondo”! Se continuiamo di questo passo il mondo di certo non si salverà.
C’è bisogno del contributo di tutti per scovare gli incivili. Ognuno di noi dovrebbe sentirsi responsabile. Bisogna segnalare, suggerire dei deterrenti, farsi aiutare dalle nuove tecnologie. In passato in campagna e in montagna c’era vita pulsante, non c’erano i mezzi che ci sono oggi né gli imballaggi che ci sono oggi. Sono cambiate tante cose e soprattutto siamo cambiati noi diventando sempre più incivili e menefreghisti, ma tutto ciò potrebbe tornarci addosso come un boomerang.
E’ importante che in ogni Comune ci sia almeno un’Associazione in grado di sensibilizzare le persone su questo tema. I Comuni, le Regioni e soprattutto lo Stato dovrebbero investire di più in questo senso. Per la verità sembra che lo Stato se ne stia prendendo carico. Anche in Italia si sta prendendo atto che stiamo arrivando ad un punto di non ritorno. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti. E’ del tutto anomalo il caldo di questi giorni nelle ore di punta, siamo a metà ottobre. Alluvioni, trombe d’aria ed altri eventi atmosferici estremi stanno diventando la normalità, ma tutto questo non è affatto normale!
Occorre l’impegno di tutti per salvaguardare il mondo che abbiamo ricevuto in eredità quando siamo nati e per lasciarlo integro a chi verrà dopo di noi, perché su questa Terra noi siamo solo di passaggio e questo non lo dobbiamo mai dimenticare!