Con l’arrivo dell’estate puntualmente si ripropone il problema delle zanzare, da combattere non solo per il fastidio procurato dai loro morsi, ma anche per la capacità di trasmissione di patologie come la malaria o la febbre dengue, solo attraverso una semplice loro puntura. Nelle regioni del mondo più povere e nelle zone tropicali, le zanzare costituiscono un serio rischio per la salute pubblica, mentre nei paesi sviluppati, come l’Italia, l’insorgenza di malattie trasmesse da questo insetto non è un fenomeno particolarmente diffuso. Tuttavia, la presenza di questi insetti è molesta anche per la possibilità che un loro morso sia in grado di scatenare una reazione allergica nel soggetto punto. Contrariamente a quanto si pensa, le zanzare non si nutrono normalmente solo di sangue, ma trovano la loro fonte di nutrimento nel nettare delle piante. A ricorrere al sangue sono solo le zanzare femmine quando hanno bisogno di energie per produrre le uova, che depositano poi in ambienti acquosi ristagnanti. Quando questa perfora la pelle con una struttura boccale a mo’ di siringa, inietta la sua saliva con proprietà lubrificanti, anticoagulanti e leggermente anestetica, che evitano la coagulazione del sangue e la cicatrizzazione della ferita che le impedirebbero di aspirare i pochi microlitri di sangue di cui necessita. La pelle arrossata, il gonfiore ed il prurito è la reazione allergica dell’ospite al contatto con la saliva dell’insetto. I rimedi efficaci formulati per proteggersi dalle punture sono i cosiddetti repellenti, definiti così perché hanno il compito di tenere lontane le zanzare senza però ucciderle. Sul mercato esistono varie formulazioni sotto forma di lozioni, spray, cerotti, salviette o braccialetti a seconda della fascia di età per cui sono formulate, ma anche numerosi prodotti a base di olii essenziali di citronella, geranio e timo, rimedi naturali ed efficaci.
Le zanzare: perché sono così fastidiose?
