Emozioni ininterrotte vissute nella sala convegni situata al piano superiore della sede di Agrioil a Fonte di Roccadaspide.
L’occasione è data dell’incontro organizzato dal Settimanale Unico su proposta di Antonio Marino direttore della Bcc di Aquara per ricordare con una “veglia” laica Giudo Bamonte, recentemente scomparso, e Franco D’Angelo suo socio in Infrater e “gemello” del fare fin da quando, ragazzi, frequentavano le scuole medie e superiori.
È stata una serata in cui amici, familiari e imprenditori colleghi e clienti hanno condiviso i loro ricordi di vita vissuta con gli altri dando atto dell’importanza avuta per la realtà fontese l’aver potuto contare su due persone votate ad esaltare l’animo imprenditoriale dei tanti artigiani della contrada.
Tutti hanno sottolineato la loro capacità di immedesimarsi coi i bisogni dei clienti, sottolineando il fatto che il rapporto di lavoro in breve si è trasformato in amicizia e colleganza di intenti.
Fare impresa tra le imprese fornendo servizi e strutture all’avanguardia è stata la peculiarità dell’impegno profuso nell’immaginare il futuro di un’area votata all’intrapresa da sempre. In tanti hanno parlato con toni pacati e concilianti anche dei problemi legati alle difficoltà delle aziende a riscuotere i crediti dalla pubblica amministrazione dell’assenza di servizi indispensabili per un’impresa moderna che si confronta con i mercati nazionali e internazionali.
Si è anche evidenziata la necessità trovare il modo di aiutare Infrater a superare il momento difficile e ad accompagnare le presa in carico da parte dei giovani figli di Guido e Franco dell’azienda da parte di chi è dentro il sistema e di chi ha in mano la leva del credito.
Amalia e Fulvia, le compagne dei due amici scomparsi, per quanto scosse nel dover ascoltare racconti che hanno fatto rivivere i loro congiunti nel pieno delle loro esistenze, hanno ringraziato tutti per il momento di incontro a ricordo di due vite spezzate troppo presto.
In poco più di un’ora, in effetti, nella Sala si sono materializzati i due uomini che hanno lasciato segni evidenti nella vita della comunità rocchese che ha saputo cogliere l’occasione per ritrovarsi in loro nome.
Sullo sfondo bianco situato dietro il tavolo dove, oltre al sottoscritto, sedevano Luigi Scorziello e Gabriele Quaglia, ho fatto girare un video girato in mattinata con le immagini della contrada e delle strutture realizzate da Guido e Franco. Sotto gli occhi di tutti noi sono passati anni di vita vissuta che hanno lasciato tracce inconfondibili sul territorio che, da quello che abbiamo ascoltato dai presenti, saranno testimonianza indelebile anche negli anni che verranno.