In questa epoca in cui l’Ambientre Naturale si deve porre quale valore etico fondamentale aggregante, al di sopra di ogni divisione di nazioni, religioni, partiti, nella necessità improrogabile di un recupero della naturalità, dell’equilibrio dell’habitat troppo sconsideratamente violentato, devono essere messe le basi per una cultura che ritrovi l’unione tra filosofia, religione, scienza ed arte per una qualità di vita migliore.
Importanti i richiami all’importanza della vita in ogni sua espressione, umana, animale, vegetale, minerale, al necessario cambiamento dall’esasperato, sconsiderato antropocentrismo, che ha visto l’uomo al centro, nella sua cieca presunzione, violentare l’equilibrio naturale, al biocentrismo in cui al centro sia la VITA, in un equilibrio generale.
A questo cambiamento aiutano attenti sguardi su forme e colori naturali che sono important simboli.
Troppo spesso se ne dimentica il richiamo, il messaggio iniziale.
”Nessun libro insegna cose profonde come il libro della Natura” affermava San Bernardo da Chiaravalle.
Chi ricorda perchè si chiama Rosario la coroncina che si adopera per seguire le Ave Maria ed i Misteri ?
Lo inventò San Domenico, per rappresentare un serto di fiori di rosa offerto alla Madonna:.ogni grano una rosa, ovvero una preghiera.
La particolare forma della rosa con tanti strati di petali in cerchi concentrici sino a giungere al centro, è un invito a percorrere vari stadi di meditazione, di conoscenza del sè, sino a raggiungere il centro, l’essenzialità spirituale che conduce in un oltre.
La rosa si raggiunge superando le spine, i dolori!
Il suo nome viene da rodanos, flessibile, poichè ha uno stelo capace di flettersi senza spezzarsi, richiamo ad una visione ampia, ad ascolti diversi, ad inserimenti in realtà diverse, senza mai “spezzare” la profonda verità!
E’ lo stesso simbolo adottato dagli architetti per i Rosoni delle Cattedrali, ovvero finestroni circolari con vari strati concentrici a forma di rosa!! Erano certamente presenti già nelle Basiliche paleocristiane, poi in quelle romaniche ed assunsero grandiose dimensioni nel gotico francese, come quello in Notre Dame che ha 13 metri di diametro.
Questo fiore per la sua forma è simbolo anche della necessità di inserimenti armonici del microcosmo umano nel macrocosmo.
La Rosa è per San Domenico anche la verginità, la cui perdita deve essere una profonda donazione consapevole anche del sè interiore.
E’ un richiamo anche al colore rosa costituito dal rosso della passione fuso con il bianco della fede.
Anche la Mitologia narra che le rose bianche divennero rosa perchè unitesi al rosso passionale sangue di Afrodite innamorata, puntasi inseguendo il suo amore Adone!
Rosa è il primo colore che annuncia il nuovo giorno, è il colore dell’aurora, ma anche del tramonto sereno che annuncia la Rinascita di un bel nuovo diverso giorno! Ciclici come i petali della rosa anche questi rosei ritorni quotidiani!
Buon mese di maggio, mese delle rose…….da ben osservare!!!