L’iniziativa, avviata su proposta del Presidente del Collegio Sindacale della Bcc, dott. Pietro Cursaro, suscita grandissimo entusiasmo negli esponenti aziendali e in tutto il personale dipendente della Banca. I passaggi successivi prevedono il coinvolgimento attivo della Federazione Campana delle Bcc e della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali ed Artigiane. Il tutto nasce dalle vicende straordinarie, uniche nel panorama nazionale, che hanno segnato la melagrana/il granato nel nostro territorio e dalla rilevanza che il simbolo della melagrana riveste nella strategia di comunicazione del Movimento del Credito Cooperativo. Il territorio di Capaccio Paestum, infatti, costituisce un’area dove il simbolo della melagrana in oltre duemilacinquecento anni di storia ha assunto valenze di significato culturali e religiose del tutto speciali. A partire dalla statua in marmo di Hera Argiva del VI secolo avanti Cristo, ritrovata sulla sponda sinistra della foce del fiume Sele, seduta in trono e con in mano una melagrana. Proseguendo poi nell’antica città di Paestum dove fu eretto per primo il tempio di Hera (intorno all’anno 530 avanti Cristo) e dove la dea venne raffigurata con la melagrana nella mano, quale simbolo del ciclo eterno dell’universo e della sua rigenerazione, della fertilità umana e naturale, dell’abbondanza. La storia della melagrana si è arricchita di un capitolo altrettanto straordinario quando sulla scena locale, in Capaccio Vecchio, per la prima volta nel XV secolo, la statua della Madonna del Granato venne esposta alla venerazione dei fedeli. Non è dato sapere con certezza come sia giunta a Capaccio Vecchio l’antica (XIV secolo) statua lignea della Madonna. Gli orientamenti culturali in proposito sono divergenti poiché alcuni studiosi ritengono che vi sia stata nei secoli continuità di culto tra la dea Hera e la Madonna del Granato, secondo altri, invece, non sussisterebbe, in questo caso, collegamento tra il culto pagano e quello cristiano. In tale ultima ipotesi, la realizzazione della statua della Madonna del Granato sarebbe stata ispirata da artisti di scuola toscana che avevano già raffigurato la Madonna con in mano la melagrana. In un caso o nell’altro la storia della melagrana o del granato a Capaccio Paestum conserva, intatto, il suo grandissimo fascino fino ai nostri giorni. Le Banche di Credito Cooperativo che costituiscono un sistema capillarmente diffuso su tutto il territorio nazionale (371 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, 4.450 sportelli, 1.230.308 soci, circa 6 milioni di clienti, 37.000 dipendenti) hanno scelto la melagrana sin dal 1999 quale simbolo della loro realtà. Questo frutto, infatti, con la sua coriacea buccia, rappresenta la forza che scaturisce dalla unione di tutte queste Banche, mentre con i suoi abbondanti semi (grani) raffigura la ricchezza che deriva dalla diversità e dall’autonomia di ciascuna di esse. L’idea di oggi, particolarmente suggestiva e che si fa strada grazie alla Bcc di Capaccio Paestum, è quella avvicinare il mondo della Cooperazione di Credito alla Madonna del Granato, chiedendole protezione. Il significato della melagrana nella mano della Madonna del Granato è l’amore di Dio verso ogni sua creatura. I presupposti affinché la storia della melagrana, del granato, si arricchisca a Capaccio Paestum di nuovi momenti eccezionali ed esaltanti – come quello della Proclamazione della Madonna del Granato Patrona del Credito Cooperativo – ci sono tutti!
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