“Libertà, Diritti, Doveri: cittadinanza italiana e appartenenza europea”
Oggi, martedì 12 ottobre, dalle ore 10.30, si svolgerà la premiazione degli elaborati vincitori della Prima edizione, per l’anno scolastico 2020/2021, del Concorso Nazionale, promosso dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione e da VentotenEuropa.
Un concorso per coinvolgere studentesse e studenti delle Scuole primarie e secondarie in percorsi di educazione alla Cittadinanza globale, attiva e solidale, ispirati al Manifesto di Ventotene per l’Europa Unita, ai valori della nostra Costituzione, ai luoghi e agli episodi che hanno contribuito alla nascita dell’Italia democratica. Oggi, martedì 12 ottobre, dalle ore 10.30, si svolgerà la premiazione degli elaborati vincitori della Prima edizione, per l’anno scolastico 2020/2021, del Concorso Nazionale “Libertà, Diritti, Doveri: cittadinanza italiana e appartenenza europea”, promosso dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione e da VentotenEuropa. L’evento si svolgerà online e verrà trasmesso in diretta sul canale YouTube del Ministero dell’Istruzione. Alle studentesse e agli studenti è stato proposto di cimentarsi con elaborati in forma testuale o audio-video, dedicati: per la Primaria, a esperienze di Cittadinanza Globale: giochi, cibi, racconti e fiabe condivisi; per la Secondaria di I grado, a progetti e/o esperienze di solidarietà, accoglienza, inclusione, condivisione e valorizzazione della diversità; per la secondaria di II grado, a: Progetti e/o esperienze di solidarietà, accoglienza, inclusione, integrazione culturale, valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale del proprio territorio; Progetti e/o esperienze di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento nell’ambito delle professioni legate alla valorizzazione dell’ambiente storico, sociale, naturale dei luoghi della memoria attiva europea; c) Studi, ricerche e idee sui temi della libertà e del diritto alla cultura, della difesa dei diritti e del rispetto degli altri attraverso il confronto del Manifesto di Ventotene e di alcuni articoli della Costituzione Italiana (Principi Fondamentali art.1 – art. 12 e Parte 1 Titolo 1, art.13 – art. 28).
Il Programma di oggi: 10.30 – Apertura dei lavori. 10.30 – Intervento del Dott. Stefano Versari, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione. 10.45 – Dott. Stefano Cingolani. L’Europa dopo la pandemia: democrazia, cultura, sicurezza. 11.00 – Ambasciatore Armando Sanguini. Cittadinanza italiana e cittadinanza globale: il valore della pace nei teatri di guerra. Il Caso Afghanistan. 11.15 – Dott. Massimiliano Boni. Verso l’integrazione europea: breve storia della giurisprudenza della Corte Costituzionale. 11.30 – Dott.ssa Rosa Magiar. Ventotene un’isola piccola per una Europa grande. 11.45 – Comunicazione dei vincitori e delle relative motivazioni. 12.00 – Interventi delle scuole vincitrici. 13.00 – Saluti e anticipazione dei temi dell’edizione del Concorso per l’anno scolastico 2021/2022.
“L’Europa, asserisce Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione, è nata da un sogno nei momenti più difficili, quando era terreno di scontro, di violenza, della guerra. In quegli anni è nata l’idea di un’Europa unita. È stata una costruzione faticosa, che a volte viene data per scontata. È una costruzione che si fortifica solo se le nostre ragazze e i nostri ragazzi hanno la capacità di lavorare insieme”. Lo stesso Ministro Bianchi, solo qualche anno fa, in qualità di Assessore al Coordinamento delle politiche europee allo Sviluppo ebbe a dire: “Oggi più che mai constatiamo quanto l’Europa non possa vivere di sole convenienze economiche, ma debba nutrirsi di un rapporto continuo con i territori e con le comunità locali. Dobbiamo ritornare a credere ad una Europa dei cittadini, ad una Europa delle Regioni. Ci vuole più Europa e più capacità di lavorare insieme, e con forza, per assumere come comuni i grandi problemi che nessun paese da solo può affrontare e risolvere. La democrazia non è un reperto del passato, ma è l’unica vera essenza che può tenere insieme le persone nella fase attuale, come in quella futura. Con questo obiettivo- aggiunge- attraverso una collaborazione stretta tra Giunta e Assemblea, abbiamo elaborato un Programma regionale di interventi di promozione e sostegno della Cittadinanza Europea per il prossimo triennio. Per costruire un’Europa dal basso, aperta, inclusiva e solidale”.
La cittadinanza europea è stata istituita dal Trattato di Maastricht sull’Unione Europea (UE) del 1992. E’ la condizione giuridica propria di ogni persona appartenente a uno Stato membro dell’UE. È, in sostanza, cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. Il trattato sostituì alla Comunità Europea l’Unione Europea, una istituzione sovranazionale non soltanto economica, ma di effettiva integrazione fra popoli. Su questo scenario si collocò l’idea di introdurre una cittadinanza europea riconosciuta a tutta la popolazione degli Stati membri dal 1 novembre 1993. L’Europa ormai non è cosa distante a ogni singolo cittadino e stato che vi appartiene. Essere europei, in quanto cittadini europei, mentre non sostituisce la nostra cittadinanza nazionale, conferisce a ognuno diritti supplementari, diversi da quelli che si hanno in quanto cittadini di uno Stato singolo. Alcuni diritti della nostra cittadinanza europea: abbiamo il diritto di votare e candidarci alle elezioni amministrative ed europee; in assenza della propria ambasciata all’estero, godiamo della tutela consolare delle autorità di un qualsiasi Stato membro; possiamo presentare una petizione al Parlamento Europeo, rivolgendoci al Mediatore europeo e partecipare a un’iniziativa dei cittadini europei. Con la cittadinanza europea ci è permesso di circolare nell’Unione. Ci è concessa l’appartenenza europea. Ciò vuol dire che abbiamo tutti, senza esclusione, in quanto soggetti di uno stato membro europeo, un autentico spazio europeo in cui poter vivere e lavorare, studiare, fare acquisti senza impedimenti di ordine burocratico o discriminazioni. Dal 2014 al 2020 è stato attuato il programma “l’Europa per i cittadini”. Cittadinanza, autorità, forze sindacali, le amministrazioni sono state sensibilmente incoraggiati, a svolgere un ruolo attivo nello sviluppo dell’Unione. “Il programma ricorda e-Medine, ha finanziato iniziative riguardanti la partecipazione e la democrazia, il dialogo interculturale, l’occupazione, la coesione sociale, lo sviluppo sostenibile e l’impatto delle politiche europee sulla società. Il programma ha mirato a promuovere i valori comuni dell’Europa, a favorire la nascita nei cittadini dei Paesi membri di un comune sentimento di appartenenza e a tradurre queste idee in realtà. Il progetto si è mosso su due obiettivi principali: sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni, nonché alle finalità dell’Unione, vale a dire promuovere la pace, i valori dell’Unione e il benessere dei suoi popoli stimolando il dibattito, la riflessione e lo sviluppo di reti. E, poi, incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei cittadini dell’UE permettendo loro di comprendere meglio il funzionamento dell’Unione e creando le condizioni adatte all’impegno sociale e al volontariato”. Malgrado le intenzioni e le normative, oggi, portiamo addosso spesso il solo vestito della nazionalità statale, sebbene la cittadinanza europea, per sua opportuna e giusta natura, travalica i confini delle cittadinanze statuali ristrette. Intanto però il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, sancisce chela cittadinanza europea si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Ogni sforzo dovrà essere fatto da parte di tutti gli Stati membri e quindi da parte di ogni singolo cittadino per costruire veramente una Unione europea, (insieme di tutti quei Paesi europei democratici), capace di collaborare fattivamente per migliorare la vita dei loro cittadini, oltre la resistenza dei confini di ogni singolo stato e per creare un mondo migliore.
Emilio La Greca Romano