Lo scorso 21 maggio, nel patio del Castello Feudale dei Principi Filomarino di Roccadaspide, in un’atmosfera fiabesca, si è tenuto il convegno dal titolo: “La Tomba del Tuffatore a 50 anni dalla scoperta”. Il convegno è stato organizzato dal dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore Parmenide Mimì Minella. Relatori alla manifestazione il direttore del Parco Archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel, il sindaco Vincenzo Iuliano, la dirigente scolastica dell’Istituto Istruzione Superiore Ancel Keys di Castelnuovo Cilento Maria Masella, il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Luisa Franzese e il professore Nicola di Dario. Un pubblico composto di sindaci e docenti della Valle del Calore, ha potuto visitare, per l’occasione, una parte del Castello oggi della famiglia Giuliani. Questa una iniziativa è stata un’anteprima di presentazione dell’eventomostra che si terrà a Paestum dal 2 giugno al 7 ottobre 2018, nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum dal titolo: “L’Immagine Invisibile. La tomba del tuffatore a 50 anni dalla scoperta”.
Infatti, dopo aver rifatto la sala in cui è esposta la tomba più famosa di Paestum, ecco che è arrivato il momento di fare anche un bilancio di cosa è significato per Paestum lo scavo che portò alla luce “L’Immagine Invisibile” tenuta nascosta per oltre 2000 anni sotto il terreno della campagna pestana destinato alla tumulazione dei defunti.
Quella lastra realizzata per raccontare il passaggio dalla vita alla morte di un uomo ha incantato milioni di visitatori giunti a Paestum negli ultimi 50 anni e ne ha fatto un simbolo che da arcaico lo ha trasformato in un’icona moderna che fa interrogare l’uomo, ancora una volta, sul senso della vita vissuta e della morte che ne chiude le vicende.
Aver organizzato a Roccadaspide un incontro che ha dato il via al dibattito sulla Tomba del Tuffatore è stato sicuramente un merito che va riconosciuto al dirigente scolastico Mimì Minella promotore di eventi sempre importanti. È anche un segnale che la Kora Pestana non si disinteressa di quello che accade a valle della propria realtà dalla quale, certamente, si ha molto da dare e tanto da ricevere.