Caro Babbo Natale, mi chiamo Massimiliano ed è la prima volta che ti scrivo. Tante volte, quando la mia età era più tenera, ho pensato di farlo, ma solo questa volta l’ho fatto per davvero. Tu mi dirai che ormai sono grande e pure più volte vaccinato, però se ho sentito l’esigenza di scriverti è perché evidentemente ho qualcosa d’importante da dirti.
Il Natale si sta avvicinando, anche se, da quello che si sente e si vede in televisione, anche quest’anno ci sarà ben poco da festeggiare com’era già accaduto l’anno scorso e l’anno prima ancora. Tutta colpa di un virus arrivato dalla Cina che ci tiene in ostaggio da circa due anni.
Il PIL italiano per la prima volta supera quelli degli altri paesi del resto d’Europa e del Mondo (la crescita acquisita del Pil dell’Italia del 2021 è del 6,2%). Sembra una buona notizia. In realtà è un’ottima notizia! Siamo di fronte ad un nuovo boom, simile a quello avuto nell’immediato secondo dopoguerra. Lo dicono tutti, per la verità l’avevo previsto pure io più un anno fa ed io non sono un veggente ma un po’ di esperienza col tempo me la son fatta. “Italia, a sorpresa, miglior Paese dell’anno grazie a Draghi”. Con questo titolo The Economist ha decretato che l’Italia è il Paese che nel 2021 ha visto un maggior miglioramento, tessendo le lodi del presidente del Consiglio. Von der Leyen ha detto che «L’economia dell’Italia cresce come non mai. Lo sprint maggiore da inizio secolo».
Caro Babbo Natale, detto tra noi, io vivo ad Auletta che è un piccolo borgo tra grotte e fiumi, mi trovo in un luogo che si chiama Tanagro, se mi volto da una parte vedo i monti (gli Alburni), se mi giro dall’altra parte vedo una vasta pianura (il Vallo di Diano). Mi trovo in un’area interna a sud della provincia di Salerno e tutta quella ricchezza di cui si parlava sopra non si può vedere da qui, forse perché è troppo lontano o perché probabilmente manca la visuale o forse manca proprio una visione. Qui abbiamo già perso un tribunale che si trovava a Sala Consilina che oltre ad essere comodo da raggiungere portava pure economia al territorio. Qui abbiamo un ospedale a Polla che ha rischiato più volte la chiusura e che va avanti a stento tra mille difficoltà. Sai, una volta avevamo anche una ferrovia, si chiamava Sicignano-Lagonegro, ma ce l’hanno tolta. Ora però hanno promesso di ridarcela, hanno promesso che si fermerà non troppo lontano dal paese mio e che andrà più forte di quella di prima. Per questo la chiamano Alta Velocità. Mio caro Babbo Natale, ho ancora un’altra buona notizia da darti: c’era una volta, sette anni fa, una strada che collegava il mare ai monti e alla pianura attraversando il borgo in cui vivo. C’è stata una frana, ma l’hanno riparata. Son passati sette anni ma ora l’hanno riaperta. Se non sbaglio è costata sette milioni di euro, a conti fatti è costata un milione per ogni anno di attesa.
Caro Babbo Natale, visto che ormai sono grande e pure più volte vaccinato, non ti chiederò giocattoli per regalo ma cose più da grandi. Noi che viviamo in un’area interna abbiamo bisogno come il pane delle infrastrutture per avvicinarci ai centri più vitali e produttivi dell’Italia, perciò ringraziamo il Cielo per la riapertura della SS 19 che pure ci ha fatto penare sette interminabili anni. E questo è il primo regalo che già ci hai fatto. Un altro regalo però me lo devi fare. È la partenza dell’infrastruttura più importante che va ben oltre il mio territorio: si tratta della ferrovia veloce, quella che dovrebbe avere una fermata nel Vallo di Diano tra Atena Lucana e Sala Consilina. I politici locali qua anche su questo si scontrano un giorno si e l’altro pure. Falla finire questa guerra fratricida che poi finisce con l’essere solo una guerra tra poveri. E poi, visto che ci sei, fammi pure un altro regalo, fai riaprire il tribunale a Sala Consilina. Oppure, se non riesci a farmi questo regalo per quest’anno, segnatelo per l’anno prossimo, così non ti scrivo di nuovo.
Scusa Babbo Natale se ti ho disturbato, so che hai tanto da fare in questo periodo. Ti auguro buon lavoro e buone feste. Dai un bacione e un abbraccio a tutti i bambini a cui porterai dei doni, io per via del virus sto dimenticando come si fanno questi gesti ma non dimenticherò mai il loro valore. Grazie ancora di avermi ascoltato e a presto carissimo Babbo Natale!