In una serata ventosa di fine settembre del 2018 ti viene voglia di restartene accucciato a casa a leggere un libro o a vedere un film con il sottofondo di aria che gira intorno alla casa, scuote le piante e fenditure che emettono “ruggiti” di vento che cerca e trova il modo di passare oltre …
Invece, eccomi ad Albanella nel palazzo Spinelli situato nel centro storico per incontrare e conoscere i lavori ultimati dei dipinti dei Maestri, VitalyShtanko, Gabriella Volpini, Leonardo d’Este e Marco De Sio.
L’evento mostra è organizzato dall’Associazione Culturale “La Fanciulla Offerente” di Albanella che propone, in armonia con le precedenti manifestazioni, l’edizione delle “Muse Cilentane” allo scopo di favorire e veicolare il valore dell’arte.
L’evento si è svolto in un arco di tempo di 7 giorni nel periodo di settembre che va dal giorno 20 al giorno 26 u.s. ed ha visto la partecipazione di 5 maestri pittori e scultori che hanno ritratto donne di Albanella che si sono prestate a fare loro da modelle.
Dell’evento sarà redatto un catalogo a testimoniare l’importanza di valide presenze artistiche sul nostro territorio.
Il controcanto della mostra sono arrivate ad Albanella anche tre opere del maestro pittore cilentano, Paolo De Matteis di Piano Vetrale, frazione del comune di Orria. Al centro della sala anche una scultura in gesso del viso del pittore che si formò a Napoli e poi approdò alla corte di Luigi VIX a Parigi.
La voglia di esserci che ha smosso il sottoscritto ad uscire di casa, evidentemente, ha contagiato numerose altre persone che hanno affollato il salone al piano terra del palazzo che ha fatto fatica a contenerli tutti.
La presentazione dell’evento è stata affidata a Nadia Parlante, critica d’arte, e al Sindaco di Orria, Mauro Inverso. La Parlante ha fatto accostamenti significanti tra le muse di De Matteis e quelle delle muse albanellesi individuando tratti e suggestioni comuni. Inverso ha voluto ricordare la volontà della comunità che ha dato i natali a così illustre artista di continuare sulla strada di far crescere l’amore per l’arte e, contemporaneamente, anche il ruolo di traino del conterraneo che si è fatto strada in Europa fino ad affrescare il Cristo risorto nella cappella del Santo Sepolcro in Gerusalemme (di questa scoperta parleremo in un articolo a parte prossimamente).
L’art. 4 dello statuto de “La Fanciulla Offerente” recita: “L’Associazione intende promuovere la diffusione della cultura e dell’arte, quella della pittura in particolare. I suoi fini statutari saranno perseguiti attraverso iniziative, manifestazioni, eventi ed ogni altra forma culturale ritenuta idonea”. Un impegno che l’associazione fondata nell’anno 2009, su iniziativa di Gaetano Ricco, ha sempre onorato con grande passione mantenendo viva e costante la sua presenza con l’organizzazione di mostre e la realizzazione di progetti culturali che hanno visto la condivisione, la partecipazione e il patrocinio di molti enti ed istituzioni e tanti “novelli mecenati” che, condividendo l’oggetto sociale dell’associazione, non hanno voluto far mancare il loro decisivo contributo.
Il Presidente dell’Associazione, Arch. Francesca Cantalupo, ha decritto compiutamente lo spirito dell’iniziativa organizzata dalla sua associazione focalizzando l’attenzione sulla necessità continua di proporre alla nostra popolazione temi artistici-culturali che raccontino l’animo umano e la sua bellezza.
Mentre il vicepresidente Mario Ricco, commentando le singole opere, ha esplicitato le personalità dei quattro artisti attraverso la loro tecnica e il loro talento interpretativo.
La mostra dedicata alle “Muse Cilentane” ha dimostrato che la caparbietà di uomini e donne che hanno a cuore la cultura, col tempo, è in grado di trasformare una serata autunnale fatta apposta per trattenere a casa le persone in una bella occasione di incontrare l’arte e insieme ad essa, anche tanta bella gente che non ha ancora mandato all’ammasso la propria voglia di condividere con il prossimo la bellezza … in questo caso quella delle “Muse Cilentane” passate e presenti, ma tutte con lo stesso “sguardo” pieno di orgoglio mitigato da un velo di riservatezza.
La serata si è conclusa con un arrivederci alprossimo appuntamento della mostra, a Palazzo De Maria- Piazzetta della Basilica, Paestum ore 19,30 del 30 settembre.