Il mare di Adelaide… Approdiamo sulla spiaggia di Adelaide in un caldo pomeriggio di gennaio, l’estate australiana è già avanti ma il tempo è ancora bello per un pomeriggio in spiaggia. La sabbia finissima, quasi bianca, l’orizzonte un po’ velato è di un colore che varia tra l’azzurro e il grigio. Il sole è offuscato da nuvole bianche, il mare è tranquillo, siamo in uno splendido golfo e i gabbiani svolazzano rasoterra tra i pochi bagnanti, in questa calda giornata estiva australiana. Siamo in compagnia di gente speciale: Rosanna, Mark, Silvia, Luca, Antonio e Kathj. Giovani coppie che hanno in comune le stesse origini italiane e che, per motivi diversi, si ritrovano a vivere la loro vita qui in Australia. Gli uomini sono a riva, con i piedi in acqua a chiacchierare, a scambiarsi idee ed opinioni sul mondo, sull’Italia che non offre ciò che dovrebbe ai suoi figli, su come avvicinare questi due mondi così distanti. Le donne, invece, se ne stanno sdraiate al sole anch’esse a chiacchierare, soprattutto in inglese, ed io ad ascoltare ciò che non sempre capisco dalle parole ma che sono molto chiare dai gesti e dai sorrisi. Parlano della loro vita di tutti i giorni, delle difficoltà e dei piaceri che trovano nel lavoro, della casa di come organizzarla e di come preparare un dolce. Io me ne sto un po’ in disparte e preferisco scrutare il mare ed assaporare il piacere di essere qui, sulle rive dell’Oceano Pacifico in un tranquillo pomeriggio domenicale di fine estate qui in Australia … ad Adelaide! A Perth Raggiungere il porto di Fremantle, a Perth, con due amici che si offrono di farci da guida, non è da tutti. Carmine e Giusi, originari di Cannalonga, lo fanno con noi e per noi. Fremantle, il porto canale sul fiume Swan, dal quale tutti gli emigranti sono passati e dove molti si sono fermati per affrontare una nuova vita. Guardare verso il mare aperto ci dà una sensazione da capogiro e viene naturale proiettarsi nel passato e rivedere gli arrivi di un tempo. L’orizzonte spazia sul mare aperto e sembra quasi di intravedere le coste lontane dell’Africa e, poco più in là, quelle dell’Italia dalle quali molti giovani e meno giovani hanno lasciato il proprio paese, negli anni ’50, per rincorrere il futuro. Il Museo della marina, infatti, porta i segni del passato e delle stele poste al suo ingresso, ricordano i nomi dei tanti Europei ed Asiatici che qui sono sbarcati. Poter scrivere lì il proprio nome, per molti, è importante. Spesso sono stati i figli che hanno fatto il regalato ai propri genitori facendo incidere i loro nomi e il paese di provenienza per questo ricordo. A Perth il nome è impresso su una stele, ad Adelaide su un mattone e sempre all’ingresso di musei dove si ricordano gli emigranti. Dicono che una volta Fremanthe era un porto freddo e per molti aspetti triste…oggi invece una località turistica molto vivace e invita a passarci qualche ora grazie al vecchio che viene custodito e al nuovo che avanza. A Darwin A Darwin, la città più selvaggia dell’Australia. Nessuno a farci da guida! Siamo soli e scoprirla è stato divertente. La città è praticamente tutta sul mare, è una penisola che si allunga sul mare di Arafura, una parte dell’oceano Pacifico. Tutte le strade portano al mare e le coste, sia a destra che a sinistra, offrono panorami mozzafiato con spiagge selvagge assediate dal verde fin dentro l’acqua. Peccato essere capitati nella stagione delle piogge, aver percepito sempre un alto tasso di umidità ed essersi ritrovati, per giunta, nel bel mezzo di un ciclone. Ma, nonostante ciò, la pioggia non ci ha tolto l’opportunità di vivere della bellezza di questo mare e, ai nostri corpi di “assaggiare” le sue acque. Sotto la pioggia, che per buona parte del tempo ci ha fatto compagnia, noi abbiamo goduto del bagno, in una grande piscina, con onde artificiali, a ridosso del mare, situata in una piccola baia protetta. La percezione durante le passeggiate sulla costa era quella di un ambiente unico dove gli animali sono liberi, le piante sono ovunque e il mare è imprevedibile. Un grande ed organizzatissimo museo naturalistico ha riempito il nostro tempo libero dal “sole”. A Brisbane La Costa d’Oro invece l’abbiamo scoperta grazie a Nik e Antonietta che vivono un po’ distanti dalla città di Brisbane. La Costa a sud di Brisbane è il luogo di vacanza che tutti gli australiani desiderano raggiungere. Clima mite tutto l’anno, si affaccia sul Pacifico ed offre opportunità per tutti i gusti. Un po’ distante dalla città ci si arriva comodamente in treno. Sono tante le città balneari sulla costa e tutte molto grandi ma, a differenza delle precedenti, manca l’aspetto selvaggio che pensi di trovare ovunque in Australia. Una lunga passeggiata a Palm Beach dove la spiaggia fa “l’amore” con il verde che costituisce il lungomare di ogni confort sia per i pedoni che per i ciclisti come, del resto, in ogni città australiana. A Sydney Ed ecco Sydney, il cui mare si insinua in ogni sua piega, raggiunge i sobborghi anche molto distanti dalla City, offre spettacolari panorami e, ognuno vive le proprie emozioni specchiandosi nel proprio angolo. Lo scopriamo grazie a Carmelo che, non solo ci ha ospitato, ma si è offerto di farci da guida per la città passando dal mare. In traghetto abbiamo raggiunto la City entrando ed uscendo dai tanti rami in cui si articola la laguna. Abbiamo ammirato gli angoli più suggestivi da quelli storici a quelli moderni. Qua e là abbiamo notato i tanti porticcioli e le innumerevoli baie che offrivano l’opportunità di vivere esperienze di vacanza molto personali. In uno di questi, con Antonio e Claudio, abbiamo potuto gustare un’ottima cucina italiana con vista sulla City di notte. A Melbourne Infine, c’è il mare di Melbourne la cui laguna racchiude spiagge infinite e varie, vicine e lontane. A Melbourne il mare lo abbiamo goduto un po’ di più, grazie alla casa al mare di zia Maria e zio Filippo che si trova nella baia tra Sanremo e Sorrento. La passeggiata nel paese, il gelato, le foto ma poi ecco che è arrivato anche il bagno e uno spaghetto alle vongole fatto in casa. È stato divertente e i ricordi sono tornati nella mia mente quando, in questo stesso mare, col mio papà Giuseppe, da piccola, raccoglievamo telline, vongole e piccoli polpi. Tornati a casa, la mia mamma, Maria, cucinava tutto come solo lei ha sempre saputo fare … Tra i pochi ricordi della mia infanzia in Australia, forse quello del mare è sempre stato il più vivo ed anche il più caro.
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