Una breve sintesi della sua carriera politica.
Se per carriera politica intendiamo le poltrone che ho occupato, sono consigliere regionale da 5 anni e mi accingo ad esserlo per la prossima consiliatura, con più esperienza e consapevolezza di come funzioni la macchina amministrativa e le complesse dinamiche che regolano il Consiglio Regionale. Se invece parliamo di attivismo politico, attenzione e dedizione ai problemi dei nostri concittadini, sono nel Movimento 5 Stelle sin dalla sua nascita e non credo che smetterò mai di lottare per rappresentare gli ideali di legalità e di onestà che abbiamo sempre difeso.
Una vittoria, una seconda vittoria quella ormai scorsa. Racconti le proprie emozioni riguardanti l’elezione.
Contrastanti. Felice di continuare un lavoro importante ma deluso da un sistema politico regionale bloccato su sé stesso che ha espresso un voto personalistico e parcellizzato senza alcuna visione della regione che vogliamo per i nostri figli nei prossimi 20 anni. I cittadini, soprattutto i più giovani, hanno bisogno anche di sognare e di sentirsi protagonisti del cambiamento, qualunque esso sia, ma in questa campagna elettorale non ho sentito una sola proposta concreta sul futuro di questa regione o su una visione alternativa dello stato di cose. Hanno vinto le preferenze individuali sui programmi, sui progetti e sulle idee. Il risultato? Molti che col voto hanno riconfermato la giunta precedente, hanno ripreso a lamentarsi della sanità, degli impianti di trattamento rifiuti, delle strade. Una situazione davvero surreale.
Il suo obiettivo immediato è quello della costituzione di una commissione speciale per le aree interne. Qual è il punto della situazione odierna.
La situazione è molto preoccupante per le nostre aree interne: spopolamento, disoccupazione e carenza di servizi sono sempre più evidenti. Fino ad oggi nessuno ha mai voluto affrontare il problema perché il ritorno elettorale è pressoché nullo; ricordo che l’intero Cilento ha lo stesso peso elettorale di un quartiere di Napoli. Sin dal primo giorno il Movimento 5 Stelle in Campania è stato l’unico a denunciare un dramma epocale per la nostra regione. Ma non è solo un problema di diritti individuali, assicurare gli stessi servizi a tutti i cittadini della regione è il primo dovere di un amministratore, ma noi andiamo oltre. Vogliamo far capire che il modello socio-economico degli ultimi 40 anni basato sull’idea che sia più efficiente la concentrazione di persone e servizi in spazi sempre più ristretti delle città è completamente sbagliato. La stessa pandemia in corso ci insegna che il benessere apparente delle nostre città si può pagare a caro prezzo.
Il primo Freccia argento a Battipaglia, è dovuto anche al suo impegno e quello dei suoi colleghi del M5S. Ci saranno altre novità sui trasporti?
Da questo punto di vista ci concentreremo ancora una volta sull’aeroporto di Pontecagnano ma anche sulla riattivazione della tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro e sulla manutenzione delle infrastrutture viarie. Prima di pianificare una nuova opera, qualunque essa sia, dovrà essere garantita la manutenzione di tutte quelle esistenti. Nei prossimi 5 anni abbiamo l’opportunità di far sì che la provincia di Salerno diventi un territorio veramente alternativo alla provincia di Napoli per qualità della vita, sviluppo economico, turismo. Il potenziale di crescita della nostra regione passa anche da questa provincia e da come sapremo costruire un nuovo modello di assolutamente sostenibile, nei trasporti, nell’agricoltura e anche nella gestione dei rifiuti. Sono tutti temi questi da sempre assenti fra le commissioni del consiglio regionale.
Rilancio delle aree interne, lei che da sempre se ne occupa in prima persona, ci saranno nuovi obiettivi?
Le strategie in consiglio regionale sono due. Da un lato vigileremo senza sosta sulle ingenti risorse in arrivo dal governo per la “Strategia Nazionale Aree Interne”, per evitare che, come successo in passato, si sprechino i fondi senza un reale risultato. La provincia di Salerno è l’unica in Italia ad avere riconosciute ben tre aree interne: Vallo di Diano, Cilento Interno e Sele Tanagro e, la prima di queste, ha già avuto in dote ben 17 milioni di Euro. Dall’altro seguiremo con attenzione la nuova programmazione europea che conterrà una quota specifica proprio per le aree più emarginate del paese. Parliamo di fiumi di denaro gestiti direttamente o indirettamente dalla Regione Campania che, storicamente, non è mai stata efficientissima nella loro distribuzione.
La Fondovalle Calore tema importante per i nostri territori. Il M5S si occuperà anche di quest’importante costruzione da anni abbandonata?
La Fondovalle Calore è l’opera incompiuta per eccellenza della politica locale, provinciale e regionale degli ultimi 30 anni. È passato talmente tanto tempo dal suo primo progetto che è difficile valutare oggi se sia ancora utile o meno. Ma i piloni sono lì e non possiamo fare finta che non ci siano. A questo punto l’infrastruttura va completata nella sua interezza senza esitazioni per non rendere vani i milioni già spesi fino ad oggi.
Una considerazione sull’emergenza sanitaria in corso.
Sin dalle prime settimane di marzo abbiamo sempre evidenziato l’importanza dell’assistenza territoriale e del ripristino delle strutture sanitarie periferiche. Ricordo che il grandissimo problema della Lombardia fu quello di gestire l’emergenza solo in poche grandissime strutture. Accentrare la sanità in pochi grandi presidi ha consentito al virus di colpire lì dove le persone erano più fragili. In Campania non funziona ancora a dovere l’assistenza territoriale, ovvero quell’organizzazione sanitaria in grado di proteggere e curare i potenziali pazienti senza che si rechino negli ospedali. Proprio in questi giorni abbiamo sollecitato l’allestimento di un punto di analisi dei tamponi anche a Roccadaspide proprio per evitare lo spostamento dei cittadini e l’affollamento di altre strutture. Dobbiamo tenere duro per qualche altro mese tenendo un comportamento il più responsabile possibile.
Vuole dire qualcosa in particolare ai cittadini campani?
Mi auguro che possiamo al più presto lasciarci alle spalle questa pandemia per ricominciare a lavorare sui temi e i problemi che in questi mesi abbiamo dovuto tralasciare ma che sono ancora tutti lì. Per questo resto a disposizione come sempre per qualunque cittadino che voglia contattarmi attraverso i miei canali di comunicazione con lo stesso impegno e lo stesso spirito di servizio.
Fabiola Scorziello