Le istruzioni operative per gestire i fondi destinati alla lotta alla dispersione scolastica
Cinquecento milioni a 3.198 scuole interessate al superamento dei divari territoriali e alla lotta alla dispersione scolastica di cui al DM 24 giugno 2022, n. 170. Resta ancora da assegnare un altro miliardo. I primi cinquecento milioni verranno utilizzati per interventi sulla fascia 12-18 anni. Al sud sono stati destinati oltre il 50% dei fondi.
Sono stati assegnati Cinquecento milioni a 3.198 scuole interessate al superamento dei divari territoriali e alla lotta alla dispersione scolastica di cui al DM 24 giugno 2022, n. 170. Resta ancora da assegnare un altro miliardo. Alle scuole sono state destinate intanto le istruzioni operative per la gestione dei finanziamenti PNRR riferiti. La linea di investimento 1.4 “Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado e alla lotta alla dispersione scolastica” ha in previsione la destinazione alle istituzioni scolastiche di complessivi 1500 milioni di euro. Analoghe risultano le indicazioni operative sulla dispersione a quelle riferite a Scuola 4.0. Sono accompagnate da istruzioni tecnico/operative. Quest’ultime legate connesse all’inserimento del progetto in piattaforma e alla generazione del CUP. Il 5 gennaio è stata aperta la piattaforma. Verrà utilizzata per la presentazione del progetto e per la sua gestione, documentazione e rendicontazione. Complessivamente, come accennato, il Pnrr ha destinato 1,5 mld al Piano contro la dispersione. I primi cinquecento milioni verranno utilizzati per interventi sulla fascia 12-18 anni. Al sud sono stati destinati oltre il 50% dei fondi.
Una serie di fattori incidono sul fenomeno della dispersione. Fra questi la situazione socio-economica della persona, il sostrato formativo della famiglia, i fattori di attrazione del mercato del lavoro, il rapporto con la scuola e i con i programmi educativi offerti, le caratteristiche individuali e caratteriali della persona. Italia Domani, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, è il piano di trasformazione del Paese che lascerà una preziosa eredità alle generazioni future, determinerà una crescita economica più solida, sostenibile e inclusiva. Le scuole, comunque, in considerazione alle indicazioni dello schema, fino a quando il progetto non otterrà l’autorizzazione con relativa firma di accordo concessione, non potranno affrontare alcuna spesa. Le istituzioni scolastiche dovranno identificare i soggetti attuatori mediante procedure selettive comparative pubbliche.
Attività ammissibili, azioni e costi
Le istruzioni operative erano particolarmente attese soprattutto per capire quanto saranno pagate le diverse azioni e come viene calcolato il costo. Al riguardo le istruzioni chiariscono che le azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica vengono attuate sulla base di opzioni di costo semplificate (OCS) così come richiesto dal regolamento Europeo. L’adozione di tale metodologia consente – scrivono le istruzioni – una notevole semplificazione nella gestione e nella rendicontazione dei costi, a fronte della più forte attenzione alle performance, ai risultati e al raggiungimento di target e milestone previsti. Il tutto si traduce, nelle indicazioni riferite alle attività ammissibili, all’Unità di costo standard (UCS) che dovrebbe semplificare la rendicontazione.
Le tipologie di attività descritte sono le seguenti:
- Percorsi di mentoring e orientamento
- Percorsi di potenziamento delle competenze di base, di motivazione e accompagnamento
- Percorsi di orientamento con il coinvolgimento delle famiglie
- Percorsi formativi e laboratoriali co- curriculari
- Attività tecnica del Team per la prevenzione della dispersione scolastica
In sintesi
- per l’azione 1 è definito l’obbligo di spendere come minimo il 30% del totale del finanziamento
- per l’azione 3 è definito il max di spesa pari al 10% del totale finanziamento
- per l’azione 5 è definito il max di spesa pari al 20% del totale del finanziamento
- per le azioni 2 e 4 non vengono definiti minimi o massimi ma comunque, per logica, il minimo corrisponde complessivamente al 40% del finanziamento
Le azioni rivolte agli studenti prevedono poi la possibilità di conteggiare 7€ per destinatario per coprire i costi di refezione nel caso le attività svolte al pomeriggio richiedano di fermarsi a mensa. Inoltre per le azioni 2, 3 e 4 viene previsto un costo indiretto forfettario pari al 40% dei costi diretti del personale. Il conteggio viene fatto in maniera automatica dalla piattaforma man mano che si inseriscono le attività del progetto. Ovviamente tutte le attività rivolte agli studenti devono svolgersi in orari non sovrapposti a quelli delle lezioni curricolari. Lo svolgimento delle attività formative dovrà poi essere documentato dalla scuola direttamente tramite l’apposita piattaforma digitale per il tutoraggio e la formazione, integrata alla piattaforma di rendicontazione, con rilascio di apposita attestazione al termine della frequenza. Durante la fase di progettazione, la scuola inserisce sulla piattaforma il numero di ore programmato per ciascuna tipologia di attività formativa e il numero di edizioni previste (numero complessivo di percorsi per ciascuna singola tipologia di attività), nonché il numero dei pasti eventualmente richiesto per ciascun percorso. Il sistema procederà a calcolare in automatico gli importi relativi a ciascuna attività, compresa la quota di costi indiretti, pari al 40% dei costi diretti di personale laddove previsti. In fase di attuazione le istituzioni scolastiche inseriranno i dati effettivi aggiornati per ciascun singolo percorso, anche prevedendo o rimodulando alcuni valori programmati, quando necessario. Il numero minimo di studenti/genitori partecipanti alle attività di formazione/orientamento è riferito al numero minimo di attestati che dovrà essere rilasciato al termine del percorso da ciascuna istituzione scolastica attuatrice, che concorre altresì al target da raggiungere entro il 31 dicembre 2024 e, pertanto, rappresenta il valore necessario per la validità e riconoscibilità del percorso e delle spese. Il personale necessario ed essenziale allo svolgimento delle attività di progetto, in qualità di docente o esperto in possesso delle relative competenze, deve essere individuato dalle scuole, soggetti attuatori degli interventi, attraverso procedure selettive comparative pubbliche, aperte al personale scolastico interno e a esperti esterni, in possesso delle necessarie competenze per l’espletamento di funzioni aggiuntive.
Retribuzione del personale
Le attività retribuite al personale scolastico interno devono essere svolte al di fuori dell’orario di servizio, devono essere prestate unicamente per lo svolgimento delle azioni strettamente connesse ed essenziali per la realizzazione del progetto finanziato, funzionalmente vincolate all’effettivo raggiungimento di target e milestone di progetto, ed espletate in maniera specifica per assicurare le condizioni di realizzazione del medesimo progetto. Gli incarichi al personale interno dovranno essere conferiti, a seguito di avviso/bando nel rispetto della parte normativa dei CCNL vigenti di riferimento per ciascuna figura operante nella scuola ed essere autorizzate sulla base delle norme vigenti.
Non sono invece ammissione:
1. i costi relativi alle attività di preparazione, monitoraggio, controllo, audit e valutazione, in particolare: studi, analisi, attività di supporto amministrativo alle strutture operative, azioni di informazione e comunicazione, consultazione degli stakeholders, spese legate a reti informatiche destinate all’elaborazione e allo scambio delle informazioni.
2. i costi relativi al funzionamento ordinario dell’istituzione scolastica, compresi i costi relativi alla rendicontazione degli interventi.
3. Il personale necessario ed essenziale allo svolgimento delle attività di progetto, in qualità di docente o esperto in possesso delle relative competenze, deve essere individuato dalle scuole, come abbiamo scritto sopra, attraverso procedure selettive comparative pubbliche.
Partenariati e reti
I progetti possono essere realizzati, fermo restando il rispetto dell’autonomia scolastica e di milestone e target del PNRR e della relativa normativa, con la promozione di attività di co-progettazione e cooperazione fra la scuola e la comunità locale, valorizzando la sinergia con le risorse territoriali sia istituzionali (servizi sociali e sanitari, del lavoro, della giustizia minorile, di orientamento e formazione professionale, etc.) che del volontariato e del terzo settore, per migliorare l’inclusione e l’accesso al diritto allo studio a tutti, attraverso la progettazione e la realizzazione di opportunità di potenziamento delle competenze anche all’esterno della scuola, che dovranno essere valorizzate con una piena integrazione del percorso curricolare con le attività extracurricolari e con la valutazione degli apprendimenti. L’eventuale coinvolgimento degli enti del terzo settore può avvenire attraverso forme di co-progettazione, attuate nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento in conformità con quanto disposto dal decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante “Codice del Terzo settore, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106”, in particolare sulla base di quanto previsto dall’articolo 56, specie se l’apporto di soggetti del terzo settore avvenga a titolo oneroso. Particolarmente utile pare poi la possibilità di costituire reti fra le scuole finalizzate ad esempio almeno alle seguenti due attività:
- possibilità di far partecipare alle attività del progetto studenti e studentesse di altre scuole (anche non destinatarie del finanziamento anti dispersione);
- possibilità di ottimizzare con bandi congiunti il reperimento del personale esperto non dipendente delle scuole. Ad esempio può essere molto utile che più scuole destinatarie del finanziamento costituiscano albi unici di esperti tutor, mentor, psicologici, orientatori, cui attingere per le attività del progetto. In questo modo si ottimizzerebbe sia il processo di gestione del bando (domande, valutazione, graduatorie) che il processo di contrattualizzazione.
Progettazione
Il documento continua poi fornendo istruzioni sulle modalità di inserimento in piattaforma dei dati del progetto (dati generali, descrizione dell’intervento, indicatori e target – dato questo già già precompilato da sistema con il target definito in proporzione al numero di alunni frequentanti, alla percentuale di fragilità e al finanziamento ricevuto) che una volta firmato digitalmente dal Dirigente potrà essere inviato tramite piattaforma. L’Accordo di concessione rappresenta lo strumento di regolazione delle procedure di attuazione e di finanziamento del progetto e diventa efficace dopo la firma da parte del Coordinatore dell’Unità di missione per il PNRR, che sarà notificata alla scuola direttamente dal sistema informativo
Le restanti parti delle istruzioni operative ricalcano il documento riferito a Scuola 4.0 e riguardano le semplificazioni previste per le istituzioni scolastiche, il rispetto e la rendicontazione di milestone e target, il rispetto del principio DNSH, la prevenzione e il contrasto delle frodi e del conflitto di interessi e il divieto di doppio finanziamento.
La rendicontazione degli indicatori comuni
All’investimento relativo all’intervento straordinario per la riduzione dei divari territoriali nell’istruzione e per il contrasto alla dispersione scolastica, sono associati i seguenti indicatori:
- C10 – Numero di partecipanti in un percorso di istruzione o formazione (uomini, donne, non binario, età 0-17 anni, 18-29 anni);
- C14 – Numero di giovani di età compresa fra i 15 e 29 anni che ricevono sostegno (uomini, donne, non binario).
La scuola dovrà, pertanto, indicare in sede di monitoraggio il valore programmato e realizzato di alunne e alunni, studentesse e studenti, che partecipano ai percorsi nelle fasce di età 0-17 anni e 18- 29 anni e che ricevono sostegno quali partecipanti ai percorsi formativi nella fascia di età 15-29 anni. Gli indicatori dovranno essere misurati due volte l’anno rispetto al valore realizzato. Le scuole, all’interno dell’area “Gestione”, utilizzando la funzione “Monitoraggio”, aggiorneranno i dati sia riferiti agli indicatori che ai target con le seguenti scadenze per ciascuna annualità:
- 31 gennaio (per il periodo 1° luglio – 31 dicembre dell’anno precedente);
- 31 luglio (per il periodo 1° gennaio – 30 giugno del medesimo anno).
Tali dati saranno oggetto di controllo da parte dell’Unità di missione per il PNRR per il successivo inoltro al sistema ReGIS e alla Commissione europea. La piattaforma servirà anche per caricare tutta la documentazione riferita alle varie fasi di attuazione del progetto.
Modalità di erogazione delle risorse
Le risorse saranno erogate secondo le seguenti modalità:
- Un primo acconto a seguito della sottoscrizione dell’accordo di concessione
- Successive erogazione a rimborso con una o più quote intermedie, fino al raggiungimento (compresa l’anticipazione) del 90% dell’importo della spesa dell’intervento, sulla base delle richieste di erogazione presentate dal soggetto attuatore sulla base degli stati di avanzamento determinati dalla conclusione dei percorsi formativi realizzati, dal caricamento di tutti i dati atti a documentare l’effettivo e corretto svolgimento dei percorsi, dalla loro certificazione finale per ciascun singolo percorso;
- quota a saldo pari al 10% dell’importo della spesa dell’intervento, sulla base della presentazione della richiesta di erogazione finale attestante la conclusione dell’intervento, nonché il raggiungimento dei relativi target, in coerenza con le risultanze del sistema informativo. (Fonte: La tecnica della scuola)
elgr