Venerdì 13 giugno, Antonio Marino ha posto fine al “confinamento” che ha comportato una limitazione al suo modo di interpretare il ruolo di Direttore della Bcc di Aquara: scrupoloso e puntuale nella gestione dell’aspetto tecnico amministrativo e aperto e dinamico nel gestire i rapporti sociali sul territorio, ormai cresciuto fino ad arrivare a coprire buona parte della provincia di Salerno.
Infatti, ha colto l’occasione della consegna di quanto raccolto tramite la sottoscrizione in favore del Pascale di Napoli impegnato nella ricerca per ridurre la percentuale di mortalità causata dal melanoma della pelle.
L’incontro si è tenuto all’aperto sul piazzare retrostante la nuova sede della Bcc di Aquara con le sedie disposte a distanza di sicurezza e con sindaci e giornalisti rigorosamente muniti di mascherine.
È stata una bella sensazione rivedere facce di persone con le quali c’è una consuetudine ad incontrarsi nelle innumerevoli occasioni che Marino sforna senza soluzione di continuità. È stato altrettanto piacevole scambiare con rinnovata convinzione parole di “circostanza” che assumono un peso specifico ben diverso dopo un lungo periodo di astinenza.
Neanche a farlo apposta, l’occasione per convocare sindaci e giornalisti presso la sede amministrativa situata sulla SS 18 nel comune di Capaccio Paestum è stata la decisione di consegnare . Ad accompagnare il Prof. Ascierto c’è il Prof. Gerardo Botti, direttore Scientifico della Fondazione Pascale. Entrambi sono di origine cilena e questo è un altro motivo di orgoglio che Marino ha voluto sottolineare nel corso della manifestazione.
Marino ricorda ai presenti che si è appena conclusa la raccolta fondi da destinare alla ricerca sul melanoma promossa dai sindaci del territorio in collaborazione con la Bcc di Aquara che ha consentito di mettere a disposizione dell’istituto Pascale una cifra che supera i 600.000,00 Euro. Botti e Ascierto nel corso dell’incontro hanno raccontato le varie fasi che hanno condotto l’istituto Pascale ad incamminarsi sulla sperimentazione che ha consentito alle persone colpite dal Corona Virus e ricoverate al Pascale di Napoli di abbattere il tasso di letalità con l’uso del farmaco anti-artrite che è risultato del 22,4% nell’analisi a 30 giorni rispetto a 35% atteso a priori sulla base dei dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità.
Questo dimostra che lo studio ha dato comunque dei risultati positivi, nonostante manchi il braccio di controllo, ovvero la somministrazione di un placebo al posto del farmaco, come si fa in tutte le sperimentazioni cliniche.
“La scelta di somministrare il farmaco in modo generalizzato – ha affermato Ascierto – è stata fatta perché i pazienti trattati erano in condizioni critiche in terapia intensiva e abbiamo preferito che tutti avessero una possibilità di miglioramento. Come sempre, siamo cautamente ottimisti: al momento l’analisi osservazionale è ancora in corso e attendiamo ora i risultati di ulteriori due studi di fase 3 con placebo.”
La diretta TV impone tempi europei ai relatori per cui la parola passa a sindaci e giornalisti presenti per qualche domanda agli ospiti.
Ecco la sintesi delle risposte di Ascierto:
“La mascherina giusta è quella che si porta perché non serve a difendersi ma ad evitare di contagiare!
L’esame più importante è il tampone che determina se si è o meno stati contagiati
La seconda ondata è solo un’ipotesi e non è detto che si verifichi, in ogni caso siamo più preparati”
Interviene anche Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum, per sottolineare che “una volta tanto la Campania ha saputo essere all’altezza della sfida sia a livello medico, sia a livello politico con il presidente De Luca che ha tenuto dritta la barra del timone. Insieme, medici e preside regionale e sindaci, hanno saputo dare il meglio per garantire alla nostra gente un buon grado di tranquillità. Infine, voglio dire con forza che il governo si sbrighi a chiedere e ottenere il fondo MES all’Europa per colmare il divario di investimenti che a livello sanitario c’è tra Nord e Centro dell’Italia e il Sud!
Bartolo Scandizzo