Il Cannabidiolo, o CBD, è uno dei diversi composti, noti come cannabinoidi, che si trovano nella pianta di cannabis. Gli oli che contengono questa sostanza sono noti appunto come oli CBD ma la concentrazione di principio attivo può essere variabile e di conseguenza il prodotto può prestarsi a diversi utilizzi. Non bisogna fare confusione con il THC, tetraidrocannabinolo delta-9, l’ingrediente più attivo della marijuana che ha un effetto molto differente rispetto al CBD. Mentre il THC, se assunto, altera la mente, il secondo non è psicoattivo, ciò significa che non modifica lo stato mentale della persona. Tuttavia sembra che produca cambiamenti significativi nell’organismo e per questo gli vengono attribuite diverse proprietà.
Dato che il CBD agisce attivamente sul corpo, l’olio che lo contiene ha molti potenziali vantaggi per la nostra salute. Ecco le principali proprietà di questo prodotto naturale: l’olio di CBD può alleviare il dolore e la rigidità, anche quelli che derivano da malattie croniche, grazie al suo potere antinfiammatorio e analgesico; mentre il THC innesca o amplifica l’ansia nelle persone più predisposte, il CBD sembra che possa al contrario aiutare a ridurre il problema e può dunque essere usato nel trattamento del disturbo post traumatico da stress, in caso di ansia o attacchi di panico ma anche nel disturbo ossessivo compulsivo; il CBD viene studiato anche per il suo possibile ruolo nel trattamento dell’epilessia e dei disturbi neuropsichiatrici, perché può vantare proprietà anti-convulsive e un basso rischio di effetti collaterali per le persone che soffrono di attacchi epilettici.
Il cannabidiolo è considerato sicuro se assunto per via orale e in modo appropriato, ossia sotto controllo medico, negli adulti. Le dosi di cannabidiolo fino a 300 mg al giorno sono state utilizzate in modo sicuro per un massimo di 6 mesi.