La trasmissione di una infezione dalla madre al feto od al neonato, detta “trasmissione verticale”, può avvenire durante la gravidanza, in coincidenza del parto o durante l’allattamento. Per infezione transplcentare si intende quella che viene contratta durante la gestazione. Essa avviene mediante il sangue della madre infetta e le lesioni sono causate dall’azione diretta dell’agente patogeno che causa la malattia sul feto. Le lesioni sono in genere più gravi nel caso di infezione nei primi mesi di gestazione, poiché in questo delicato periodo si svolge la formazione degli organi e degli apparati. Per infezione perinatale si intende quella che avviene durante il passaggio attraverso il canale del parto. Per infezione postnatale si intende quella che avviene mediante l’allattamento o per il contatto diretto del neonato con la saliva o con le lesioni sulla cute della madre infetta. I principali di questi agenti patogeni sono raggruppati sotto la denominazione di Complesso TORCH: • T= toxoplasma; • O= other agents (Varicella, Morbillo, Epatite C e B, Parvovirus B12, Listeria, Sifilide, gonorrea, Clamydia) • R= rosolia; • C= cytomegalovirus; • H= herpes simplex virus. La Rosolia si trasmette per infezione transplacentare. Il rischio di infezione è molto alto nei primi mesi di gestazione. Nelle infezioni contratte nelle primissime fasi di gestazione, chiamata embriopatia rubeolica, sono frequenti la morte in utero, l’aborto spontaneo o la nascita di un feto morto. Non esistono mezzi per prevenire le lesioni da rosolia; pertanto, è importantissima la vaccinazione che viene effettuata nella bambine prima che raggiungano l’età feconda. Molto gravi sono anche le infezioni da Cytomegalovirus, per il quale è attualmente in fase sperimentale la preparazione di un vaccino, e di Herpes simplex.
Le infezioni virali in gravidanza
