Un pavimento quasi frantumato, mura resistenti, migliaia di piedi che hanno solcato quella porta. Il cemento – se non fosse per le diverse collocazioni – sarebbe lo stesso del 1919 quando la scuola sorse. Sì, perché il Liceo classico “Parmenide” di Vallo della Lucania compie cento anni.
Fino a quel momento, in tutto il circondario, non si contavano scuole secondarie. Così, si decise di mobilitarsi per una “importante questione” legata alla crescita culturale e al progresso economico della cittadina. Nacque il Regio Ginnasio, dedicato al filosofo Parmenide. Inizialmente collocato nei locali dell’ex convento di Santa Caterina. In seguito, fu trasferito presso l’ex convento dei Domenicani fino al 1972, anno dell’inaugurazione dell’attuale sede.
I giovani fuorisede potevano servirsi di una sistemazione al Convitto municipale; le ragazze presso l’Educandato femminile. Così, il diritto all’istruzione rappresentò per loro la fine delle privazioni.
Cento anni per il più antico e prestigioso istituto superiore del Cilento. Cento anni di storia, di consapevolezze, di cultura, di formazione, di slanci. Cento anni di sogni, costruzioni e ricostruzioni. Cento anni di disciplina, di educazione, di eccellenza.
Il suono della campanella, le grida degli studenti, la severità degli insegnanti. Quelle aule hanno visto i momenti centrali del nostro tempo. Le atrocità, le guerre, la mancanza di umanità. Nel dopoguerra la popolazione scolastica aumenta. Sono in molti a frequentare il Liceo: i figli dei professionisti e degli operai. I loro volti sembra di vederli oggi. Nelle foto in bianco e nero, ordinati e composti. Negli occhi il riscatto sociale. Ma anche le lotte per un mondo più giusto. Il desiderio di libertà, di emancipazione, di partecipazione.
Dalle grandi guerre al Fascismo. Dalla Guerra fredda alle nuove politiche. Dalle lotte umanitarie alle nuove istituzioni. Dal boom economico degli anni ‘60 alle grandi mobilitazioni studentesche del ‘68. I disagi subiti, i soprusi, le violenze, il bullismo. Discriminazione e scarsa tolleranza.
Ma anche ragazzi che si sono tenuti per mano, hanno trovato una spalla su cui piangere e un professore con cui confidarsi.
Ore di studio intenso e disciplina. Ore trascorse sulle versioni di greco e latino. Il compito di italiano l’indomani e gli esercizi di matematica. L’apprendimento dell’inglese e nuove prospettive. La lettura di un classico che ti salva dalla noia. La scoperta che un libro può diventare il tuo migliore amico. Dall’enciclopedia, al mondo a portata di un clic. Dalle mani sporche di gesso, all’odore acre dei pennarelli. Dalla lavagna tradizionale a quella interattiva. Dai libri sottobraccio agli zaini alla moda. Scambi culturali, formazioni all’estero, viaggi studio. Ma anche rappresentazioni, notti tra ragazzi, esperimenti e ricerche.
Le mura del Parmenide hanno visto ragazzi guardare fuori e sognare un altro mondo. Ragazzi fragili e bisognosi di comprensione. Ragazzi insoddisfatti e desiderosi di conoscenza. Ragazzi bramosi di poesia, arte e bellezza. Ragazzi che hanno ricevuto una formazione solida, da renderli studenti critici, autonomi e capaci di scegliere.
Oggi il Parmenide, dopo un secolo, è tutto questo. Una scuola viva, pulsante, aperta al futuro e carica di memoria.
Dal 2000 il Liceo Classico ha inglobato l’ex Istituto Magistrale “Giovanni Verga”, comprendente il Liceo Linguistico e il Liceo delle Scienze Umane. La nuova sezione del Liceo Musicale – da cinque anni – completa l’offerta formativa. A partire dal 23 febbraio, si terranno incontri e manifestazioni. Interverranno autorità, ex dirigenti e docenti in pensione. Sarà presente anche la dottoressa Scarano, direttrice del Parco Archeologico di Elea-Velia. L’iniziativa “Il futuro ha un cuore antico” darà vita ad un dibattito sulle nostre radici e sui progetti futuri. Un logo – elaborato e scelto dai ragazzi – identificherà l’evento. Immagini, documenti e foto dell’epoca saranno esposti per raccontarne le tappe fondamentali.