Fu istituita a Parigi 4 novembre 1946, è nata per costruire una pace duratura fondata sull’educazione, la scienza, la cultura e la collaborazione fra nazioni, al fine di assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o di religione. L’UNESCO afferma: “I Governi degli Stati membri della presente Convenzione, in nome dei loro popoli, dichiarano che, poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere poste le difese della pace.” L’UNESCO, s’impegna a promuovere l’educazione, a costruire la comprensione interculturale a proteggere i siti di eccezionale valore e bellezza iscritti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Oggi l’UNESCO, lavora per affrontare le problematiche sociali, ambientali ed economiche secondo i valori dello Sviluppo Sostenibile attraverso l’informazione, la comunicazione e la diffusione della conoscenza scientifica al fine di prevenire gli effetti negativi dei cambiamenti climatici La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall’UNESCO nel 1972, prevede che i beni candidati possano essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale come: PATRIMONIO CULTURALE 1. monumenti: opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi di valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico, 2. agglomerati: gruppi di costruzioni isolate o riunite che, per la loro architettura, unità o integrazione nel paesaggio hanno valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico, 3. siti: opere dell’uomo o opere coniugate dell’uomo e della natura, come anche le zone, compresi i siti archeologici, di valore universale eccezionale dall’aspetto storico ed estetico, etnologico o antropologico. PATRIMONIO NATURALE 1. i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche e biologiche o da gruppi di tali formazioni di valore universale eccezionale dall’aspetto estetico o scientifico, 2. le formazioni geologiche e fisiocratiche e le zone strettamente delimitate costituenti l’habitat di specie animali e vegetali minacciate, di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico o conservativo, 3. i siti naturali o le zone naturali strettamente delimitate di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico, conservativo o estetico naturale Le Linee guida operative per l’attuazione della Convenzione definiscono come Patrimonio misto (culturale e naturale) i beni che corrispondono in parte o in tutto a entrambe le definizioni di patrimonio culturale e naturale. PAESAGGIO CULTURALE (DAL 1992): 1. paesaggi che rappresentano “creazioni congiunte dell’uomo e della natura”, così come definiti all’articolo 1 della Convenzione, e che illustrano l’evoluzione di una società e del suo insediamento nel tempo sotto l’influenza di costrizioni e/o opportunità presentate, all’interno e all’esterno, dall’ambiente naturale e da spinte culturali, economiche e sociali. La loro protezione può contribuire alle tecniche moderne di uso sostenibile del territorio e al mane al mantenimento della diversità biologica. Poiché ciò che rende eccezionale il concetto di Patrimonio Mondiale è la sua applicazione universale e i beni che lo costituiscono appartengono a tutte le popolazioni del mondo, al di là dei territori nei quali esse sono colloca ti, per essere in – seri ti nella Lista i si ti devono essere di eccezionale valore uni – versale e rispondere ad almeno uno dei 10 criteri previsti nelle Linee Guida Operative : (i) Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo. (ii) Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi dell’architettura, nella tecno – logia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio. (iii) Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa (iv) Costituire un esempio straordinario di una tipo – logia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana. (v) Essere un esempio eccezionale di un insedia – mento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o del – l’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto vulnerabile perfetto di trasformazioni irreversibili. (vi) Essere direttamente o materialmente associa ti con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale. (vii) Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica. (viii) Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative. (ix) Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini. (x) Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione. In base alla Convenzione l’UNESCO ha fino ad oggi riconosciuto un totale di 1157 si ti (900 si ti culturali, 218 naturali e 39 misti) presenti in 167 Paesi del mondo. Attualmente l’Italia de tiene il maggior numero di si ti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità.: 58 si ti . Per l’Italia, di questi 58 si ti 5 sono si ti naturali (Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna, Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa) e, nell’ambito dei rimanenti 53 si ti del Patrimonio Mondiale, 8 sono paesaggi culturali: Costiera Amalfitana, Portovenere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto), Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i si ti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, Val d’Orcia, Ville e giardini medicei in Toscana, Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, Le Col – line del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene L’Italia può davvero essere considerata una rappresentazione eccezionale del sincretismo culturale, frutto di un continuo incontro di civiltà e scambio di influssi culturali al centro del Mediterraneo. RAI Cultura in un video racconta l’interscambio culturale attraverso il patrimonio italiano dei siti Unesco: dalla Villa romana del Casale di Piazza Armerina all’arte bizantina di Ravenna, dai luoghi del potere longobardo all’ibridismo della Palermo arabo-normanna. RAI Cultura ha anche realizzato dei bei video dei 5 siti naturali e degli 8 siti paesaggi culturali.
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