Basilicata
Il borgo di Monticchio Bagni, nel comune di Rionero in Vulture in provincia di Potenza, verrà interessato da un progetto che vedrà coinvolti il Dipartimento per le Culture Europee del Mediterraneo e la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Basilicata, insieme alla Direzione Regionale Musei, nell’attrarre residenzialità a medio termine attraverso l’insediamento di attività didattiche e di ricerca, iniziative di scambi internazionali, laboratori, spazi di co-working e incubazione di start-up innovative, stimolate anche dai recenti fenomeni del south-smartworking e del nomadismo digitale. L’attrattività sarà inoltre potenziata da micro-infrastrutture per il tempo libero.
La storia
Le origini di Monticchio sono piuttosto incerte. Tra i primi popoli che vi si insediarono furono i normanni, che si stabilirono nel castello locale (castrum Monticuli), costruito prima del loro arrivo, in località San Vito, nei pressi di Monticchio Sgarroni. Tra il X ed XIII secolo, l’area vide stanziarsi alcuni ordini monastici. Intorno al X secolo appaiono a Monticchio i Monaci basiliani, sfuggiti alle lotte iconoclaste, provocate nel 726 dal decreto contro il culto delle immagini emanato da Leone III Isaurico, si erano rifugiati nella zona adriatica dell’Italia meridionale, arrivarono fino nel Vulture ove trovarono un confortevole riparo. I religiosi fondarono uno dei centri monastici di maggiore rilievo, tanto da attirare l’attenzione di Papi e Imperatori nel corso dei secoli. Anche i Benedettini si insediarono nella zona per contenere l’influsso della Chiesa di Bisanzio, lasciando testimonianze storico-religiose molto importanti. Con l’arrivo degli Svevi nel Vulture, anche Federico II lasciò la sua impronta anche a Monticchio, dato che la Badia di S. Ippolito presenta alcuni aspetti architettonici in stile svevo. Inoltre, l’imperatore svevo trascorse nei boschi di Monticchio i suoi momenti di svago praticando la caccia con il falcone.
Nel corso dei secoli, la località non registrò avvenimenti eclatanti e divenne una zona sempre più povera e depressa. Durante il brigantaggio, Monticchio i briganti lo resero un ottimo rifugio per nascondersi dalle truppe sabaude. Qui si riparavano Carmine Crocco e i suoi subalterni Ninco Nanco, Giuseppe Caruso, Caporal Teodoro e Giovanni “Coppa” Fortunato. Negli ultimi decenni, Monticchio è diventata un importante centro di estrazione di acque minerali. Il gruppo Gaudianello, sebbene sia in attività dal 1890, ha raggiunto maggior visibilità solamente negli ultimi anni, figurando tra le prime 10 aziende nazionali del settore e al 4º posto in Italia nel comparto delle acque effervescenti naturali.
Il progetto
Monticchio Bagni e i suoi “fratelli”
Il progetto denominato “Monticchio Bagni” prevede importanti azioni per la realizzazione di infrastrutture e servizi in grado favorire un rilancio dell’occupazione giovanile. L’idea progettuale coniuga sviluppo e ambiente con lo scopo di produrre una rigenerazione culturale e sociale. Inoltre, costituisce una potente leva di promozione di una rinnovata attrattività per un ampio territorio, le cui potenzialità di sviluppo – grazie ai 20 milioni di euro in arrivo con il PNRR – avranno rilevanti ricadute sull’immagine dell’intera Basilicata. Infatti, la candidatura del comune di Rionero in Vulture è stata sostenuta anche da altri 9 comuni territorialmente vicini al borgo di Monticchio: Melfi, Atella, Barile, Ginestra, Rapolla, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Fele, Venosa.
La candidatura è sostenuta anche da altri soggetti istituzionali che sono portatori di interessi diffusi nel comprensorio di Monticchio come la Provincia di Potenza, l’Ente parco regionale del Vulture, nonché la direzione regionale musei Basilicata del Ministero della Cultura; di partner scientifici, rappresentati dal dipartimento delle culture europee e del mediterraneo (Dicem) dell’Università della Basilicata, dal Cluster Basilicata creativa, dalla Fondazione Francesco Saverio Nitti, dalla Fondazione Giustino Fortunato, Fondazione Scout Don Dante Casorelli.
Sono stati coinvolti anche partner che si occupano di promozione territoriale quali il Fai- Fondo Ambiente Italiano, il Club Alpino Italiano, Archeoclub d’Italia, il Consorzio di valorizzazione dei vini “Qui Vulture” e il Consorzio Tutela dell’Aglianico Doc Vulture”.
La Commissione di valutazione del Bando Borghi Linea A ha valutato ex equo con il punteggio di 95 su 100 i progetti presentati dal Comune di Aliano denominato “Aliano Teatro del Tempo” e il progetto presentato dal Comune di Rionero, denominato “Monticchio Bagni”. Ma la proposta presentata da Aliano, pur di notevole qualità, riveste un valore strategico per un’area meno vasta di quella di Monticchio. Ma la Regione Basilicata, con successivi provvedimenti, sosterrà le principali azioni indicate nel progetto del comune dove Carlo Levi scrisse “Cristo si è fermato ad Eboli”. Infine, sono stati inoltre considerati di buona qualità i progetti presentati dai Comuni di Irsina, Colobraro e Rotonda, rispettivamente con i punteggi di 90, 80, 79. Anche per questi comuni la Regione metterà a disposizione 15 milioni di euro a sostegno dei progetti presentati a dimostrazione della volontà di premiare la buona progettazione e l’impegno delle amministrazioni comunali.