Nell’incontro con gli imprenditori svoltosi a Buccino l’istituto ha rinnovato la volontà di supportare chi investe sul territorio.
Il direttore Marino: «Le imprese hanno bisogno di certezze». Il presidente di Confindusria, Prete: «Crediamo nei progetti».
Investire nel cuore del Mezzogiorno creando sviluppo e lavoro. E’ la sfida raccolta da diversi imprenditori del territorio e mission da sempre della Bcc di Aquara che lunedì 8 ottobre presso l’aula consiliare del Comune di Buccino ha organizzato il confronto dal titolo “Investo al sud perché… Industria, Sviluppo e Mezzogiorno, la scommessa degli imprenditori”.
Serrato e ricco di contenuti, al cospetto di un numeroso pubblico,
il dibattito a cui hanno preso parte, unitamente a tanti cittadini e rappresentanti delle attività produtive sul territorio, anche rappresentati istituzionali, esponenti del credito e imprenditori fra cui esponenti di aziende multinazionali.
Dopo i saluti istituzionali delle autorità, moderatore la giornalista Maria Teresa Conte, sono intervenuti il direttore generale della Bcc di Aquara, Antonio Marino, l’imprenditore Raffaello Magaldi, titolare della “Magaldi Power” Spa, Francesco Franzese, titolare dell’industria conserviera “Icab – La fiammante”, e l’editore Vito Pacelli della società “BookSprint Edizioni”.
«Questo convegno di Buccino capita in un momento particolare della vita pubblica italiana. Sembra che stiamo viaggiando senza bussola mentre le imprese hanno sempre e solo necessità di certezze per investire e per costruire i loro progetti nell’interesse economico e occupazionale della comunità. – ha sottolineato Antonio Marino,
direttore generale della Bcc di Aquara – Abbiamo voluto rimarcare in questo convegno la differenza tra Nord e Sud Italia che tuttora esiste per fare impresa. Le infrastrutture al Sud sono di gran lunga inferiori a quelle del Nord, che sono state anche finanziate con i soldi dei contribuenti del Sud. Fare impresa al Sud è molto più difficile anche perché il bacino di utenza di consumatori è numericamente molto inferiore. E’ molto più difficile anche perché siamo in presenza di un apparato pubblico molto meno efficiente e c’è una maggiore diffidenza verso la “casta” degli imprenditori».
Quindi, nel solco della cooperazione, la proposta del direttore Marino: «Noi vogliamo invece far capire che l’impresa è l’unica istituzione ancora capace di produrre sana occupazione. Occorre agevolare l’impresa se vogliamo più occupazione. E’ meglio dare lavoro che sussidi! Anche perché per distribuire ricchezza, bisogna produrla. Con questo convegno abbiamo inteso semplicemente portare questi temi all’attenzione della pubblica opinione e stimolare l’orgoglio degli imprenditori per essere tali».
Conclusioni affidate al presidente di Confindustria Salerno, Andrea Prete, il quale ha sottolineato: «La volontà di credere nel poter realizzare i progetti sul territorio rappresenta la chiave di volta per un concreto sviluppo. Occorre applicazione costante oltre che senso di appartenenza alla comunità. Bisogna, comunque, creare condizioni idonee affinchè a chiunque sia permesso di poter portare a termine quanto pensato. E questo vale per ogni territorio e singola persona o società». Sottolineando che occorre «considerare questo territorio come una zona con una forte potenzialità di sviluppo economico, caratterizzata da una grande attrattività turistica, ricca di prodotti agricoli e zootecnici che richiedono un’adeguata e incisiva valorizzazione ma non pensiamo che il turismo e l’agricoltura, da soli, possano garantire un futuro alle popolazioni locali. Bisogna lavorare anche sullo sviluppo dell’industria e del commercio, realizzare infrastrutture che colleghino l’area alle grandi reti di trasporto e di comunicazione. L’aeroporto di Pontecagnano potrebbe sicuramente portare benefici indiretti anche per quest’area. Più in generale esiste la necessità di razionalizzare la movimentazione delle merci e delle persone nell’area e di migliorare l’accesso alle telecomunicazioni».
E la Bcc di Aquara ha assicurato la totale vicinanza a chiunque intenda intraprendere.