Memore della mia esperienza di lavoro alla Rai, dove per circa 30 anni ho ideato e condotto trasmissioni radiofoniche e televisive (la più nota e longeva “Obiettivo Europa”), ho focalizzato di recente la mia attenzione sulle pagine prestigiose di storia europea scritte nel e dal nostro territorio ed ho promesso a me stesso che farò una ricerca diligente ed accurata per riscoprire ed esaltare l’EUROPA CHE E’ IN NOI”, come orgoglio di identità e di appartenenza. Ne avverto la necessità proprio nel momento in cui l’Europa, intesa come UE, conosce uno dei momenti più drammatici della sua storia.. Ed ho cominciato giustamente da Paestum, focalizzando la sua internazionalità e sottolineando il bello e coinvolgente mito del Ratto d’Europa dipinto dal Maestro ceramista pestano Assteas, che tutto il mondo ci invidia e continuando con il “dorico di Paestum diffuso in Europa e nel mondo, argomenti di cui mi sono occupato la settimana scorsa. Ma ci sono molti altri temi che è doveroso occuparsi e che elenco qui di seguito: 1) Velia terra di filosofia. Parmenide e Zenone e la scuola eleatica; 2) Agropoli ed il “ribat” saraceno; 3) Salerno e la Scuola Medica; 4) La Repubblica Marinara di Amalfi. Le tabulae e le Consuetudines; 5) Palinuro ed il Grand Tour. La letteratura di viaggio: 6) La Certosa di Padula; 7) Sulle orme dei monaci: Basilini e Benedettini; 8) L’Emigrazione ed il meticciato/ibridazione della cultura.
Si tratta di temi importanti che hanno animato il dibattito culturale in Italia, in Europa e nel mondo e che consentono che un ulteriore sviluppo articolato in sub-temi. Per dovere di completezza mi piace aggiungere almeno altri tre temi che hanno certamente un respiro europeo: 1) Un viaggio di e con gusto. L’enogastronomia nel mito, nella storia e nelle tradizioni del territorio salernitano, che sia anche storia dell’agricoltura di eccellenza; 2) La risorsa paese: Un viaggio essenziale ma avvincente nei paesi delle due coste salernitane, amalfitana e cilentana, recuperando l’anima dei luoghi; 3) Cilento e Costa d’Amalfi: viaggio nelle e delle emozioni per la promozione di un turismo di qualità.
Sono temi che mi permetto di suggerire a tutti i candidati al Parlamento di tutti gli schieramenti politici perché ne facciano argomenti di confronto e dibattito tra loro, coinvolgendo, però, tutta la più vasta società politica, soprattutto i giovani, nella consapevolezza che l’Europa Unita ed i suoi destini sono e saranno sempre di più per il futuro i problemi del nostro continente. E, a tal proposito, è utile sottolineare che le elezioni politiche del prossimo 4 marzo sono una sorta di prologo per le elezioni del Parlamento Europeo che si terranno nella primavera del 2019. E gli osservatori più acuti e lungimiranti ne anticipano intelligentemente i temi. E sono concordi nel ritenere che nei prossimi mesi di assisterà al più importante processo di rilancio dell’UE da quando esiste l’euro. E non a caso Emma Bonino e i radicali hanno scelto per la propria lista il logo EUROPA. In Europa quel dibattito lo guideranno Emmanuel Macron ed Angela Merchel sostenendo un programma particolarmente avanzato, secondo me, ipotizzando e prefigurando un’Europa più integrata, più rappresentativa e che funzioni meglio. In questa sfida si chiuderà, innanzitutto, il quadro di regole all’interno delle quali si muoveranno anche la politica e l’economia italiana dei prossimi anni. Ora si tratta di decidere se l’Italia vuole essere della partita e, quindi, se vuole essere coprotagonista dello sviluppo del nostro continente o rassegnarsi ad essere silenziosa spettatrice ed esecutrice delle decisioni prese da altri in istituzioni nelle quali abbiamo poco potere decisionale o non ne abbiamo affatto. Mi piacerebbe se i candidati a rappresentare Salerno e la sua provincia, a partire dai miei territori dell’anima: Cilento e Costa d’Amalfi, volassero alto e coinvolgessero i propri elettori in un discorso di ampio respiro, respingendo ed isolando la rissa con i populisti ed il populismo asfittico ed improduttivo ed esaltando, invece, i valori ereditati dalla cultura profonda e dalla storia prestigiosa che sono chiamati a rappresentare, difendere ed esaltare, eventualmente nelle aule parlamentari. Io mi farò carico del dovere di intellettuale e di operatore dell’informazione sforzandomi di recupera le pagine più belle e prestigiose dell’EUROPA CHE E’ IN NOI, sottoponendole alla passione civile di candidati e di elettori in questo messe di campagna elettorale dall’esito incerto e tormentato.