di Antonella Citro
Catacatascia. Un uomo in piccole storie verdi edito da Spazio Cultura Edizioni è l’ultimo scritto di Nicola Oddati. Il libro, su iniziativa del Forum dei Giovani, è stato presentato sabato scorso a Palazzo Marone di Monte San Giacomo. A moderare l’evento è stato il Presidente del Forum Aldo Manno. “Si tratta di una piccola raccolta di racconti, 16 per la precisione, che hanno un unico filo conduttore e alla fine è come se il lettore leggesse un romanzo – afferma l’autore formatore economista e consulente originario di Serre – ci sono dei protagonisti, una generazione nata a cavallo della metà degli anni ’60 e che tra gli anni ‘70 e ‘80 vive passioni per la vita, lo sport, l’amicizia, gli amori e si percepisce come il mondo si è trasformato in questi anni”. Giovannino (l’alter ego di Oddati) è il protagonista del libro e catacatascia, nel dialetto campano, è una lucciola che in un paese della Campania negli anni ’70, un paese della memoria, fornisce indicazioni preziose a quel bambino assai vivace. La lucciola che fa riferimento chiaro a Pasolini, servendosi di un bagliore altalenante, illumina anche le vite di Emilio, Chicchino, Gerardo, Martino, Ernesto che alla fine del racconto sono ormai adulti. Quella storia così si compone di frammenti e contenuti del tutto personali, candidi giochi, la politica e l’impegno verso di essa, i primi amori. Tutto si muove in una incessante ricerca. Quella lucciola, Catacatascia, assume allora la forma di un romanzo organico che menziona una vita nella quale si possono riconoscere tante vite come succede per Calvino, Galeano e Marquez. Il gruppo di amici si muove attraverso sogni speranze e qualche delusione toccando anche punte di dolore e malinconia. Coinvolgente il tocco musicale di quegli anni: note di Jimi Hendrix, Bob Dylan e Santana. Su Catacatascia sabato scorso, ha discusso oltre il sindaco di Monte San Giacomo Raffaele Accetta e l’ass. alla cultura Angela D’Alto, anche il giornalista Massimiliano Amato: “La mia strada e quella di Nicola si sono incrociate spesso – ha detto- hanno iniziato a incrociarsi 30 anni fa per via della politica perché all’epoca militavano in due organizzazioni giovanili della sinistra. Poi ci siamo ritrovati a Napoli dove ho svolto la mia attività all’Unità e mi sono occupato dell’amministrazione comunale di cui Nicola è stato assessore. Poi le vicende del partito di cui è stato segretario provinciale. Non è mai mancato un rapporto empatico tra noi. Il libro di Nicola è il romanzo di una generazione che si ritrova ora a interrogarsi su ciò che è stato finora. Un bel tuffo nel passato per me, un tuffo nella giovinezza”. Ha sviluppato idee e ragionamenti su Catacatascia anche il prof. Carmine Pinto.