Sabato 22 aprile 2017 ore 18.00 presso la Sala delle Esposizioni Fornace Falcone al Cilento Outlet Village – SS 18 Eboli (SA), sarà inaugurata la mostra “Corpi come anime vaganti” di Stefania Sabatino. A cura di Gabriella Taddeo. Collezione Vulturale Couture. Gioielli Bisogni di Monteleone. Presenta Angela Clemente. Foto di Dario Di Sessa. Video di Ciccio Cuomo.
In sospensione, acefali, possenti, quasi giorgioneschi, senza volto e senza una identità definita ma ammantati della loro interiore nudità. Questi i corpi che ci mostra Stefania Sabatino, corpi apparentemente incompiuti così come incompiuta è la vita stessa prigioniera della materia e del suo evolversi. Il suo sguardo acuto ed irriducibile si posa ripetutamente, quasi ossessivamente su questa fisicità per esplorarla, restituirla come frammento ed anche per toccarla dal vivo con il pennello che trasforma la carne nuda in vitale opera d’arte che si muove e respira. Si immette con forza nella poesia del corpo ed nella sua sospensione temporale ma anche nella storia secolare della Bellezza e della Sofferenza, nella sacralizzazione del relitto arcaico, anch’esso frammentario, sbozzato, incompleto, nella estemporaneità della Body Painting. “Immagini che hanno già una pulsione astratta e cioè una ricerca della forma come pura geometria” suggerisce Sgarbi avvicinando la Sabatino alla esperienza del “Cavaliere Azzurro”; ma pur essendo la sua ricerca ancora in fieri, tesa a costruire ponti verso il futuro ha già- a mio avviso- un suo notevole spessore stilistico. Ed è lo stile che definisce l’autenticità dell’arte. Il suo legame con la scrittura che ha definito tante sue opere diviene in questa esposizione anche intenso legame con le letteratura classica che ben si presta al sua espressività corporale. L’arazzo- trittico-dipinto scendendo negli abissi danteschi dell’Ade ci restituisce le sue potenti forme che si intersecano armoniosamente in una accelerata proliferazione . Sono corpi immersi nei profondi e cupi colori dell’Inferno, nella neutralità grigia del Purgatorio che poi vanno illuminandosi nel grado zero del colore, nel bianco puro del Paradiso in una suggestiva microdinamica delle figure che vagamente sembrano alludere alle figurazioni quattrocentesche dei Gironi o della Genesi. Ma non è esclusivamente legata alla materia la ricerca di questa artista, sa anche trascendersi in una mistica catarsi, in una sorta di ascetismo che riesce a purificarsi dalla passionalità intensa del colore per arrivare alla trasparenza dei materiali e delle immagini come ci mostrano in particolare le sue installazioni. Stefania Sabatino artista e docente di Disegno e Storia dell’Arte, nel 1988 si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Torre Annunziata in Grafica Pubblicitaria e Fotografia e nel 1992 allieva del Maestro Carmine Di Ruggiero, consegue la Laurea in Pittura con il massimo dei voti, presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, si specializza poi nel 2007 in Arti Visive e Discipline dello spettacolo, presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dal 1999 diviene giornalista pubblicista. Stefania Sabatino espone le sue