Di Massimiliano De Paola Il Dott. Isidoro Feliciello, cittadino di Sassano, il 12 Novembre scorso ha inviato alla redazione di UNICO una lettera indirizzata al Dott. Tommaso Pellegrino, Sindaco del Comune di Sassano (SA). “Il capo del governo di un Comune non dovrebbe mai esprimersi nei confronti dei propri cittadini, nel modo con cui il dott. Tommaso Pellegrino, Sindaco di Sassano, nonché Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, si è rivolto al dott. Nicola Trotta” – ha esordito sferrando subito un attacco Feliciello. Pellegrino aveva usato parole molto dure nei confronti di Trotta: “Mi rendo conto che è difficile da capire per chi ha preferito dedicarsi, con molti meno sacrifici, al divano di casa a “lavorare” su FB dove, attraverso la diffamazione e la denigrazione, sfoga la rabbia per il fallimento della propria vita; o di chi pensa di fare opposizione senza avere il coraggio di candidarsi e sottoporsi al giudizio della Gente”. Il Sindaco ha poi rincarato la dose: “Gli atti, che sono pubblicati sul Sito del Comune di Sassano, ancora una volta evidenziano la Verità dei fatti e smentiscono le calunnie dei diffamatori; nel frattempo continuo a lavorare per Amore del mio Paese”. Ma andiamo al nocciolo della questione. Il Dott. Isidoro Feliciello ci ha raccontato nella lettera la sua versione dei fatti, quelli che hanno portato al pomo della discordia! “Il dott. Pellegrino ha rilasciato interviste a vari organi di informazione (Onda news, Italia2TV, Radio Alfa, Corriere del mezzogiorno, ecc…) nelle quali affermava che lui e tutti i componenti della sua giunta avrebbero rinunciato alle indennità spettanti agli amministratori comunali – incalza Feliciello – . Il dott. Trotta, dopo avere chiesto con insistente capacità persuasiva la pubblicazione degli atti relativi alle indennità percepite, definisce tali dichiarazioni “bufala delle indennità non percepite” intendendo con ciò, dichiarazioni che non corrispondono al vero”. Nella lettera Feliciello riporta la reazione piccata del Sindaco: “Il dott. Pellegrino risponde che lui non ha mai percepito indennità, come evidenziato negli atti che sono pubblicati sul Sito del Comune di Sassano”. Poi Feliciello precisa, per dovere di cronaca, che il dott. Pellegrino evita opportunamente di indicare la data delle relative pubblicazioni e ritiene che questi dati siano stati pubblicati da pochi giorni, precisamente il 07/11/2016. “Dagli atti pubblicati, appare evidente e difficilmente confutabile che alcuni componenti del consiglio comunale di Sassano non abbiano rinunciato a codeste indennità – prosegue Feliciello – . Le denunce e le continue richieste di accesso agli atti da parte del dott. Trotta, hanno obbligato chi di dovere a pubblicare i relativi atti (con anni di ritardo) sul sito Trasparenza del Comune, con il risultato di aumentare le informazioni per i cittadini, soprattutto per coloro i quali, come me, erano sicuri che le indennità non venissero percepite dagli amministratori ma destinate per il bene comune di tutta la cittadinanza”. Segue un attacco frontale al Sindaco da parte di Feliciello: “A mio avviso, l’accusa del dott. Trotta è molto chiara e qui sintetizzata: il Sig. Sindaco, parlando a nome di tutta la sua amministrazione, non può sbandierare ai quattro venti di fare una cosa e poi non controllare che tali propositi siano seguiti da tutti. Inoltre, il sig. Sindaco non può esimersi dal denunciare immediatamente all’opinione pubblica quando la nave sta andando fuori rotta, o peggio, approfittare del momento per aumentare il proprio prestigio a scapito di quanti, spinti magari da problemi finanziari, o perché privi di fonte di reddito, abbiano deciso di non rinunciare, in maniera parziale o totale, alle indennità spettanti”. La lettera prosegue con una riflessione profonda: “Il dott. Pellegrino spera di risolvere questi problemi di Trasparenza e Legalità minacciando di ennesima querela il dott. Trotta, invitandolo a candidarsi alle amministrative ed alla fine, cosa che mi ha indotto a scrivere questa lettera, accusandolo di essere un “fallito”. Queste ultime parole, mi dispiace rilevare, rappresentano una inaccettabile caduta di stile, che un amministratore pubblico, per di più medico, non dovrebbe mai pronunciare. Inoltre, non capisco per quale strano motivo il dott. Pellegrino ritenga che la dignità di un lavoratore debba essere misurata a seconda del luogo (o del divano) dove il lavoro viene svolto e dipenda dallo stipendio (o più stipendi) percepito e dai relativi privilegi associati”. Le conclusioni della lettera cercano di stemperare un pò i toni: “Caro Sindaco, Le ricordo che la Politica e l’Amore per il proprio Paese, non sono appannaggio per chi riesce a sedersi tra i banchi di uno o più organi istituzionali, ma sono Valori che devono essere condivisi da tutti. Le ricordo, inoltre, che attualmente il dott. Nicola Trotta rappresenta l’unica voce di OPPOSIZIONE al Suo governo, perché alle ultime elezioni amministrative di Sassano ha partecipato una sola lista. In democrazia, l’opposizione conta quanto il governo, se non di più, e se il governo sbaglia, dovrebbe avere l’umiltà di riconoscerlo e non insultare l’avversario. Si può essere d’accordo o meno con il dott. Trotta, ma sicuramente gli va riconosciuto il lavoro egregio e competente che sta facendo per “Amore del suo Paese”, documentando ogni cosa che dice e soprattutto senza perseguire interessi personali e restando fuori dal sistema”. Feliciello conclude la missiva con un auspicio che richiama al buonsenso: “Mi permetto, quindi, di suggerire l’avvio di un dibattito pubblico tra il dott. Pellegrino e il dott. Trotta, in modo che a tutti sia chiaro il pensiero di entrambi. Le aule dei tribunali non servono per migliorare lo stato di cittadinanza attiva e non servono alla crescita sociale e culturale del nostro paese. Auspicando che ciascuno di voi due possa dire alla fine: “Tra verità e menzogna vi è un solo confine, quello dell’onestà. E noi – possiamo giurarlo – questa storia, per quel che vale, l’abbiamo raccontata in purezza di cuore. Del tutto onestamente.” (Ermanno Rea, “La dismissione”)”. Cari lettori di UNICO, noi della redazione abbiamo provato a raccontarvi questa vicenda di Trasparenza e, dal canto nostro, auspichiamo che prevalga il buonsenso. Auspichiamo che venga fatta chiarezza davanti ai cittadini. È nell’interesse di tutti parlarsi ed abbassare i toni. In fondo i tribunali sono già fin troppo intasati!
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