Il liceo scientifico di Vallo della Lucania porta il nome di Leonardo Da Vinci, tra i più grandi geni della storia mondiale. L’istituto vallese conta tra i suoi ex-alunni personaggi che oggi lavorano e vengono apprezzati nei più disparati campi. Una sorte che toccherà anche un giovane studente che oggi siede tra quei banchi. Si tratta di Luca Lucibello, ragazzo appena 18enne che vive ad Omignano, piccolo centro sul Monte Stella. Quella di Luca è una storia molto bella, fatta di coraggio, amore, passione e sensibilità. Una storia che è appena cominciata e porterà il giovane Luca molto lontano. Il 18enne ha infatti lanciato su change.org una petizione con la quale ha invitato i potenti del Mondo ad attuare una soluzione semplice ma efficace per arginare il triste fenomeno dei migranti. «I centri di accoglienza e i campi profughi sono dei veri e propri lager – scrive il giovane – luoghi in cui la dignità umana è assente e che riportano alla memoria pagine della nostra storia che dovrebbero essere per sempre relegate nel passato. Si dovrebbero invece costruire delle “bolle di sicurezza”, delle “oasi della speranza”, in punti sicuri dei loro territori in modo che questi disperati non siano costretti a fuggire dal proprio Paese. Questi luoghi – continua Lucibello – dovranno essere tutelati dall’Onu, dovranno garantire ai rifugiati uno stile di vita dignitoso, con un lavoro, assistenza sociale, la possibilità di studiare». Il giovane tiene però a sottolineare una questione: «Non è un’idea che può essere riassunta col semplicistico “aiutiamoli a casa loro”, tanto in voga tra alcuni politici di oggi, ma si tratta di creare dei presupposti affinché questa gente possa rimanere nel loro Paese e non debba tentare un viaggio della speranza dal quale difficilmente uscirà viva». Un’idea all’apparenza utopica ma che ha fatto breccia nei piani alti delle stanze dei bottoni: Luca Lucibello è stato convocato al Palazzo di Vetro dell’Onu a marzo. Al Change The World di Nwe York, questo il titolo dell’evento di respiro internazionale, Luca potrà parlare della sua idea ai potenti del Mondo in rappresentanza dell’Italia alle Nazioni Unite. L’integrazione Luca la concretizza in una foto, anche questa allo stesso tempo semplice e intensa. In essa si vede un ragazzo che spezza del pane e lo porge ad un altro ragazzo. I due ragazzi sono diversi sia per il colore della pelle che per la storia che hanno alle spalle ma nel contempo sono uguali. «Si tratta di un momento con cui si può riassumere un messaggio importante e attualissimo che cercherò di portare all’Onu. È un sogno – dice – e ancora fatico a crederci. È e sarà dura perché mi sto preparando con corsi destinati agli universitari e per questo motivo sono molto impegnato. La mia scuola – continua – il Da Vinci di Vallo mi sta vicino e mi supporta e da poco mi ha anche assegnato un tablet per aiutarmi a studiare e a preparami per l’importante evento. Spero – conclude – di portare alto l’onore della mia scuola».
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