La diarrea è un disturbo che interessa le funzioni intestinali, caratterizzato dall’evacuazione di un maggior volume di feci. Può dipendere da infiammazioni, infezioni e intossicazioni o essere correlata ad intolleranze alimentari. Tra le diarree acute, per lo più secondarie a tossinfezioni alimentari o a infezioni virali, molto temuta e caratteristica è quella del viaggiatore.
Non è un caso che proprio in ferie siamo tutti più a rischio di disturbi gastrici o intestinali. Intanto, sia al mare, sia in montagna, siamo esposti per molte ore al sole cocente. Al mattino la colazione è un po’ più abbondante del solito, spesso a pranzo si mangia poco, si salta addirittura per non appesantirsi in previsione dei bagni o delle passeggiate e la sera, per compensare, si finisce col fare pasti troppo abbondanti, seguiti ad ora tarda da alcolici o da bevande fredde.
La terapia tradizionale, se possibile, è diretta contro il microorganismo responsabile dei sintomi, oppure si limita a contrastare i disturbi conseguenti alle perdite di acqua e di sali minerali che ogni diarrea comporta; a questo proposito molta attenzione va prestata alla comparsa della diarrea nei neonati e nei lattanti, a causa della grave disidratazione che si può sviluppare in questi casi e che, altrettanto spesso, rende necessario il loro ricovero ospedaliero.
Anche in questi casi può essere utile ed efficace ricorrere ai rimedi omeopatici. Arsenicum album è il rimedio mirato per le intossicazioni da cibo andato a male, mal lavato o mal conservato, specie se sono presenti vomito e diarrea, e in caso di “diarrea del viaggiatore”. Il sintomo tipico è una sete continua e intensa, associata a volte a frequenti eruttazioni, diarrea con feci acquose e brucianti.
China rubra si usa nelle diarree indolori, con grande meteorismo, seguite da intensa astenia. Feci scure, liquide. La diarrea insorge la notte, dopo i pasti. Molta sudorazione, spossante e sete intensa.
Podophyllum pelitatum è invece indicata nella diarrea estiva o “del turista”, da intossicazione alimentare, da consumo di frutta fresca, acerba o da acclimatizzazione in paesi caldi. Diarrea profusa, acquosa, giallastra, fetida, esplosiva a getto, spossante, associata a flatulenza, preceduta da dolori crampoidi, seguita da grande astenia.