di Fornace Falcone L’artista performativa napoletana Nicca Iovinella prende parte all’iniziativa culturale Materie3 organizzata e curata da Fornace Falcone presso il Cilento Outlet Village, attraverso la realizzazione di una installazione/performance, già vincitrice dell’ultima edizione di Happy Earth Days. Una parete bianca, come la distintiva tuta che da sempre Nicca Iovinella indossa, simbolo di purezza, una purezza che difficilmente può restare inviolata. La sofferenza di questo nostro pianeta – che incontaminato non lo è ormai più – è qui rappresentata da una schiera di 30 frecce realizzate in ferro, alle cui estremità l’artista colloca dei frutti, quelli della Madre Terra. Dei melograni che, trafitti, sembrano perdere sangue dalle loro ferite. Goccia dopo goccia, il liquido si deposita in terra, accolto da una struttura rettangolare in plexiglass la cui ampiezza risponde esattamente alla porzione di muro rivestita dalle sovrastanti frecce. L’artista sostituirà con nuovi frutti quelli morenti, sporcando inevitabilmente la sua bianca “seconda pelle”, le sue mani, colpevoli della ferita inflitta al mondo. In poco tempo saranno dunque colme di “sangue”, quello stesso sangue che rende evidente la possibilità di rimediare alle ferite future. È qui presente una duplice chiave di lettura, sempre tangibile nelle opere dell’artista, rappresentata concretamente dal melograno, simbolo di onestà e correttezza per la tradizione ebraica, frutto che da sempre possiede un duplice significato: simboleggia infatti gli opposti per eccellenza, la vita e la morte. Opposizione però non sempre vuol dire antagonismo. Ad unire la vita e la morte vi è il sacrificio: Dioniso era ancora un bambino quando Era, gelosissima delle storie extraconiugali di suo marito Zeus, decise di far rapire il Dio dai Titani. Il piccolo Dioniso venne così messo a bollire in un paiolo e quando il suo sangue fecondò la terra spuntò l’albero del melograno. Il sangue di Dioniso feconda la terra, la quale donerà il frutto della vita e della morte. Iovinella si ritroverà allora inizialmente impotente, crocifissa, freccia tra le frecce; ma quello stesso sangue che macchierà il suo corpo, sarà fonte di nuova speranza e fertilità. La performance, che andrà in scena sabato 10 dicembre 2016 alle ore 18.00, sarà poi oggetto di un video visibile al pubblico durante i giorni successivi all’inaugurazione.
NICCA IOVINELLA – BIOGRAFIA
Artista italiana, nata a Napoli il 7 giugno del 1972. La sua formazione inizia nel 1993 presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli con il corso di pittura, conclusosi poi con una tesi in Storia dell’Arte sull’artista Angelica Kauffmann e avente come relatrice la professoressa Maria Teresa Penta. Durante gli studi all’Accademia l’artista incomincia a esprimere la sua creatività e a muovere i primi passi nel mondo dell’arte: nel 1993 viene selezionata dall’istituto stesso per realizzare la cover di un cd del cantautore Enzo Gragnaniello. Accanto alle prime collaborazioni degne di nota, l’artista inizia un percorso che la porta a partecipare a diversi concorsi nazionali. Nel 1994 vince il Premio di segnalazione all’interno della III° Competizione Nazionale d’incisione a Gorlago (Bg). Allo stesso anno risale la partecipazione al premio “Per i giovani incisori italiani”, al museo d’arte contemporanea di Villacroce (Ge). Seguono poi le prime mostre, come quella del 1995 all’Accademia di Belle Arti e delle Nuove Tecnologie MUSIS MUSEO MULTIPOLARE della SCIENZA e dell’INFORMAZIONE SCIENTIFICA di Roma, sul progetto “Nell’infinito di Giordano Bruno”, che sarà poi esposto anche presso il Ministero della Pubblica Istruzione a Roma e nel 1997, nell’ambito delle manifestazioni dedicate proprio a Giordano Bruno, all’Amministrazione Municipale di Nola in provincia di Napoli. A partire dal 1996 si alternano mostre personali e collettive. Nel 1999 l’artista viene coinvolta dall’Associazione Onlus “Artemisia” nella mostra “Labirinto di Labirinti – una pluralità di Voci nel Dedalo delle Arti”, presentata presso l’opificio industriale Sa.Sa. srl. a Frattamaggiore in provincia di Napoli. Nello stesso anno, nell’ambito della campagna a favore di TELETHON, l’artista prende parte ad una mostra di pittura alla Banca Nazionale del Lavoro di Frattamaggiore. Avendo maturato una certa esperienza artistica Nicca Iovinella decide che essere un’artista non le basta e procede nella sua formazione. Prosegue dunque a Roma il suo iter accademico, conseguendo il Diploma di perfezionamento in Didattica delle discipline pittoriche prima e quello in Storia dell’Arte poi. Negli anni seguenti ottiene ancora la Specializzazione biennale in Storia dell’Arte e Fotografia e quella in Tecnologia applicata alla rappresentazione grafica e fotografica, sempre nella capitale. Il percorso formativo non esclude però quello artistico che, difatti, non viene sospeso. È del 2000 la partecipazione alla mostra collettiva dal titolo “Le Ombre delle Idee” promossa dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e dal Comitato umbro per le celebrazioni di Giordano Bruno a Rocca Paolina, nella Sala Cannoniera a Perugia. Alla presentazione dell’evento interviene il Professore Aldo Masullo. L’anno successivo la storica dell’arte Fatima Giordano presenta la mostra collettiva “ArteMusica”, nel chiostro di San Francesco a Sorrento, alla quale l’artista dà il suo contributo. Continuano, nel 2005 e nel 2006, le mostre collettive. Proprio al 2006 risale la prima significativa mostra personale dell’artista dal titolo “Abitarsi”: un’installazione di arte contemporanea collocata nella chiesa di San Severo al Pendino a Napoli. Segue la presentazione alla stampa del catalogo di “Abitarsi – installazione d’Arte contemporanea”, alla libreria La Feltrinelli di Napoli, con gli interventi dei critici Dario Giugliano, Mimmo Grasso e la partecipazione del Sen. Raffaele Tecce e dell’editore Vittorio Avella. Nicca Iovinella farà di “Abitarsi” il primo capitolo di una lunga riflessione sul concetto di installazione come camera emotiva, nella quale spazializzare le proprie emozioni. Dal 2007 è responsabile del Corso di restauro cartaceo e tecnologia dei materiali presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2009 vi è una nuova presentazione alla stampa del libro d’artista “Abitarsi” – interni incisi al PAN Palazzo delle Arti Napoli, con interventi di Dario Giugliano, prof. all’Accademia di Belle Arti Napoli, del poeta Mimmo Grasso, della giornalista de IL MATTINO Daniela Ricci, dello psicoanalista Antonio Vitolo e di Antonio Sgambati, editore de IL LABORATORIO Edizioni. Nello stesso anno l’artista partecipa alla collettiva “Le meraviglie nascoste”, presso Palazzo Venezia a Napoli. Nel 2010 si dedica alla promozione del suo libro d’artista partecipando alla Terza Manifestazione Internazionale del libro d’artista e delle piccole edizioni “HUMAN BOOK” – Il libro come necessità dell’uomo di esprimersi e di raccontare a Barcellona, Piazza Sant Just (Barrio Gotico). Il 2012 è segnato dal secondo capitolo della mostra “Abitarsi” con il nuovo titolo “Abitarsi di nuovo”, esposta al PAN Palazzo delle Arti Napoli. Il 2013 è un anno molto produttivo e ricco di scambi con altre realtà, sia italiane che internazionali. In particolare, la produzione artistica si orienta verso la performance e la registrazione della stessa dando vita ad un prodotto video di alta qualità. Il video “The white lady and the garden’s spirit” viene selezionato per il concorso internazionale “In viaggio con Calvino”, esposto presso la Casa dell’Architettura nell’Acquario Romano. Sempre del 2013 è la partecipazione al progetto LandArt Campi Flegrei – Napoli, dal titolo “Natura naturans. L’arte come processo creativo” con l’installazione dal titolo “Ferite”. Nello stesso anno l’artista partecipa anche al progetto “Incendium”, ad opera dell’ associazione Tempo Libero per Città della Scienza a Napoli. Ancora, nello stesso anno, il libro d’artista prende parte alla ventiseiesima edizione di International Book Fair di Gerusalemme, Centro Internazionale dei Congressi, Binyanei Haumà, a Gerusalemme. Il 2014 vede lo sviluppo dell’installazione “Ferite” che diventa performance e poi video. Dalla prima scaturiranno diverse versioni video che avranno, alternatamente, una doppia o unica lettura. La performance video dalla duplice lettura intitolata “Injures_double lecture” sarà selezionata dalla galleria londinese Espacio gallery per partecipare alla mostra “Hell and Heaven” a Londra. L’anno prosegue con un’altra mostra nella capitale britannica, questa volta presso la galleria W3 ad opera di un collettivo londinese. L’opera in mostra è ancora una volta la video installazione “Injures_double lecture”, che sarà poi esposta per la prima volta in Italia in occasione della mostra collettiva “Cos’hai al posto del cuore?” presso l’Opificio Arti Performative di Frattamaggiore. Nell’ottobre 2014 l’artista prende nuovamente parte alla rassegna Land Art Campi Flegrei con l’installazione I am/Io sono, percorrendo questa volta i tortuosi sentieri del Parco dei Camaldoli. Nel marzo 2015 Iovinella è protagonista al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, insieme con Federica Rispoli e Daniela Pergreffi, della collettiva dal titolo “I miserabili”, mostra evento ideata da Désirée Klain e prodotta dal Museo Madre e dall’Associazione Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria” sul tema del femminicidio, con la già citata opera “Injures_double lecture”. Con quest’ultima l’artista prenderà poi parte, nel mese di maggio, alla prima edizione di NAF Napoli Arte Fiera, mostra mercato di arte moderna e contemporanea della città, rappresentata dal suddetto Opificio. Nicca Iovinella procede nella sua ricerca artistica a cavallo tra performance e installazione, sempre attenta ai materiali e alle tecniche che di volta in volta sceglie, consigliata e supportata da un qualificato team di professionisti. Sono del 2016 le performance-video “Play” e “Nicca in Felice’s Land”. Nell’aprile dello stesso anno partecipa e vince la terza edizione di’ Happy eARTh Days, tenutasi al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli attraverso la realizzazione di una installazione/performance ideata ad hoc. Attualmente vive e lavora a Napoli.