Se il mondo degli umani, propriamente detti, imparasse dal passato non commetterebbe gli stessi errori che lo hanno portato più volte sull’orlo dell’abisso in cui oggi camminiamo spensierati.
Quante volte sentiamo dire “bisogna dare l’esempio” affinché altri non facciano lo stesso errore, ma questo vale per gli educandi ma anche per gli “educatori” siano essi si provenienza magistrale sia politica.
Gli esempi non mancano sia se si va a pescare nella storia remota sia in quella più recente …
Quando il Cristianesimo ribaltò la concezione sulla quale si sosteneva la potenza dell’impero romano dichiarando che tutti gli esseri umani erano uguali, pose le basi per scardinare un sistema sociale fondato sul meccanismo di conquiste tese a rendere schiavi i popoli sottoposti al loro dominio!
Quando i Cristiani si lanciarono alla conquista della Terra Santa in nome dell’unico Dio (che era lo stesso di chi abitava in quella terra da millenni) posero le basi che hanno giustificato centinaia di guerre di conquista e colonizzazione degli stati cristiani europei nei confronti degli altri mondi: il 2°, il 3°, il 4° …
Quando le potenze europee lanciarono la guerra per affermare i nazionalismi di tutto il mondo, provocarono una reazione tanto forte quanto determinata che rase al suolo ogni loro pretesa imperialista e portarono alla ribalta altri tipi di imperialismo: capitalista e comunista.
Sarebbe troppo facile trovare altri riscontri sia prima, nei secoli avanti Cristo, sia nei millenni successivi.
Ma l’uomo si è arricchito, sia economicamente sia umanamente, solo quando è passato da una società cieca e sorda nei confronti dei più deboli prestando attenzione alla loro condizione favorendo con l’accesso all’istruzione l’universo degli uomini e delle donne che vivono nei confini di quelle nazioni, stati, unioni di stati. Negli altri casi, ancora oggi, si continua a fare leva sulla necessità di abbattere l’avversario, il nemico, il diverso per poter sperare in un mondo, ovviamente, migliore: nessuno promette il peggio del peggio!
La realtà in cui ci troviamo a vivere oggi, sia in Italia sia nel resto d’Europa, è la dimostrazione evidente che i cittadini che la abitano vivono mediamente cento volte meglio dei loro nonni! Ed anche quelli che hanno ereditato situazioni altolocate (nobili, principi, latifondisti, monopolisti, titolari di grandi aziende …) non se la passano certamente peggio dei loro avi …
Tant’è vero che sono milioni le persone che ambiscono a venire in Europa (nel Nord del mondo in generale) per godere anche se “solo” un po’ del benessere che, a differenza del passato, vedono scorrere sugli schermi della TV o su tablet e cellulari.
Nella nostra bella Italia, nella nostra regione Campania, nella nostra provincia di Salerno e giù fino al più piccolo dei comuni o borgo e frazione, c’è la sensazione di essere assediati, la paura di essere sopraffatti, l’esigenza di dover fare qualsiasi cosa per fermare l’orda che minaccia la nostra esistenza.
Tra le tante soluzioni prospettate loro dalla politica governante nell’ultimo decennio, sembra che l’idea che ha fatto breccia sai quella del “capitano” che promette e ripromette di voler fermare l’assalto dei disperati a “calci nel sedere” accompagnandoli nei luoghi dove sono nati e dai quali sono scappati tagliandosi ogni possibile ponte alle spalle.
Nemmeno il ragionamento più macabro che si sussurra tra gli “strateghi” di casa nostra: “se quelli che hanno intenzione di mettersi in viaggio vedono come finiscono (muoiono) i loro parenti, amici, connazionali … vedrai che non partiranno più” e, aggiungo io, se ne faranno una ragione di vedere morire oltre i loro familiari anche i loro piccoli appena nati e che devono nascere.
Se bastasse questo per far cambiare idea ai disperati avremmo già da tempo assistito all’esaurimento del fenomeno, visto quanti ne ha inghiottito il mar Mediterraneo nell’ultimo decennio calcolando solo quelli di cui siamo certi. Purtroppo, nemmeno il sacrificio di tanti ha potuto anche solo scalfire nella sostanza il fenomeno.
Ma come ogni regime, “autoritario e non” degli ultimi millenni,quando i provvedimenti messi in campo non danno i risultati sperati, sono costretti ad aumentare la posta per rilanciare la propria azione di contrasto sconfinando sempre di più dagli argini umanitari e dalle leggi che si rispecchiano nella costituzione: così fecero i Romani con le persecuzioni verso i cristiani, così si intestardirono i cristiani con le loro crociate e cosi elevarono il livello dello scontro interno ed esterno i fascisti e i nazisti e gli altri nazionalismi o regimi totalitari come il comunismo nel più recente passato.
La storia insegna che nulla può soffocare l’anelito di libertà che alberga nell’animo umano ecco perché colpire indiscriminatamente e inumanamente 40, 70, 100 esseri umani assiepati sui barconi con la speranza di “educare” gli altri che sono milioni è un errore madornale.
Il risultato che si otterrà sarà quello di diseducare sia quelli che ancora sono in fila per partire ma, soprattutto come abbiamo visto negli ultimi 20 anni, favorire l’involuzione di chi vive già tra noi e gode del benessere che oltre 70 anni di cooperazione tra popoli che, un tempo nemici per la pelle,si erano dilaniati in guerre con milioni di morti: basta alzare lo sguardo ai monumenti ai caduti delle ultime due guerre mondiali che sono presenti in ogni piccolo borgo d’Italia.
Una volta compita l’opera di diseducazione sarà necessario “rastrellarli” tutti per evitare il contagio ed aprire i campi di concentramento dove, una volta esauriti i posti, si provvederà a sterminarli con metodi meno “inquinanti” di hitleriana memoria … e tutti noi potremmo dire ai nostri nipoti: “ma noi non ce ne siamo accorti! Volevamo solo stare tranquilli a casa nostra.”
Tutto ciò in nome del motto “Italia agli Italiani”, popolo di uno stato che ha difficoltà a trovare un luogo dove realizzare una discarica per stoccare la montagna di rifiuti che molto spesso ci fa comodo inviare a “casa loro”.