Il sindaco Lavecchia (a cui auguriamo buon lavoro), nella conversazione che facciamo sull’onda dell’euforia per l’agognata vittoria ci riferisce che: “Finito il primo momento di euforia, occorre chiamare tutti quanti a raccolta e si fa un comizio di ringraziamento a tutta la popolazione, cercando soprattutto di stare attenti a non creare disparità, ed esortando le persone a dimostrare allegria, sì, però con estrema civiltà. Questo come primo impatto, diciamo; per il giorno successivo si baderà al sodo, ad organizzare la Casa Comunale e soprattutto cercare di andare preparati al primo consiglio comunale in cui ci sarà la nomina degli assessori e quindi dell’esecutivo. Quest’ultimo dovrà essere estremamente rappresentativo e bisognerà prenderlo come spunto per organizzare il lavoro, utilizzando i punti prioritari espressi nel programma amministrativo e sottoposto ai cittadini. Dopo di che ognuno si assumerà le proprie responsabilità, ricoprendo il ruolo che gli sarà stato affidato e s’incomincerà con molta serenità a governare questo paese. La prima cosa che bisogna fare, prioritaria di tutto, sarà l’organizzazione degli uffici del comune, sia in termini strategici e sia proprio come strutturazione dei vari uffici comunali. Un ruolo molto importante lo avrà colui il quale o colei la quale sarà delegata alla programmazione economia del comune. Questo è il primo aspetto e prioritario,fermo restando che nessun servizio da assolvere, nessuna branca del comune dovrà essere marginale. Tutti i servizi sono importanti. Bisogna stare attenti al territorio. Un occhio di riguardo particolare, deve andare al nostro territorio come preservazione dell’ambiente. Organizzare una politica economica forte, basata soprattutto (come punto di partenza del programma) sull’economia, sull’agricoltura e sul turismo. Il territorio ha una parte predominante nel contesto amministrativo. Da questo ne derivano tutta una serie di altre problematiche che devono essere risolte. Bisogna cercare di lavorare sul Piano Regolatore Generale, per cercare di creare un ambiente che non allontani i cittadini, ma che al contrario li richiami verso la terra di origine e quindi è importante anche creare lo spazio di sviluppo per le attività, quelle piccole attività artigianali locali.”
Sindaco, ci può fare una riflessione sul futuro assetto amministrativo?
Sull’assetto amministrativo, inteso come macchina comunale, come primo atto formale ma che diventa sostanziale, è quella di creare le premesse per trasformare la mentalità sia degli amministratori, sia dei dipendenti comunali e soprattutto dei cittadini, cioè entrare nell’ordine delle idee che il comune non deve essere inteso come un ente che garantisce piacere, ma soprattutto un ente che è di tutti e quindi elargisce effettivamente servizi e soprattutto deve essere inteso diversamente dal passato; ma un ente promotore di sviluppo economico. Se riusciamo a fare questo tipo di ragionamento insieme anche ai dipendenti del comune, questo paese può avere una svolta decisiva, sia sotto l’aspetto della vivibilità che sotto l’aspetto propriamente culturale.
Sindaco, ai dipendenti vittoriosi, quale messaggio intende lanciare?
Io non consiglio dipendenti comunali vittoriosi o sconfitti. Considero il dipendente comunale nella giusta sfera, così come bisogna considerarlo. Il dipendente comunale è una persona che dovrà svolgere con dignità il proprio ruolo, ma soprattutto con la consapevolezza che il proprio lavoro nel comune è importantissimo, perché il cittadino ha bisogno di serietà, coscienza, ma soprattutto di disponibilità. Forse la prima cosa che farò sarà un incontro con i dipendenti comunali proprio per sottolineare che non c’è né sconfitto né vincente. Tutti quanti dovranno essere considerati non solo da me ma dagli amministratori, e soprattutto dall’esecutivo, come dipendenti che hanno la stessa dignità e dipendenti che dovranno dare come gli amministratori un contributo serio, sereno, coscienzioso.
Il dirigente amministrativo (segretario comunale) è una figura determinante nel comune (Fascia B), intende proseguire la collaborazione con l’attuale dirigente?
Credo che bisogna affidare questo ruolo di dirigente amministrativo a persona di fiducia, per potere svolgere un lavoro sereno e proficuo nello stesso tempo, in quanto tra l’organo tecnico e l’organo politico ci deve essere intesa, ma soprattutto ci vuole la collaborazione: se non c’è serenità significa che poi il lavoro non potrà essere svolto o ne subirà delle conseguenze, non dico nefaste ma poco opportune per l’organo comunale. L’organo politico e l’organo tecnico, inteso come vertice, devono essere in sintonia. Quindi c’è bisogno di personale di fiducia dello staff politico.
Qual è il messaggio che intende lanciare ai cittadini?
Mi voglio augurare solamente che la nostra azione amministrativa sia rivolta veramente al cittadino e questi possa finalmente vivere in serenità in questo paese, senza lotta di quartiere, senza differenze di trattamento e soprattutto evitando le fazioni che fino a oggi ci sono state. Questo sarà il mio intendimento, l’esigenza che riesco a cogliere oggi, anche nello stato più umile dei cittadini che poi è il tessuto forte del paese. Se riusciremo a fare questo tipo di discorso, credo che tutto sommato chi dovrà giovarsi di questo sviluppo saranno sicuramente i giovani, ma soprattutto gli anziani che vivono quotidianamente nel nostro paese. Bisognerà anche ristabilire un contatto attivo con gli altri enti sovra comunali che ci circondano. Bisognerà guardare con molta attenzione all’azione amministrativa che svolgerà il Parco del Cilento perché lo sviluppo, credo, venga proprio da quella direzione, quindi ci vuole molta attenzione a tutti questi aspetti. Cercherò anche di mantenere le posizioni alla Comunità Montana di Roccadaspide in termine di rappresentatività, perché è importante.
Cosmo Guazzopreparati al primo consiglio comunale in cui ci sarà la nomina degli assessori e quindi dell’esecutivo. Quest’ultimo dovrà essere estremamente rappresentativo e bisognerà prenderlo come spunto per organizzare il lavoro, utilizzando i punti prioritari espressi nel programma amministrativo e sottoposto ai cittadini. Dopo di che ognuno si assumerà le proprie responsabilità, ricoprendo il ruolo che gli sarà stato affidato e s’incomincerà con molta serenità a governare questo paese. La prima cosa che bisogna fare, prioritaria di tutto, sarà l’organizzazione degli uffici del comune, sia in termini strategici e sia proprio come strutturazione dei vari uffici comunali. Un ruolo molto importante lo avrà colui il quale o colei la quale sarà delegata alla programmazione economia del comune. Questo è il primo aspetto e prioritario,fermo restando che nessun servizio da assolvere, nessuna branca del comune dovrà essere marginale. Tutti i servizi sono importanti. Bisogna stare attenti al territorio. Un occhio di riguardo particolare, deve andare al nostro territorio come preservazione dell’ambiente. Organizzare una politica economica forte, basata soprattutto (come punto di partenza del programma) sull’economia, sull’agricoltura e sul turismo. Il territorio ha una parte predominante nel contesto amministrativo. Da questo ne derivano tutta una serie di altre problematiche che devono essere risolte. Bisogna cercare di lavorare sul Piano Regolatore Generale, per cercare di creare un ambiente che non allontani i cittadini, ma che al contrario li richiami verso la terra di origine e quindi è importante anche creare lo spazio di sviluppo per le attività, quelle piccole attività artigianali locali.
Sindaco, ci può fare una riflessione sul futuro assetto amministrativo?
Sull’assetto amministrativo, inteso come macchina comunale, come primo atto formale ma che diventa sostanziale, è quella di creare le premesse per trasformare la mentalità sia degli amministratori, sia dei dipendenti comunali e soprattutto dei cittadini, cioè entrare nell’ordine delle idee che il comune non deve essere inteso come un ente che garantisce piacere, ma soprattutto un ente che è di tutti e quindi elargisce effettivamente servizi e soprattutto deve essere inteso diversamente dal passato; ma un ente promotore di sviluppo economico. Se riusciamo a fare questo tipo di ragionamento insieme anche ai dipendenti del comune, questo paese può avere una svolta decisiva, sia sotto l’aspetto della vivibilità che sotto l’aspetto propriamente culturale.
Sindaco, ai dipendenti vittoriosi, quale messaggio intende lanciare?
Io non consiglio dipendenti comunali vittoriosi o sconfitti. Considero il dipendente comunale nella giusta sfera, così come bisogna considerarlo. Il dipendente comunale è una persona che dovrà svolgere con dignità il proprio ruolo, ma soprattutto con la consapevolezza che il proprio lavoro nel comune è importantissimo, perché il cittadino ha bisogno di serietà, coscienza, ma soprattutto di disponibilità. Forse la prima cosa che farò sarà un incontro con i dipendenti comunali proprio per sottolineare che non c’è né sconfitto né vincente. Tutti quanti dovranno essere considerati non solo da me ma dagli amministratori, e soprattutto dall’esecutivo, come dipendenti che hanno la stessa dignità e dipendenti che dovranno dare come gli amministratori un contributo serio, sereno, coscienzioso.
Il dirigente amministrativo (segretario comunale) è una figura determinante nel comune (Fascia B), intende proseguire la collaborazione con l’attuale dirigente?
Credo che bisogna affidare questo ruolo di dirigente amministrativo a persona di fiducia, per potere svolgere un lavoro sereno e proficuo nello stesso tempo, in quanto tra l’organo tecnico e l’organo politico ci deve essere intesa, ma soprattutto ci vuole la collaborazione: se non c’è serenità significa che poi il lavoro non potrà essere svolto o ne subirà delle conseguenze, non dico nefaste ma poco opportune per l’organo comunale. L’organo politico e l’organo tecnico, inteso come vertice, devono essere in sintonia. Quindi c’è bisogno di personale di fiducia dello staff politico.
Qual è il messaggio che intende lanciare ai cittadini?
Mi voglio augurare solamente che la nostra azione amministrativa sia rivolta veramente al cittadino e questi possa finalmente vivere in serenità in questo paese, senza lotta di quartiere, senza differenze di trattamento e soprattutto evitando le fazioni che fino a oggi ci sono state. Questo sarà il mio intendimento, l’esigenza che riesco a cogliere oggi, anche nello stato più umile dei cittadini che poi è il tessuto forte del paese. Se riusciremo a fare questo tipo di discorso, credo che tutto sommato chi dovrà giovarsi di questo sviluppo saranno sicuramente i giovani, ma soprattutto gli anziani che vivono quotidianamente nel nostro paese. Bisognerà anche ristabilire un contatto attivo con gli altri enti sovra comunali che ci circondano. Bisognerà guardare con molta attenzione all’azione amministrativa che svolgerà il Parco del Cilento perché lo sviluppo, credo, venga proprio da quella direzione, quindi ci vuole molta attenzione a tutti questi aspetti. Cercherò anche di mantenere le posizioni alla Comunità Montana di Roccadaspide in termine di rappresentatività, perché è importante.