Di Nicola Nicoletti Come un film la preparazione alle liste a Vallo della Lucania presenta un copione inedito e, per alcuni, avvincente. Dopo la disponibilità del dottor Dino Liguori a capolista dello schieramento capace di contenere minoranza e Pd, ecco invece profilarsi la figura di Nicola Botti, avvocato e parte attiva dell’opposizione. Sembra che a dettare il cambio sia stato il Pd che, con Antonio Valiante, preferirebbe la figura del quarantenne di Massa della Lucania. Botti, dunque, potrebbe essere la sintesi per opporsi a Toni Aloia, “una persona di rottura con il passato – dichiara sicuro con un bel sorriso incontrando i cittadini in piazza Vittorio Emanuele – , capace di amalgamare tutto il Pd e non solo”. A esclusione di Maurizio Puglisi infatti, il partito che sembra tessere seriamente per una lista da presentare alla scadenza, converge su colui che ha rappresentato con Emilio Romaniello la minoranza in questi anni. Romaniello, stranamente, non vuole partecipare alla tornata, sarebbe un inedito per l’amministratore di lungo corso, mentre invece Mario Fariello dei Fratelli d’Italia affiancherebbe dei suoi candidati alla lista di Botti. Allo stesso modo il Pd pensa di candidare Pietro Di Lorenzo e ancora non è tramontata l’ipotesi che lo stesso Antonio Valiante scenda in campo. Su Dino Liguori non cala però il silenzio poiché potrebbe appoggiare comunque lo schieramento, rafforzandolo direttamente in prima persona, o ponendo un uomo a lui vicino come Pantaleo Sansone. Amarezza e voglia di ricompattarsi è presente nei 18 21. La neonata formazione potrebbe presentare Marco Sansone a capolista in un quarto schieramento se non riuscisse a rientrare nella squadra di Nicola Botti. Era stato lo stesso Botti e Romaniello a tessere con Sansone il movimento che si rifà ai moti. Adesso i due della minoranza hanno preso altre strade, seminando non pochi dubbi e incertezze nel movimento cittadino nato anche per fare una squadra politica per le amministrative. Stabile, invece, sembra il cammino del sindaco uscente. Toni Aloia, dopo aver risaldato l’intesa con Marcello Ametrano e apparentatosi con l’Udc di Luigi Cobellis, dovrebbe riconfermare la lista uscente. Si vocifera il nome, per le quote rosa, di un avvicinamento al mondo dei commercianti. Chi sa se per un tentativo di rappacificazione a sanare il malessere provocato da una diffida che ha visto l’associazione schierarsi compatta contro la chiusura al centro cittadino. Navigano nel mare dell’attesa i 5 stelle. Pietro Miraldi e i giovani candidati e company attendono l’accettazione della lista dal comitato nazionale per la certificazione, prassi che con la scomparsa improvvisa di Casaleggio potrebbe attardarsi rispetto al previsto.
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