Come c’era da aspettarsi, con la nomina del commissario prefettizio, è partita la campagna elettorale per riempire il vuoto politico e amministrativo lasciato libero dalla defenestrazione, per via giudiziaria, di Francesco Alfieri.
Il Commissario è l’avv. Davide Lo Castro, 58 anni, viceprefetto e capo Ufficio presso la direzione centrale per l’Amministrazione generale e le prefetture del Ministero dell’Interno in Roma.
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Intanto, dopo il primo incontro pubblico organizzato da Carmine Caramente ed Emanuele Sica, che si è consumato nella sala delle conferenze della biblioteca Erika; anche altre iniziative sono in atto e che andranno ad “arricchire” il numero dei candidati che si presenteranno ai nastri di partenza per la corsa a succedere a Franco Alfieri a sindaco di Capaccio Paestum.
Come è facile immaginare, i due apripista dovranno fare i conti con la corrente carsica che spinge per un “commissariamento” lungo e che vorrebbe affidare nelle mani di Lo Castro il compito di “sistemare” i “conti” negli uffici del comune …
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Allora stato, però, è già frenetico il via vai di notizie di incontri che si ricorrono!
C’è perfino chi ha immaginato di candidare, ancora una volta, un “papa straniero” … Chiamato o autocandidato. I nomi più altisonanti che passano di bocca in bocca sono Federico Conte e Simone Valiante, magari a loro insaputa!
C’è chi spera in un ritorno al passato andando a pescare tra gli ex candidati sindaci del recente passato.
C’è chi vorrà capitalizzare l’esperienza fatta con Palumbo e Alfieri… e cercherà di ricompattare la compagine super votata a giugno del 2024!
I partiti, nelle loro articolazioni locali, sono ammutoliti e sono praticamente “commissariati” e, forse, anche diffidati a prendere iniziative. Le decisioni saranno prese a livello provinciale.
Data per scontata l’impraticabilità dell’ipotesi che sia il commissario che voglia o possa assumere su di sé la responsabilità di risanare il bilancio della Città dei Templi, allora Lo Castro chiamerà alle urne entro giugno i cittadini di Capaccio Paestum. Allo stato attuale in campo ci sarebbe il nome che uscirà dalle “primarie” annunciate da Carmine Caramante ed Emanuele Sica.
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Inoltre, è facile immaginare che qualcuno, sconfitto sia da Franco Palumbo sia Francesco Alfieri in ben tre tornate amministrative, voglia prendersi la “rivincita” rivendicando il diritto\dovere di riprovarci.
È in campo anche un gruppo che si sta muovendo alla ricerca di un personaggio con un buon credito costruito in decenni di specchiata capacità imprenditoriale.
Infine, c’è la probabilità che, una volta cristallizzata la posizione giudiziaria di Alfieri, gli attuali consiglieri di maggioranza cerchino e trovino un portabandiera che, rivendicando l’operato che loro stessi hanno condiviso, li guidi in campagna elettorale. Il gruppo avrebbe già un programma da portare a termine: riequilibrare il bilancio e completare le opere pubbliche e sviluppare i progetti avviati dall’amministrazione Alfieri.
Ovviamente, di fronte ad un quadro così “confuso”, la cosa più probabile è che i partiti del centro destra possano non riuscire in quello che non è stato possibile prima delle passate elezioni: individuare un candidato unitario. A questo punto, il coordinamento provinciale avocherebbe a sé la scelta del candidato su cui puntare.
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L’identikit di questo personaggio è presto detto … Deve avere esperienza politica, essere capaccese, capace di aggregare senza esclusioni le varie anime dei partiti di centrodestra locali, possedere competenze in campo giuridico, economico e amministrativo. In più, dovrebbe essere quasi del tutto estraneo alle responsabilità relative alle precedenti esperienze amministrative che, con i loro fallimenti, hanno spianato la strada ai sindaci venuti da “fuori”.
Non è dato sapere quanto tempo sarà necessario al commissario Davide Lo Castro per sciogliere i nodi relativi alla data delle elezioni. La speranza è quella che la scelta se convocare i comizi elettorali per la prossima primavera, oppure rinviare la questione alle “calende greche” avvenga in tempi rapidi.
Sia in un caso sia nell’altro, sarebbe opportuno conoscere avvenisse in tempi rapidi per evitare ulteriori inutili “lacerazioni” nel tessuto sociale della città che è ancora frastornata dalla vicenda giudiziaria che ha liquidato sindaco, giunta e consiglio comunale eletto meno di un anno fa!